Questo trekking che costeggia le Dolomiti del Brenta si trova in Trentino ed è perfetto da percorrere con il primo sole di primavera

Maria Bolettieri  | 12 Mar 2024
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Se volete un trekking all’insegna di borghi alpini e natura incontaminata questo percorso in Trentino, al cospetto delle Dolomiti del Brenta, è l’ideale: si tratta del Cammino di San Vigilio!
Un magnifico itinerario, dedicato a San Vili, collega Madonna di Campiglio a Trento.

È perfetto da percorrere con il primo sole di primavera, in più giorni, su un sentiero che si snoda sulle orme del santo per oltre 100 chilometri. Per giungere alla meta vi sono due tipi di cammino: il Cammino Basso e quello di San Vili Alto. Il primo attraversa i paesini del fondovalle mentre il secondo si avventura anche in zone di montagna. Scegliete il vostro percorso in base al grado di esperienza e partite per un trekking all’insegna dello spirito tra i
meravigliosi panorami del Trentino!

 

Scheda Tecnica

  • Punto di partenza: Madonna di Campiglio (TN)
  • Punto d’arrivo: Duomo di San Vigilio – Trento (TN)
  • Lunghezza: 109,2 km circa Cammino Basso – 110 km circa Cammino Alto
  • Dislivello: 1.300 m circa
  • Tempo di percorrenza: dai 5 ai 7 giorni
  • Difficoltà: intermedio/difficile
  • Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno

 

Storia e curiosità: le origini del Cammino di San Vigilio

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Siamo tra la Valle dell’Adige e le Dolomiti del Brenta. Conosciuto come “Cammino di San Vili” il sentiero ripercorre il tragitto di San Vigilio, martire e patrono di Trento, di origini romane.
Visse tra la fine del IV secolo d.C. e fu proclamato vescovo giovanissimo. Vagò per le valli del Trentino per evangelizzare la popolazione pagana e qui trovò il martirio. Nel 405, mentre predicava, a Spiazzo, venne colpito e precipitò nel fiume Sarca. Portato via dalla corrente, il suo corpo esanime fu ritrovato a Tione, dove ora sorge la chiesa a lui dedicata. Oggi le sue spoglie riposano nel Duomo di Trento intitolato a San Vigilio. Proprio in onore del santo, nel 1988, la Società Alpinisti Tridentini, creò questo percorso da Madonna di Campiglio a Trento. Nei suoi ben oltre 100 chilometri di trekking la natura delle Dolomiti si mescola alla meditazione: scoprite il Cammino di San Vili!

 

Le tappe del percorso: il trekking in Trentino sulle orme di San Vigilio 

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Il trekking sulle Dolomiti sulle orme di San Vigilio parte da una località sciistica molto rinomata in Trentino: Madonna di Campiglio. Il percorso è costellato da numerose chiesette e cappelle erette in onore del santo. Dopo circa 7 chilometri si giunge alla suggestiva e affrescata Chiesa di Sant’Antonio Abate vecchia in Sant’Antonio di Mavignola. Ma è la Chiesa di San Vigilio a Pinzolo il gioiello da ammirare. Affrescata anch’essa come quella di Mavignola, dalla famiglia Baschenis, narra con i suoi disegni la storia di San Vigilio dalla nascita alla morte. Pittoresco è l’affresco della “Danza macabra” della morte. Fate un salto anche alla Chiesa di Santo Stefano a Carisolo e ammirate la scena del battesimo di Carlo Magno. A Caderzone Terme vi è il Monumento alla mucca Razza Rendena, realizzato nel 1996, in onore della tradizione che alleva questo pregiato animale.
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Un’altra chiesa dedicata al santo si trova a Spiazzo. A Vigo Rendena è possibile ammirare il Capitello delle Quattro Facce, costruito nel 1348 per la peste, reca anche la figura di San Vigilio. Il Cammino Basso procede quindi per Villa Rendena sino a giungere alla Chiesa San Vigilio a Tione di Trento. Costeggiando il Fiume Sarca arriverete a Ragoli. È proprio a Ragoli che il Cammino Alto di San Vigilio si ricongiunge con quello Basso. Fate un salto al borgo di Irone, con le sue casette in pietra e legno. Passate per il meraviglioso Castello di Stenico l’edificio fortificato di inizio del ‘200. Il percorso transita per il magnifico Lago di Toblino e il lago di Lamar circondati da un paesaggio da cartolina. La destinazione finale del nostro trekking al cospetto delle Dolomiti, è il Duomo di Trento, la chiesa in stile romanico dove riposano i resti di San Vigilio.

 

Cammino di San Vigilio: variante alta

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Fino a Vigo Rendena qui i due cammini mantengono la stessa strada, le due sole varianti del Cammino Alto di San Vili sono in quota. La prima è da Vigo Rendena a Ragoli. Superato il Sarca vi potrete avventurare tra i sentieri nel bosco, giungerete a Passo Daone a quota 1.291 metri, è perfetto per ammirare il panorama di montagna. Si rientra a Ragoli passando per Larzana.
La seconda, da Ranzo a Ciago, passa invece per Margone famosa per il sentiero artistico “Il Bosco Racconta”, si tratta di un sentiero in cui vi sono delle suggestive statue lignee tra cui quella di San Vigilio. Questa variante non passa per il Lago di Toblino. Il trekking in Trentino sulle Dolomiti alla scoperta dei luoghi di San Vigilio può essere diviso in varie tappe e giorni in base alla variante  e al vostro ritmo di cammino.

 

Informazioni utili 

Il percorso è ben segnato dal logo del sentiero del Cammino di San Vigilio oltre ai colori rosso, bianco, rosso che indicano il tragitto. Se cercate qualche suggerimento potete consultare il sito ufficiale per maggiori informazioni.  Vi è anche una guida che illustra il tragitto. Inoltre, chi lo desidera può anche completare la Credenziale, una sorta di “passaporto del pellegrino” che viene timbrato a ogni tappa. Sono 5 timbri: a Pinzolo per la Chiesa di San Vigilio, a Caderzone per il Monumento Razza Rendena, al Castello di Stenico, al Lago Toblino e al Duomo di Trento. Collezionate i timbri per ricevere la Testimonium alla fine del cammino.
In cerca di altri trekking tra natura e spirito in Trentino? Scoprite il Cammino del Cristo pensante!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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