Tra pascoli vasti, cime maestose e rifugi caldi, l’anello da Passua all’Alpe di Tires e al Rifugio Bolzano è un’esperienza autentica e indimenticabile.
Parti da Passua, dove l’aria è ancora fresca e il profumo dei prati ti suggerisce che stai per entrare in un racconto tutto da vivere. Il cielo, ampio e quieto, sembra tenderti la mano: è l’inizio di un’esperienza che saprà parlare al cuore. I primi passi sul sentiero rivelano un mondo fatto di luce e ombre, dove i prati si stendono come tappeti verdi e i fiori selvatici si aprono al sole. L’aria porta con sé il canto lontano di uccelli nascosti tra gli alberi e il fruscio delicato del vento tra i rami, creando una sinfonia che accompagna ogni tuo respiro.
Il sentiero si apre lentamente, e con ogni passo ti scopri immerso in un paesaggio che sfida il tempo. I primi raggi di sole giocano tra le cime, le ombre danzano sui prati e ogni respiro diventa un dialogo vero con la natura. Ti sembra che ogni fiore, ogni filo d’erba, abbia una storia da raccontare, e tu sei lì ad ascoltare, attento a cogliere ogni dettaglio: un petalo mosso dal vento, il profumo intenso dei pini, il fruscio delle cime lontane che si muovono al ritmo della brezza. Il cammino diventa un’esperienza sensoriale totale, dove ogni passo è un invito a sentirsi parte di un tutto armonioso.
Poco dopo, il Rifugio Alpe di Tires compare come un rifugio dell’anima: legno che scalda, voci amiche, una tazza fumante stretta tra le mani. È qui che senti davvero il respiro della montagna, che ti parla in un linguaggio fatto di antichi mattini, di storie raccontate davanti al fuoco e di pranzi condivisi con sorrisi sinceri. Il cuore della Siusi palpita tra panorami cristallini, tra l’azzurro del cielo e il verde dei prati, e il calore di chi sa accoglierti rende ogni pausa un momento di pura felicità e contemplazione.
Ricominciare a camminare è un’esperienza diversa. Il terreno cambia, il passo diventa lento, quasi meditativo. Sentieri che sembrano sospesi nel tempo, curve che scoprono vallate silenziose, panorami impensati che si materializzano passo dopo passo. È un invito a rallentare, a lasciare scivolare via il rumore del mondo e a fermarsi a guardare: l’eco dei monti, l’azzurro del cielo che si riflette nei ruscelli, il profumo intenso dei prati. Poi, all’improvviso, ecco il Rifugio Bolzano. Un altro rifugio, un altro respiro. Qui la montagna ti abbraccia in un modo diverso, tra cielo e roccia, in un equilibrio perfetto tra energia e quiete. È il momento di fermarsi, guardare lontano e sentire che fai parte di qualcosa di più grande.
Quando il sentiero ti conduce infine verso il ritorno a Passua, non è la fine, ma un sospiro che chiude un cerchio fatto di emozioni profonde e di bellezza condivisa. Il bosco sembra salutarci, il vento sussurra promesse di nuovi orizzonti e la montagna resta, silenziosa e immobile, come una poesia scolpita nella roccia, pronta a farsi ricordare ad ogni passo futuro.
Emanuele Ferretti, per gli amici Manè, è da sempre un grande appassionato di viaggi e avventura. La passione per la fotografia e per la natura lo ha portato a scoprire il mondo con i mezzi più disparati: dalla canoa, alla moto, al paramotore, al trekking.
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