La sua posizione privilegiata ai piedi della Marmolada lo rende uno dei rifugi più belli della Val di Fassa

Daniele Abela  | 01 Giu 2025
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Ti aspetta un’avventura strabiliante nel cuore pulsante della Val di Fassa: un anello ad alta quota che ti condurrà a passeggiare tra creste sospese nel vuoto e valli incantate fino ai rifugi carichi di storia. Quest’avventuroso percorso ti porterà dapprima attraversando il suggestivo passo San Nicolò e successivamente ti condurrà al famoso Rifugio Contrin, un autentico rifugio alpino posizionato ai piedi della maestosa parete meridionale della Marmolada. la Regina delle Dolomiti, da cui si dipanano sentieri verso imprese alpinistiche leggendarie e vedute mozzafiato che lasciano senza fiato.

Ma questo viaggio escursionistico va oltre la semplice serie di tappe previste. Si tratta di un’avventura immersiva ed appagante nelle Dolomiti più autentiche e selvagge. Dopo aver raggiunto la quota fino al rifugio Séla Brunéch, potrai affrontare il suggestivo Sentiero Attrezzato Lino Pederiva,un percorso di cresta che offre viste mozzafiato adrenaliniche ed una sensazione di completa liberazione mentre ti immergi negli splendidi gruppi dolomitici circostanti.

In seguito ti addentrerai nella pittoresca e tranquilla Val Contrin dove il tempo sembra scorrere più dolcemente tra le malghe e i ruscelli. Durante il rientro verso Alba di Canazei avrai modo di scoprire ulteriori bellezze e sorprese per gli occhi come il suggestivo Rifugio Malga Cianci e la possibilità di fare una tappa imperdibile alla incantevole Baitola Locia che offre una vista indimenticabile sul maestoso gruppo del Sassolungo. Un percorso che unisce abilmente l’avventura delle vette con la tranquillità serena delle vallate.

Trekking al rifugio Contrin

Scheda tecnica

  • Punto di partenza: Alba di Canazei
  • Punto di arrivo: Percorso ad anello
  • Lunghezza:  15 km
  • Dislivello in salita: 880 mt
  • Tempo di percorrenza: 5,5 ore circa (escluse soste)
  • Difficoltà: Per esperti
  • Periodo: Da Maggio a Settembre ( in assenza di neve)

Mappa

Il Percorso

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Il magnifico percorso verso il rifugio Contrin

Per intraprendere questo giro che ti porterà ai rifugi San Nicolò e Contrin, devi prima recarti nel piccolo paese di Alba, una frazione di Canazei. Lì, prendi la funivia che sale al Ciampac, un’area che è un punto nevralgico per gli impianti sciistici della Val di Fassa e che, durante l’estate, si trasforma in un eccellente punto verde di ristoro, ideale per respirare aria pura e godersi il panorama. Dal Ciampac, sali ancora utilizzando la seggiovia, che ti condurrà fino a Séla Brunéch, a 2420 metri di altitudine.

Da questo punto elevato, imbocca il sentiero 613B, conosciuto anche come Sentiero Attrezzato Lino Pederiva. Si tratta di uno spettacolare percorso che si sviluppa lungo la cresta della montagna, offrendo viste estremamente panoramiche. Dopo aver percorso questo tratto, ti congiungerai con il sentiero 613 che, continuando a scendere, ti condurrà al Rifugio Passo San Nicolò, situato a 2346 metri sull’omonimo passo che funge da spartiacque tra la Val Contrin e la Val San Nicolò.

La tappa successiva della tua camminata è il Rifugio Contrin, a 2016 metri, che raggiungerai scendendo ancora lungo il sentiero 608. Vale la pena notare che dal Rifugio Contrin si diramano innumerevoli altri sentieri, tra cui la famosa via ferrata che porta a Punta Penìa sulla Marmolada, dove si trova il rifugio alpino più elevato delle Dolomiti: la Capanna Punta Penìa, a 3342 metri.

Per il ritorno, imbocca il classico sentiero 602, che scende attraverso la Val Contrin fino a riportarti ad Alba di Canazei, passando per il Rifugio Malga Cianci. Poco prima di rientrare in paese, però, concediti una sosta alla Baita Locia, una piccola casetta di montagna dall’atmosfera quasi fiabesca, da cui potrai godere di un ultimo, spettacolare panorama sul gruppo del Sassolungo.

5 consigli di atrezzatura da portare nei tuoi trekking

Affrontare i sentieri spettacolari della Val di Fassa richiede, oltre a un buon allenamento, anche l’attrezzatura adeguata per garantire sicurezza, comfort e autonomia. Al di là dell’abbigliamento tecnico specifico, ci sono alcuni strumenti che si rivelano indispensabili per ogni escursionista che si avventura tra queste magnifiche montagne dolomitiche. Ecco cinque accessori che non dovrebbero mai mancare nel tuo zaino:

Zaino da Escursionismo Adeguato: Scegli uno zaino di capacità appropriata ( tra i 25 e i 35 litri per escursioni in giornata) con un buon sistema di supporto dorsale e spallacci regolabili. Questo ti permetterà di distribuire correttamente il peso e di camminare comodamente per ore.
Mappa Dettagliata o dispositivo GPS: Anche se i sentieri della Val di Fassa sono generalmente ben segnalati, è fondamentale avere con sé una mappa aggiornata della zona e/o un affidabile dispositivo GPS con mappe offline. Questi strumenti sono cruciali in caso di scarsa visibilità o se decidi di avventurarti su percorsi meno battuti.


Kit di Primo Soccorso Completo: Piccoli infortuni o malesseri possono sempre capitare in montagna. Un kit ben fornito con disinfettante, cerotti di varie misure, bende elastiche, garze sterili, un antidolorifico, e una coperta isotermica di emergenza è essenziale per affrontare le prime necessità.
Lampada Frontale o Torcia: Indispensabile se la tua escursione dovesse prolungarsi più del previsto e farti sorprendere dal buio, o per muoverti con sicurezza nei rifugi durante le ore notturne. Verifica sempre la carica delle batterie prima di partire.
Bastoncini da Trekking Telescopici: Molto utili per ridurre lo sforzo sulle ginocchia e sulle caviglie, specialmente durante le lunghe discese. I bastoncini migliorano anche l’equilibrio su terreni sconnessi o nell’attraversamento di piccoli corsi d’acqua o nevai residui.

Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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