L’Ippovia del Trentino Orientale è un percorso lungo centinaia di chilometri da effettuare in più tappe, offre panorami variegati e sempre affascinanti, grazie a un reticolo di sentieri lungo le montagne del Lagorai, dal Monte Panarotta al Passo Rolle.
I tragitti portano dai boschi ai monti, dagli altopiani ai pascoli, passando per i deliziosi centri che costellano questa zona, dal comprensorio del Primiero, alla Valsugana, all’altopiano della Vigolana.
La maggior parte è caratterizzata da percorsi agroforestali, con un 20% di strade asfaltate dotate di banchina laterale e un 14% circa di sentieri di montagna in cui è massima l’attenzione alla sicurezza anche se, appunto, l’ambiente montano è in perenne evoluzione ed è meglio avere prudenza, soprattutto nelle discese ripide, quando è meglio scendere e condurre l’animale a mano, mantenere le distanze opportune e restare sui tracciati segnati.
Lungo il percorso ci sono luoghi di sosta, in cui è ovviamente fornita assistenza a noi e ai nostri amici equestri che, prima di partire, devono essere ben controllati in modo che siano in buona salute e allenati. Questo poiché comunque il percorso è impegnativo, come lo è per il cavaliere che dovrebbe vestirsi a strati, non mancare di portare con sé un sacco a pelo se decide di non soggiornare in una delle strutture turistiche del territorio, e non dimenticare una coperta leggera per il cavallo, utile quando si sale di quota.
Le tappe del percorso principale (da cui partono altri tracciati secondari, calcolate come itinerari al passo, sono nove in un percorso ad anello da effettuare in più giorni, partenza e arrivo a Castelnuovo. Per scoprire tutto il meglio del Trentino a cavallo.
Lunghezza | 27,3 chilometri |
Durata | 5 ore |
Principali punti attraversati | Olle, Malga Costa, Barco di Levico |
Livello di difficoltà | Facile |
Dislivello | 710 metri in salita, 650 in discesa |
Tipologia di itinerario | Ippovia |
Partenza e arrivo | Castelnuovo, Caldonazzo |
Si parte in località Spagolle di Castelnuovo presso il Centro Ippico Mascalcia e si arriva in località Lochere al Centro Ippico Paoli Hotel.
Tra i punti in cui sostare il percorso ArteNatura in Val di Sella (dove si raggiunge il punto più alto, 1080 metri), con la favolosa Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri, tra boschi di faggio e sculture realizzate dall’assemblaggio con tronchi, sassi, foglie, rami, passeggiando anche tra campi di mais e meleti. Alla fine dell’itinerario c’è anche il Garage Museum, mostra permanente delle moto.
Lunghezza | 18,4 chilometri |
Durata | 4 ore circa |
Principali punti attraversati | Centa San Nicolò, Pietale, Anza Rossa, Campregheri, Pian dei Pradi, Rifugio Paludei |
Livello di difficoltà | Facile |
Dislivello | 600 metri in salita, 40 in discesa |
Tipologia di itinerario | Ippovia |
Partenza e arrivo | Caldonazzo, Vattaro |
Si parte dal Centro Equestre Paoli Hotel in località Lochere di Caldonazzo e si arriva al Maso del Sole presso il Doss del Bue, sopra l’abitato di Vattaro. Tra le soste di questa seconda tappa dell’Ippovia del Trentino, la medioevale Torre dei Sicconi a Piatele, risalente al XII secolo, la zona dell’Anza Rossa, un balcone che spazia sui Laghi di Caldonazzo e Levico e la Valsugana. Si passa per il Parco fluviale del torrente Centa, oasi di meraviglie.
Lunghezza | 45,3 chilometri |
Durata | 9 ore circa |
Principali punti attraversati | Vigolo Vattaro, Bosentino, Monte Castegnè, Roncogno, Lago del Restel, Laghestel, Altopiano di Piné |
Livello di difficoltà | Difficile |
Dislivello | 1.015 metri in salita, 1.060 in discesa |
Tipologia di itinerario | Ippovia |
Partenza e arrivo | Vattaro, Baselga di Piné |
Si parte dal Maso del Sole in località Doss del Bue e si arriva a Baselga di Piné, in località Campolongo, oltrepassando il Rifugio Madonnina e ammirando l’altopiano della Vigolana e le Dolomiti di Brenta.
Si può visitare, presso la località Verzer a Vigolo Vattaro, il Forte Fornas, a 885 metri di altezza, realizzato dagli AustroUngarici alla metà del 1800. Da vedere, una volta arrivati a Vattaro, tutta l’area dei vecchi mulini del torrente Mandola.
Inoltrati nell’Altopiano di Piné, si gira attorno a una zona davvero magica, il Laghestel, riserva naturalistica di Baselga di Piné, una conca torboso-palustre che ospitava un antico lago presente solo in piccola dimensione (appunto, laghestel, piccolo lago) circondato da canneto.
Lunghezza | 37 chilometri |
Durata | 8 ore circa |
Principali punti attraversati | Costalta, Malga Cambroncoi, Passo Redebus, Passo Palù, Malga Cagnon di Sotto, Malga Baessa |
Livello di difficoltà | Difficile |
Dislivello | 1.891 metri in salita, 1.281 in discesa |
Tipologia di itinerario | Ippovia |
Partenza e arrivo | Baselga di Piné, Telve |
Si parte dalla località Paludi di Campolongo di Baselga di Piné e si arriva a Telve, all’Agritur Malga Cere. Si tratta di una tappa impegnativa dell’Ippovia del Trentino, per via dell’ampio dislivello. Si sale verso Costalta, scenografico punto su Lagorai, Valle del Fersina, Val d’Adige, Dolomiti di Brenta.
Verso la Valle dei Mòcheni, alla Malga Cambroncoi scendendo verso il passo Redebus, c’è il Sass de Sant’Orsola, una grande pietra dove si sarebbe fermata a pregare la santa così tanto che il sasso ha assunto la forma di una poltrona. Sali e scendi passando per i baiti di Palù per poi risalire verso l’omonimo passo: ci sono testimonianze della prima guerra mondiale, fino al monte Panarotta.
Lunghezza | 16,7 chilometri |
Durata | 4 ore |
Principali punti attraversati | Val Calamento, Val Campelle, Malga Casarina, Malga Conseria, Passo Cinque Croci |
Livello di difficoltà | Facile |
Dislivello | 920 metri in salita, 791 in discesa |
Tipologia di itinerario | Ippovia |
Partenza e arrivo | Telve, Scurelle |
Si parte dalla Malga Cere in Val Calamento lungo il torrente Maso attraversando la Val Campelle, arrivando a ridosso del Passo Cinque Croci, 1821 metri, e al Rifugio Malga Conseria, nell’omonima località, a Scurelle.
Lunghezza | 24,4 chilometri |
Durata | 6 ore |
Principali punti attraversati | Passo Cinque Croci, Malghe Coppolà di Sopra e Coppolà di Sotto, Passo Sadole, Ziano di Fiemme |
Livello di difficoltà | Difficile |
Dislivello | 843 metri in salita, 1.823 in discesa |
Tipologia di itinerario | Ippovia |
Partenza e arrivo | Scurelle, Ziano di Fiemme |
Partendo dal Rifugio Malga Conseria si attraversa il Passo Cinque Croci e si può godere della vista oltre che del Lagorai anche del gruppo granitico di Cima d’Asta, 2847 metri.
Si sale e si scende più volte per raggiungere la Malga Val Ciotta, il Passo Coppolà, le Malghe Coppolà di Sopra e Coppolà di Sotto, la Malga Laghetti e Passo Sadole, tra mulattiere e resti delle trincee della Prima Guerra mondiale. Superato l’abitato di Ziano di Fiemme, si va verso la frazione di Bosin e la località Roda, dove c’è la fine del percorso, il Johnson Ranch.
Lunghezza | 28,2 chilometri |
Durata | 7 ore circa |
Principali punti attraversati | Predazzo, Malgola, Bivacco Paolo e Nicola, Laghi di Coltorondo, Forcella Paradisi, Malga Fossernica di Fuori, Caoria |
Livello di difficoltà | Difficile |
Dislivello | 1.210 metri in salita, 1.400 in discesa |
Tipologia di itinerario | Ippovia |
Partenza e arrivo | Ziano di Fiemme, Canal San Bovo |
Percorso impegnativo per via dell’ampio dislivello, da Ziano di Fiemme porta verso Predazzo e la Valmaggiore.
Si attraversano i tanti tipici tabià dei prati della Malgola e si sale per il Bivacco Paolo e Nicola, dedicato a due giovani scalatori d Predazzo. Si scende verso i laghi di Coltorondo, si attraversano pascoli d’alta quota, si arriva a Caoria, si affianca il torrente Vanoi (in zona c’è anche il sentiero etnografico del Vanoi) fino alla meta finale, Centro equestre Associazione Natura, località Giaroni presso Canal San Bovo.
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