Immerso tra storia e natura, questo percorso in Trentino arriva fino al Monte Maggio

Alessio Gabrielli  | 23 Ago 2023
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Il Trentino-Alto Adige è una terra di montagne maestose, valli incantate e sentieri che raccontano storie antiche. Tra questi, il percorso che conduce sul Monte Maggio da Passo Coe è un gioiello nascosto, un viaggio attraverso la natura e la storia, che offre panorami mozzafiato e momenti di riflessione profonda. Questo itinerario, adatto a chi ha già una certa esperienza di trekking, è un invito a scoprire un angolo del Trentino meno conosciuto ma ricco di fascino e di testimonianze del passato.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: Circa 4 ore (andata e ritorno)
  • Distanza: 8 km circa (andata e ritorno)
  • Dislivello: 500 metri circa
  • Difficoltà: Medio-alta
  • Segnavia percorso: SAT 402
  • Periodo adatto: Da giugno a settembre (verificare le condizioni meteo e la presenza di neve residua)
  • Dove parcheggiare: Area parcheggio disponibile a Passo Coe, vicino al punto di partenza del sentiero.

Il Percorso

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L’escursione sul Monte Maggio da Passo Coe è un’esperienza che ogni appassionato di montagna dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Partendo dal Passo Coe, ci si immerge immediatamente in un paesaggio alpino mozzafiato, con panorami che spaziano sulle vette circostanti e valli sottostanti.

Il sentiero inizia con una salita moderata, ma costante, attraverso boschi di conifere e radure fiorite. Man mano che si guadagna quota, la vegetazione diventa più rada, lasciando spazio a rocce e ghiaioni. È essenziale avere scarpe da trekking adeguate e bastoncini, poiché alcune sezioni possono essere scivolose, soprattutto se bagnate.

Dopo circa due ore di cammino, si raggiunge la Base Tuono, un antico avamposto militare ora trasformato in un museo. Qui, si può fare una breve pausa e immergersi nella storia della zona, prima di riprendere il cammino verso Malga Zonta, un altro punto di interesse storico e perfetto per una sosta ristoratrice.

La salita finale verso la cima del Monte Maggio è la parte più impegnativa dell’escursione, ma anche la più gratificante. Una volta raggiunto il vertice, si è premiati con una vista a 360 gradi sulle Dolomiti e sulla Val di Fiemme. Il ritorno a Passo Coe segue lo stesso percorso, ma si può anche optare per un itinerario alternativo, se si desidera esplorare altre parti della montagna.

Curiosità

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Il Monte Maggio non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma è anche testimone silenzioso di eventi storici significativi. Durante la Prima Guerra Mondiale, questa zona fu teatro di scontri tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche. Ancora oggi, camminando lungo i sentieri, è possibile imbattersi in trincee, postazioni e fortificazioni, mute testimonianze di un passato turbolento.

Uno dei luoghi più emblematici è la Base Tuono, un’antica postazione di artiglieria trasformata in museo. Qui, i visitatori possono immergersi nella storia, toccando con mano le installazioni militari e comprendendo l’importanza strategica di questa montagna durante il conflitto.

Un’altra tappa affascinante è Malga Zonta, dedicata al partigiano Damiano Zonta. Questo luogo è un tributo alla resistenza italiana e alla lotta partigiana contro l’occupazione nazista. Una visita a Malga Zonta non è solo un viaggio nella storia, ma anche un momento di riflessione sulla pace e sulla libertà.

Conclusione

Concludere l’escursione sul Monte Maggio lascia nell’anima una sensazione di pace e di soddisfazione. Ogni passo fatto, ogni panorama ammirato e ogni storia scoperta lungo il percorso diventano parte di un ricordo indelebile. Il Trentino-Alto Adige ha molte meraviglie da offrire, e il Monte Maggio è senza dubbio una di queste. Che siate appassionati di storia, amanti della natura o semplicemente in cerca di avventura, questo trekking vi regalerà emozioni autentiche e vi farà innamorare ancora di più di questa terra magica.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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