Un piccolo paesino che ci riporta indietro nel tempo, una scheggia staccatasi dalla cornice del quadro del passato. Un pezzo di ieri molto piccolo ma che rende oggi ancora più speciale. Andiamo alla ricerca di quell’esperienza che ci porta ad attraversare un portale che va all’indietro. Andiamo alla ricerca di Canale di Tenno, un borgo medievale infinitamente piccolo quanto infinitamente affascinante. Iniziamo dal Lago di Tenno e giungiamo a Canale di Tenno. Scopriamo la magia del Trentino.
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Per giungere a questo luogo al di fuori del tempo, detto anche Canale di Tenno, partiamo da una meraviglia assoluta che si staglia in Trentino: il Lago di Tenno. Lasciamo l’auto al parcheggio del lago ed adocchiamo le scalette che ci porteranno alla spiaggia. Prendiamole e facciamoci trasportare, seguendo il sentiero a sinistra, lungo tutto questo quadro smeraldo che riflette l’opera d’arte attorno a sé. Ad un certo punto, arriveremo nei pressi di un’isoletta. Da qui iniziamo il nostro avvicinamento alla bolla temporale dove si trova Canale di Tenno. Saliremo successivamente verso un chiosco aperto solo durante l’estate. Una volta che ci saremo lasciati alle spalle continueremo sino ad incontrare la strada sterrata. Da qui, resteremo sulla destra sino al bivio. Quest’ultimo ci farà proseguire sulla sinistra, e dovremo seguire le indicazione per il paese di Canale di Tenno. Non molto cammino ci porterà infine a destinazione.
Canale di Tenno detiene una caratteristica davvero speciale, ormai sempre più unica che rara in un mondo dove le metropoli esplodono: qui, contiamo appena 50 abitanti. La struttura delle case parla di un passato che, sussurrando tra gli spifferi delle pietre, ci racconta una storia indimenticabile. Un medioevo che sembra così remoto è lì di fianco a noi, attorno a noi. Siamo sul versante trentino del Lago di Garda. Durante l’estate questo paesino sembra prendere nuovamente coscienza di sé stesso tramite continui richiami storici. Una volta arrivati in questo quadro tridimensionale fatto di mura, sarà d’obbligo per noi fare una visita alla Casa degli Artisti, dove potremo osservare con i nostri occhi le opere d’arte qui racchiuse. Se ci troveremo nel posto giusto al momento giusto la Casa degli Artisti ci regalerà anche mostre ed eventi culturali. Questo è solo l’inizio di ciò che Canale di Tenno ci offre.
La Casa degli Artisti non è l’unico luogo che ci regala emozioni uniche. Il Museo degli Attrezzi Agricoli, all’interno del centro Aldo Grofer, è un inno al lavoro duro nei campi. Siamo in un luogo che parla della complessissima semplicità del fare del terreno il proprio stile di vita. Se poi decidiamo di visitare questo borgo durante la stagione invernale, i mercatini di Natale daranno a questo piccolo pezzo di medioevo un tocco ancora più fatato. Durante l’estate, come già accennato in precedenza, questo paesino prende coscienza delle sue origini. Il suo modo per celebrare le proprie radici medievali è quello di organizzare delle rievocazioni in costume. Tutti si vestono come se il medioevo non fosse mai tramontato, e riportano in vita un’atmosfera per molto tempo caduta nell’oblio del passato. Ecco che finalmente possiamo rivivere anche noi quello che sembra un mondo abbandonato, sentendoci parte di qualcosa di più grande.
Quando parliamo di un luogo assolutamente magico come questo, non si può non immergercisi completamente tramite l’assaggio culinario. In questo paesino al di fuori dal tempo troviamo la carne salada, piatto che si classifica come tra i tradizionali della cucina trentina. Si tratta di fettine davvero sottilissime di bovino che ci deliziano il palato da crude (come ci vengono servite nella maggior parte dei casi) oppure leggermente scottate. Parliamo di un sapore intenso che lascia in bocca un retrogusto delicato, e mentre il palato cerca ancora di capire cosa sia successo (sormontato dalla bontà) gustiamoci appieno il contorno. Tradizionalmente, il contorno è di fagioli. Il sapore di questa carne è dato da una particolare lavorazione che vede necessario un periodo di conservazione in sale e spezie. Assaggiare questa delizia da sola sarà abbastanza per farci innamorare, ma arricchirla con un po’ di olio del Garda ci stregherà completamente.
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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