Il Sentiero dei Fiori è una via ferrata storica ad alta quota che ripercorre i camminamenti e le trincee costruite durante la Prima Guerra Mondiale. Il percorso si snoda lungo la cresta tra Presena e Castellaccio ed è attrezzato con passerelle sospese, cavi d’acciaio, gallerie e ponti, ed è stato successivamente riqualificato – la riapertura c’è stata in data primo agosto 2024 – per escursionisti esperti. Il nome infatti non deve trarre in inganno: il Sentiero dei Fiori infatti è classificato come percorso per escursionisti esperti e richiede buona preparazione fisica, attrezzatura da ferrata e assenza di vertigini.
Durante il sentiero si gode di viste spettacolari sui gruppi montuosi dell’Adamello, Presanella, Ortles‑Cevedale e, nelle giornate limpide, fino al Bernina e alle Dolomiti di Brenta. Il periodo migliore per fare il Sentiero dei Fiori è quello che va da luglio a settembre, mentre è consigliato evitare primavera e autunno per la presenza di neve o ghiaccio: l’esposizione a ovest infatti rende il percorso scivoloso o pericoloso. Esistono tour organizzati con guide alpine a circa 90 euro a persona – gruppo minimo 4 persone -, con il prezzo che non include la cabinovia Presena o Paradiso.
La partenza del Sentiero dei Fiori è alla stazione a monte della cabinovia Paradiso (2.585 m), al Passo del Tonale. Una volta arrivati si segue il sentiero CAI 44 fino al Passo del Castellaccio (2.960 m) – dopo circa 1h15 di cammino -, dove inizia la sezione attrezzata. La via ferrata da Castellaccio a Punta Lagoscuro si snoda su una cresta attrezzata con cavi, passerelle sospese nel vuoto (75 m e 55 m) e galleria (65–70 m). Si raggiunge così la Capanna Amici della Montagna poco sotto la Punta Lagoscuro (3.160 m), con possibilità di deviazione in vetta.
Dalla Punta si scende lungo la cresta al Passo di Lagoscuro (2.970 m), per poi risalire con facili roccette e passaggi attrezzati. Il percorso del Sentiero dei Fiori prosegue verso est fino al Passo del Maroccaro (2.975 m) tramite una cresta ben segnata e panoramica affacciata sul ghiacciaio Presena. Una volta arrivati alla Capanna Presena (2.729 m) – sulla conca omonima – questo è il punto ideale per una pausa. L’ultimo tratto è decisamente il più agevole: dal rifugio si segue una comoda traccia fino al Passo Paradiso, da cui si rientra alla partenza tramite cabinovia o a piedi completando così l’anello. Lungo tutto il tracciato poi si incontrano resti della Prima Guerra Mondiale: trincee, gallerie, postazioni, villaggi militari e bivacchi storici, unendo così storia e bellezza del trekking.
Per tutti gli amanti del genere questo percorso è imperdibile per diversi motivi. Il Sentiero dei Fiori innanzitutto si snoda in alta quota nel gruppo dell’Adamello‑Presanella – sul confine tra Trentino e Lombardia -, in un’area storicamente e geograficamente eccezionale incastonata tra il Passo del Tonale, la Val di Sole, la Valcamonica e il Ghiacciaio Presena. Poi ci sono i camminamenti usati dagli alpini italiani e dalle truppe austroungariche durante la Prima Guerra Mondiale. La zona infatti fu teatro di guerra bianca, combattuta in condizioni estreme spesso sopra i 3.000 m di quota: a testimonianza del conflitto restano ancora postazioni, gallerie scavate nella roccia, passerelle originali ricostruite, baracche e monumenti.
Non meno importanti sono le bellezze naturali. Nonostante l’altitudine nelle conche più riparate e ai bordi dei nevai crescono sassifraghe, stelle alpine e rododendri. La fauna d’alta quota invece include stambecchi, camosci, ermellini, aquila reale, gracchi alpini e corvi imperiali. Durante il tragitto è consigliabile una sosta alla Capanna Presena, un rifugio moderno e ottimo punto di ristoro e appoggio. In conclusione il Sentiero dei Fiori è una delle vie ferrate più spettacolari delle Alpi, capace ogni estate di attirare escursionisti da tutta Europa per la combinazione unica di natura, storia e adrenalina.
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