Dalla foresta al lago, questa ciaspolata in Trentino Alto Adige ti permetterà di raggiungere senza sforzi il cuore pulsante della regione

Emma Valenti  | 20 Gen 2024
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Il Trentino-Alto Adige è una regione d’Italia famosa per la sua straordinaria bellezza naturale e per le sue opportunità di escursionismo invernale. Una delle avventure più affascinanti è rappresentata dalla ciaspolata che conduce ai Laghi di Colbricon, passando per la suggestiva Foresta di Paneveggio e offrendo viste spettacolari delle maestose Pale di San Martino.

Scheda Tecnica

  • Percorso: Foresta di Paneveggio – Laghi di Colbricon
  • Tipo di Attività: Ciaspolata
  • Difficoltà: Media
  • Lunghezza: Circa 10 km (andata e ritorno)
  • Tempo di percorrenza: 5-6 ore (inclusa la sosta ai laghi)
  • Segnavia percorso: sentiero 348
  • Partenza/Arrivo: Malga Rolle
  • Altitudine massima: 2.000 metri

Descrizione del percorso verso i Laghi di Colbricon

Il percorso verso i Laghi di Colbricon inizia dalla suggestiva Malga Rolle, circondata da boschi di abeti e larici, parte integrante della rinomata Foresta di Paneveggio. La foresta, famosa per i suoi abeti rossi, crea un’atmosfera magica mentre ci si addentra tra i sentieri innevati con le ciaspole. Il silenzio della neve e la vista degli alberi carichi di neve contribuiscono a rendere questa prima parte del percorso un’esperienza unica. Dovremo seguire il sentiero 348. Dopo aver attraversato la Foresta di Paneveggio, il percorso si inerpica dolcemente lungo i pendii montani, offrendo panorami spettacolari delle Pale di San Martino. La bellezza delle cime imponenti crea uno sfondo incantevole mentre si procede verso i Laghi di Colbricon. Una volta raggiunta la tanto desiderata meta, l’escursionista è ricompensato con una vista mozzafiato. In inverno, i laghi ghiacciati si trasformano in una scenografia fiabesca. Qui è possibile fare una sosta, ammirare il paesaggio circostante e godersi un meritato riposo prima di intraprendere il ritorno. La vista si estende verso l’infinito ed oltre, e spazia anche sui gruppi dolomitici delle Pale di San Martino, Marmolada, Catinaccio e Latemar, oltre che sulle cime di Colbricon, Stradon e Cavalazza.

Un ritorno senza precedenti

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I Laghi di Colbricon ci regaleranno un’esperienza totalmente immersiva. Aggireremo il lago maggiore, puntando verso il Passo Colbricon, da dove dovremo scendere a sud verso la val Bonetta, giungendo nei pressi delle piste da sci di malga Ces. Costeggeremo dunque un tratto di pista, mentre la malga Ces è sempre alla nostra sinistra. Raggiungeremo successivamente una strada forestale che ci farà proseguire nel bosco, tra magia invernale e bellezza che tocca il nostro cuore nel profondo. La dovremo quindi percorre, per giungere di seguito ad una radura incantata, dove troveremo un palo con tutte le indicazioni necessarie per raggiungere San Martino di Castrozza. Per quanto riguarda il rientro, durante la stagione invernale è disponibile un servizio skibus che con una frequenza oraria porta a San Martino di Castrozza dal Passo Rolle. Ecco che la nostra escursione con le ciaspole verso i Laghi di Colbricon è giunta ad un termine, ma ciò che non finirà mai è la sensazione che ci rimarrà dentro per sempre dopo un’esperienza così magica.

Consigli pratici per un’esperienza più confortevole possibile verso i Laghi di Colbricon

  1. Attrezzatura: utilizzare ciaspole adatte e bastoncini da trekking per una migliore stabilità sulla neve.
  2. Abbigliamento adeguato: vestirsi a strati, includendo indumenti termici e impermeabili. Occhiali da sole e crema solare sono consigliati. Non dimentichiamoci che solo perché i Laghi di Colbricon sono beati tra le montagne e noi svolgeremo questa escursione in inverno, questo non vuol dire che la protezione dai raggi UV non sia importante.
  3. Alimentazione: portare uno spuntino leggero e acqua per mantenere l’energia durante l’escursione.
  4. Condizioni meteorologiche: verificare le condizioni meteorologiche prima della partenza e assicurarsi di avere l’equipaggiamento adatto.

Conclusioni

Questa ciaspolata che parte dalla Foresta di Paneveggio e conduce ai Laghi di Colbricon è un’esperienza indimenticabile, unendo la bellezza invernale delle montagne alla ricchezza naturale della regione. Attraverso la neve scintillante e i panorami spettacolari, gli escursionisti possono immergersi nella magia del Trentino-Alto Adige, sperimentando la natura in un modo unico e suggestivo.

 

Emma Valenti
Emma Valenti

Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.



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