Anello di Vallesinella, lo spettacolo della natura nella Val Rendena

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 10 Lug 2023
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Affascinante escursione ad anello nel Parco Naturale dell’Adamello-Brenta in Val Rendena, dal dislivello contenuto attraverso boschi silenziosi di abeti rossi e faggi per raggiungere una meravigliosa cascata dai salti multipli, facendo ritorno attraverso luminosi boschi a predominanza di faggi. Scopriamo l’Anello di Vallesinella.

1 Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza: 3 ore totali (soste escluse)
  • Distanza: 9 Km totali
  • Dislivello: 300 md+ totali
  • Difficoltà: Sentiero Escursionistico (E)
  • Segnavia percorso: C52-Rifugio Vallesinella, Cascate di mezzo, Dolomiti Natural Wellness n.6, Sentiero dell’Arciduca Albrecht
  • Periodo adatto: Tutto l’anno in assenza di neve
  • Dove parcheggiare: Madonna di Campiglio

2 Itineraio

Dalla piacevole Conca Verde (1510 m), polmone rigenerante in pieno centro di Madonna di Campiglio, ci si dirige verso il Museo delle Guide ed il seguente Laghetto. Una volta superato il laghetto si giunge ad una rotonda dove si va a sinistra. Pochi passi in graduale salita e si tiene la sinistra per via Vallesinella. Si prosegue dritti per circa 0,4 km prestando attenzione a sinistra dove comincia il “Sentiero dell’Orso”. La stradina bianca sale inoltrandosi tra alberi misti, a predominanza di abeti rossi a destra e faggi a sinistra.
Si incontrano un paio di bivi all’inizio ma il tracciato è per segnalato ed è sufficiente seguire sempre la segnaletica “Rif. Vallesinella”.

Lungo il percorso, che procede a saliscendi, si noti come sulla sinistra si alzino formazioni rocciose suggestive e imponenti alberi nati, a volte, sulle rocce che creano angoli di grande emotività.
Dove si trovano delle panchine ecco apparire sempre un panorama mozzafiato, la prima verso il ghiacciaio della Presanella, nel massiccio dell’Adamello, la seconda verso le ripide e austere pareti verticali del massiccio del Brenta.
Un tratto che costeggia pareti rocciose sulla sinistra anticipa un bivio a tre vie dove si raggiunge il punto più elevato dell’intero percorso (1615 m circa). Qui si deve deviare decisamente a destra, un discesa. Il sentiero scende attraversando un bosco a predominanza di faggi, mentre dalle rocce scendono fresche cascatelle, e porta alle spalle del rifugio Vallesinella (1515 m). Ci si trova ad una delle “porte ufficiali” per il massiccio del Brenta poiché da qui è possibile raggiungere rifugi di quota come il Ai Brentei, o il Tuckett.

Il nostro percorso va invece a destra, percorrendo un breve tratto di asfalto che si abbandona quasi subito per una sterrata a destra. Poco dopo si va nuovamente a sinistra scendendo attraverso un bosco di abeti rossi e mirtilli, arrivando ad una balconata che si affaccia sulle rapide del torrente Sarca di Vallesinella.
La discesa si snoda tra radici affioranti (attenzione: scivolose se umide) e alcuni piccoli ponti facendo perdere decisamente quota. Un tratto graduale anticipa l’arrivo al rifugio Cascate (quota 1392 m) e alla vista sullo strabiliante salto d’acqua che con fragore effettua una serie di balzi spettacolari.
Scesi di poco si incontra un curioso cartello: indica il percorso n.6 sia verso destra che verso sinistra. Andando a sinistra si raggiunge in pochi passi una sorta di balconata, una “silent room” dove il percorso wellness accompagna nella respirazione, e un grandioso punto di vista sul salto d’acqua rombante.
Si può scendere fino al ponte, da cui ammirare la cascata, ma si deve poi risalire verso il rifugio per prendere il sentiero verso sinistra, lasciando questo luogo magico.

Il sentiero porta su una strada sterrata che va attraversata per proseguire lungo il sentiero detto dell’Arciduca Albrecht che attraversa una magnifica zona di faggi costellata da massi erratici suggestivi.
Si arriva in tal modo su una sterrata, toccando il punto più baso del percorso (1370 m). Si prende a destra la sterrata cominciando a salire in maniera costante, a tratti più graduale, a volte più ripida. Tenendosi sempre sulla sterrata si arriva a una sbarra, si oltrepassa l’area di atterraggio per gli elicotteri e si prosegue sulla strada che diventa asfaltata. Al primo bivio si va a sinistra e dopo pochi passi ci si trova all’inizio del Sentiero dell’Orso, percorso all’andata. Da qui si ripercorre semplicemente la via già fatta.

2.1 Il Sentiero dell’Arciduca

Il sentiero percorso nella seconda parte di questa escursione è dedicato all’Arciduca Albrecht Friedrich Rudolf von Österreich-Teschen (1817-1895), generale austriaco che sconfisse l’esercito italiano nella battaglia di Custoza (1866). Non deve stupire, a fine Ottocento Madonna di Campiglio era rinomata località di villeggiatura per la nobiltà austro-ungarica e tra i suoi ospiti si annoverano anche l’imperatore Francesco Giuseppe (1830-1916) e la consorte Elisabetta di Wittelsbach (1837-1898), più nota come “principessa Sissi”, con la loro corte.

3 Informazioni utili

Escursione priva di difficoltà e adatta a tutti, percorribile anche nel periodo estivo in quanto si svolge quasi interamente in freschi boschi e cascate corroboranti. In autunno è uno dei percorsi benessere dove si pratica il forest bathing.
Info Turismo Trentino www.visittrentino.info
Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio www.campigliodolomiti.it
Parco Naturale Adamello Brenta www.pnab.it

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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