In un profondo canyon della Val di Non, uno spettacolare sentiero interamente scavato nella roccia conduce al fiabesco Santuario di San Romedio. Preparati a un’escursione che è essa stessa la meta. Un percorso che ti farà camminare lungo le pareti verticali di una gola suggestiva, con il torrente che scorre in basso. Si tratta un’opera audace che segue le sinuose curve della roccia, offrendo scorci vertiginosi e un’esperienza di immersione totale in un paesaggio selvaggio e potente.
Alla fine di questo cammino emozionante, il santuario ti apparirà come una visione inaspettata. Un incredibile complesso di chiese e cappelle costruite una sopra l’altra, letteralmente aggrappate a uno sperone roccioso da oltre mille anni. L’esplorazione continua poi al suo interno, salendo la ripida scalinata di 131 gradini per scoprire secoli di arte, fede e leggende, fino a raggiungere le reliquie del santo eremita e del suo inseparabile orso. È un trekking che non si dimentica facilmente e che racconta una storia ad ogni passo.
il fantastico percorso scavato nella roccia fino al Santuario di San Romedio
Il tuo percorso inizia a Sanzeno. Attraversa il centro del paese e prosegui fino a trovarti di fronte al Museo Retico, dove noterai l’imbocco del sentiero che conduce al Santuario di San Romedio.Ti addentrerai in un suggestivo sentiero inciso direttamente nella roccia, che fiancheggia la parete scoscesa della stretta gola in direzione del famoso santuario. In circa un’ora di camminata, raggiungerai San Romedio, un complesso che si erge maestoso su uno sperone roccioso.
Questo luogo è considerato l’esempio più affascinante di arte sacra medievale e rinascimentale del Trentino, ed è composto da diverse chiese e cappelle, unite tra loro da una ripida scalinata di 131 gradini che sale fino agli ambienti più elevati. Ognuna di queste cappelle racconta una storia unica, testimoniando la devozione dei suoi committenti nel corso dei secoli. Nell’incantevole Cappella Maggiore sono custodite le reliquie del Santo, tradizionalmente raffigurato con il suo orso al guinzaglio.
Per il rientro, dovrai ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata. Sulla via del ritorno, concediti una sosta per visitare il Museo Retico, un’interessante esposizione che narra la vita e la storia dell’antico popolo degli Anauni, dalla preistoria fino all’epoca romana.
La facciata principale del complesso di chiese e cappelle con i suoi 131 scalini
Il Santuario di San Romedio, situato nei pressi di Sanzeno in Val di Non, è considerato l’esempio più straordinario di arte cristiana medievale in tutto il Trentino. Si tratta di un celebre luogo di pellegrinaggio, la cui particolarità è di essere stato costruito su uno sperone di roccia calcarea alto più di 70 metri. Collocato in un magnifico scenario naturale, il complesso architettonico è costituito da un insieme di chiese e cappelle edificate direttamente sulla roccia. L’intera struttura è interconnessa da una ripida scalinata composta da 131 gradini. La cappella originaria del complesso risale all’XI secolo e,successivamente, sono state aggiunte altre tre piccole chiese, due cappelle e sette edicole.
L’origine di questo luogo suggestivo e denso di spiritualità è legata alla figura di Romedio di Thaur, un eremita che scelse questo luogo per il suo ritiro. Alla sua morte, i suoi seguaci scavarono la sua sepoltura direttamente nella roccia, dando così inizio al suo culto. Esistono diverse leggende legate a San Romedio, ma la più nota è senza dubbio quella che lo associa a un orso. La tradizione narra che l’eremita, ormai in età avanzata, si stesse dirigendo a Trento a cavallo per un incontro con il vescovo. Durante il viaggio, la sua cavalcatura fu sbranata da un orso, ma Romedio riuscì miracolosamente ad ammansire l’animale selvatico e a cavalcarlo fino alla città di Trento.
Il 15 gennaio è il giorno dedicato alla celebrazione del santo ed, in questa occasione, nel santuario viene officiata una messa e si prepara il tradizionale “piatto del pellegrino”. Ogni anno, il santuario attira oltre 200.000 pellegrini ed è affidato alla cura di due frati dell’Ordine di San Francesco d’Assisi. Esiste inoltre una Via Crucis che collega questo noto santuario alla basilica dei SS. Martiri a Sanzeno.
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
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