SentierElsa, alla scoperta del sentiero dell’acqua in Toscana

Leonardo Anchesi  | 17 Apr 2023
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Sulle le rive del fiume Elsa, che nasce dalla confluenza di più sorgenti nei pressi della pieve di Molli, è possibile percorrere il SentierElsa, un itinerario naturalistico che si trova nel comune di Colle Val d’Elsa, cittadina adagiata sui colli senesi. Il percorso, realizzato dal Comune con la collaborazione dei volontari dell’ARCI pesca colligiano all’interno del Parco Fluviale dell’Alta val d’Elsa, si snoda lungo le rive del fiume nel tratto che costeggia l’abitato, andando così a creare un piacevole rifugio dalla calura estiva a soli due passi dal caos cittadino ma in un ambiente naturale ben protetto.

Il sentiero è caratterizzato da un susseguirsi di ponticelli, guadi, attraversamenti, cascatelle e piscine naturali che rendono la passeggiata piacevole, con la possibilità anche di fare un bagno rinfrescante. Andiamo quindi alla scoperta del SentierElsa, il sentiero dell’acqua in Toscana.

  • Punto di partenza: Colle Val d’Elsa (SI) – parcheggio cimitero di Piana (157 mt)
  • Punto d’arrivo: Colle Val d’Elsa (SI) – parcheggio cimitero di Piana (157 mt)
  • Lunghezza: 6,6 km
  • Dislivello di salita: 60 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 h circa 
  • Difficoltà: Facile – T (Turistico)
  • Periodo dell’anno: tutto l’anno, consigliato in primavera ed estate

Accesso

Dalla A1, Autostrada del Sole, all’altezza del casello di Firenze Impruneta si deve prendere per il raccordo autostradale Firenze-Siena, che taglia la Toscana in direzione sud-ovest, percorrendolo in direzione della città del Palio. Dopo poco meno di 40 km dovrete quindi uscire allo svincolo Colle Val d’Elsa Nord, che vi condurrà rapidamente nel centro abitato.

I punti di accesso al percorso sono diversi; sicuramente tra i più comodi c’è l’accesso a nord che permette di lasciare l’auto nel parcheggio del cimitero e, in pochissimo, raggiungere il punto di partenza del SentierElsa.

Partendo dal ponte della spugna

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L’ingresso scelto permette di percorrere il sentiero da nord a sud, per fare poi rientro in direzione opposta. Dal parcheggio del cimitero, dopo un breve tratto in via dei cipressi, si entrerà nel SentierElsa dal ponte di Spugna. Su di un pannello è possibile leggere che, in origine, il ponte era fatto in legno ed era situato sull’unica via di collegamento tra Firenze e il principale centro abitato della zona, Spugna, per l’appunto; ma nel 1318 un’alluvione distrusse il ponte di legno, che fu quindi ricostruito in muratura.

Il sentiero corre lungo la riva sinistra, circondato da una rigogliosa vegetazione. Poco più avanti bisogna affrontare il primo guado, quello degli equiseti, realizzato tramite una fila di massi affioranti sulle acque; il passaggio è agevolato da robuste corte che fungono da corrimano.

Dalla spianata dei falchi alla cascata del Diborrato

cascata_diborrato

Si raggiunge così la spianata dei falchi che prende il proprio nome, così suggestivo, proprio perché in passato individuata come luogo per la nidificazione degli uccelli rapaci; difatti, nelle grandi pareti di arenaria che si innalzano al lato sono presenti numerose nicchie inaccessibili all’uomo permettendo così ai falchi di nidificare indisturbati.

Il sentiero prosegue quindi verso meridione, incontrando la località del Masso Bianco, caratterizzata da grandi blocchi di pietra calcarea perennemente ricoperti da muschi e vegetazione. Questo era anche il punto preferito in antichità per la balneazione, tanto da meritarsi il titolo di “mare dei colligiani”. Proseguendo non si può non fare una breve tappa, con annessa fotografia di rito, davanti alla Grotta dell’Orso, così chiamata perché l’ingresso ricorda la forma di un orso in posizione eretta. Da qui, in pochi minuti, raggiungerete la cascata del Diborrato; in questo punto le acque si gettano in un salto di circa 15 metri per tuffarsi in una spettacolare piscina naturale profonda 10.

La Steccaia e il Callone Reale

Dopo il ponte di San Marziale, punto di ingresso da sud sull’itinerario, si trovano due opere di ingegneria idraulica. Queste sono risalenti a un periodo a cavallo tra il X e l’XI secolo: la Steccaia e il Callone Reale. La Steccaia aveva la funzione di deviare le acque dell’Elsa nelle Gora, un canale a sezione quadrata realizzato per l’irrigazione dei campi, il funzionamento dei mulini e delle attività manifatturiere, mentre il Callone Reale aveva il compito di regolare questo flusso di acqua; una lapide posta alla fine del SentierElsa ricorda al viaggiatore che il Callone Reale fu restaurato nel 1606 per volere del granduca Ferdinando I de Medici.

Il Parco Fluviale dell’Alta val d’Elsa 

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Il percorso del SentierElsa corre dentro il Parco Fluviale dell’Alta val d’Elsa, ente istituito nel 1997 su input del comune di Colle val d’Elsa e della regione Toscana. Grazie a questa iniziativa il valore paesaggistico, storico e naturalistico del territorio del Parco, come anche le numerose specie vegetali e animali che lo popolano, sono oggetto di una continua opera di tutela, prevenzione e valorizzazione.

Da segnalare anche la presenza dell’Ecomuseo della Val d’Elsa nato con l’obiettivo di integrare in l’immenso patrimonio culturale diffuso, materiale e immateriale, i beni conservati nei musei, il patrimonio naturale, le industrie culturali e della conoscenza, le produzioni tipiche, le infrastrutture e gli altri settori produttivi di pregio presenti nella valle.

Istruzioni per l’uso e cosa indossare

Il percorso è veramente alla portata di tutti, assolutamente consigliato anche per chi ha figli piccoli; da evitare il passeggino per evitare di far diventare troppo complicati i tratti di guado. Il tragitto è caratterizzato da corde direzionali, passerelle, cartelloni esplicativi e aree pic-nic, cosicché il visitatore possa affrontare come meglio desidera il sentiero. Come una semplice escursione, come un allenamento o, più semplicemente, come una giornata rilassante all’aria aperta comprensiva di un bagno rifrescante nelle limpide acque dell’Elsa. 

Leonardo Anchesi
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