
A nord della provincia di Arezzo si estende la valle del Casentino, una meraviglia naturale che unisce ambienti suggestivi a località ricche di storia e tradizione. Quest’area piuttosto vasta racchiude luoghi incantevoli come la Valle dell’Arno, ovviamente il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e la Riserva Naturale di Sasso Fratino, Patrimonio Mondiale UNESCO.
Qui una vegetazione ricca di faggi e abeti crea ambienti boschivi suggestivi, dove giochi di luce rendono ancora più surreale un paesaggio già di per sé incantevole. Una fitta rete di sentieri attraversa i boschi del Casentino, esplorando gli ambienti più selvaggi dove una natura incontaminata incontra piccoli borghi e luoghi di fede.
Uno dei trekking che meritano di essere percorsi in autunno è quello che porta verso la Cascata Scalandrini: qui gli scorci sono talmente suggestivi da essere un vero e proprio giro fotografico, dove ogni angolo regala emozioni e paesaggi da immortalare. Porta con te un Powerbank per non rimanere mai a corto di batteria e dare spazio alla tua creatività fotografica.
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Il nostro punto di partenza è il Rifugio Fangacci, un punto di riferimento nel parco naturale delle Foreste Casentinesi, dal quale partiremo per seguire la Strada Provinciale dell’Eremo. L’ambiente è quello tipico dell’appennino tosco-emiliano, con fitti boschi di faggi, abeti e castagni che mostrano tutta la loro meraviglia soprattutto in autunno, quando tutto si riempie di colori caldi e il silenzio è rotto solo dai suoni della natura.
Il percorso termina nei pressi di borgo Scalandrini, dove l’omonima cascata ci offre uno spettacolo unico e suggestivo. Questo salto di roccia è un punto di interesse naturale che diventa particolarmente suggestivo in autunno dopo le prime piogge, quando si riempe di acqua e l’intensità del getto diventa ancora più emozionante.

L’escursione alla Cascata Scalandrini è un classico per chi vuole esplorare i dintorni del Rifugio Fangacci; di modesta difficoltà, può presentare dei tratti con terreno fangoso o sdruccevole, ma che non richiedono particolari abilità tecniche. Qui il luogo è talmente suggestivo che merita una lunga sosta per ammirarne i giochi di luce che cambiano a seconda del momento della giornata, e che mettono in risalto angoli sempre diversi dei fitti boschi.
Un’antica tradizione popolare attribuisce l’etimologia del suo nome ad antiche scale di pietra, probabilmente per la presenza di gradini di roccia nella parte più ripida del sentiero; alcuni sono di origine naturale, mentre altri sono stati intagliati per rendere più agevole il pendio. Anche la cascata stessa, caratterizzata da salti e balze, ricorda per la sua conformazione una scala naturale da cui si origina questo incantevole salto d’acqua, un vero spettacolo della natura di questo tratto dell’Appennino.
Dalla Cascata Scalandrini ripercorriamo il sentiero a ritroso, ammirando come cambiano i paesaggi sfruttando la nuova prospettiva e la luce che si fa radente man mano che si avvicina il tramonto. Torneremo rigenerati da una giornata estremamente rilassante a diretto contatto con la natura. Se vuoi scoprire altri trekking meravigliosi in Toscana, dai un’occhiata a quelli che abbiamo selezionato per te.

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