Nel Golfo di Baratti si trova una baia nascosta che ti sorprenderà fin dal primo sguardo

Daniele Abela  | 06 Mag 2025
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Nel suggestivo promontorio toscano di Populonia si cela l’affascinante buca delle Fate, uno dei tesori da scoprire durante un memorabile trekking circolare che parte e finisce nel pittoresco Porto di Baratti. Preparati a vivere un’avventura strabiliante che combina mirabilmente la selvaggia bellezza della macchia mediterranea e le scogliere a picco sul mare con millenni di storia alle spalle. Un luogo intriso di misteriosi resti di epoca etrusca all’imponente presenza medievale.

Il tuo cammino inizierà lungo le acque trasparenti del Golfo di Baratti per poi addentrarti nel cuore verde della penisola, seguendo sentieri profumati che ti guideranno alla magnifica insenatura rocciosa della Baia delle Fate. Dalla tranquillità di questo angolo di natura incontaminata, il percorso ti porterà a salire verso la vetta dove troverai l’antica Populonia.

Qui, potrai esplorare l’Acropoli etrusca, testimone di un glorioso passato, e ammirare il castello medievale che domina il paesaggio, regalandoti panorami marittimi tipicamente mediterranei. Il ritorno al mare sarà un dolce declinare tra le testimonianze della necropoli, chiudendo un cerchio perfetto tra natura, storia e bellezza. Un itinerario che promette emozioni e scoperte ad ogni passo.

Trekking all’Acropoli di Populonia e la buca delle fate

Scheda tecnica

  • Punto di partenza: Porto di Baratti
  • Punto di arrivo: percorso ad anello
  • Lunghezza:  7,2 km
  • Dislivello in salita: 260 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 ore circa (escluse soste)
  • Difficoltà: Intermedia
  • Periodo: Tutto l’anno

Mappa

Il percorso

 

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Inizia la tua suggestiva escursione ad anello dal Porto di Baratti, affacciato sull’omonimo golfo. Da qui, imbocca il sentiero indicato come CAI 301  che si dirige verso nord, inizialmente costeggiando la spiaggia per poi inoltrarsi nella profumata macchia mediterranea che ricopre il promontorio. Seguendo le indicazioni, attraverserai boschi di lecci e pini marittimi, con scorci panoramici sul mare, fino a raggiungere la deviazione che scende verso la spettacolare buca delle Fate, una selvaggia e incantevole caletta rocciosa affacciata sul mare aperto.

Dopo aver ammirato questo angolo incontaminato, risali e riprendi il sentiero principale che ora inizia a salire, a tratti in modo deciso, verso l’altura del promontorio. Il percorso ti condurrà attraverso la vegetazione fino all’affascinante borgo medievale di Populonia. Qui potrai visitare l’imponente castello e l’area archeologica dell’Acropoli etrusca, godendo di viste eccezionali che spaziano dal golfo all’entroterra. Per chiudere l’anello, imbocca il sentiero ben battuto che scende da Populonia, attraversando l’area della necropoli etrusca con le sue caratteristiche tombe, fino a ritornare dolcemente al punto di partenza al Porto di Baratti.

Un tuffo nella storia etrusca e romana nel cuore della Toscana con l’acropoli di Populonia

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L’Acropoli di Populonia, cuore pulsante dell’antica città etrusca di Pupluna, vanta una storia millenaria che affonda le radici almeno nell’VIII secolo a.C. Unica grande città etrusca affacciata direttamente sul mare, Populonia raggiunse il suo apice grazie all’intensa attività metallurgica, legata alla lavorazione del ferro proveniente dalla vicina Isola d’Elba. Sull’altura dell’acropoli sorgevano i principali edifici pubblici e sacri, tra cui templi dedicati alle divinità etrusche, circondati da potenti mura difensive che ne proteggevano il nucleo più importante.

Con l’ascesa di Roma, Populonia, pur mantenendo a lungo una certa autonomia e importanza economica, entrò progressivamente nell’orbita romana. L’acropoli vide la sovrapposizione di strutture romane a quelle etrusche, testimoniando la continuità della vita cittadina. Tuttavia, a partire dalla tarda antichità, iniziò un lento ma inesorabile declino, causato da crisi economiche, incursioni e probabilmente dall’insabbiamento del porto. Il sito fu gradualmente abbandonato, sebbene una piccola comunità continuasse a vivere nell’area fortificata che oggi conosciamo come la Rocca medievale. Oggi, gli scavi archeologici continuano a rivelare la complessità e la ricchezza di questo straordinario insediamento.

Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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