Si trova nell’alta montagna pistoiese, esattamente nella valle del Sestaione, al confine con l’Emilia Romagna: è l’Abetone, 1388 metri d’altezza, vicino all’omonimo Passo.
È circondato da altre cime ancora più imponenti, come l’Alpe delle Tre potenze, 1940 metri, il Monte Gomito, 1892, la Selletta di poco più di 1700, il Libro Aperto che sfiora i 1940 metri.
Panorami super che i biker (e i trekker) possono ammirare “escursionando” tra faggete, boschi misti, rocce, grazie a una serie di itinerari di vario livello e difficoltà da percorrere in primavera, estate, autunno.
Soprattutto in estate, è praticamente d’obbligo fermarsi nei rifugi che si incontrano nel territorio, per ristorarsi e riposare, affrontando il giorno dopo altri tratti, sempre quelli forestali segnalati e tenuti in forma, cercando di non allontanarsi da essi né avventurarsi da soli. Da ricordare poi di dare sempre la precedenza a chi fa trekking, come consuetudine e rispetto.
Non solo ciclisti dilettanti: nel 2015, sull’Abetone sono passate anche le due ruote del Giro d’Italia
Mountain bike robuste e equipaggiamento specifico per il freeride e il downhill che si effettuano in zona su sentieri appositi come quelli approntati nell’Abetone Gravity Park e sopra Cutigliano, presso la località Doganaccia, emozionanti piste che partono dalla sommità della montagna per poi scendere giù da discese spettacolari e risalendo con gli impianti.
Le diverse piste sono segnalate da fettucce, numeri e colori relative ai vari livelli di difficoltà e si possono intersecare fra loro, con percorsi che da 3 a 30 chilometri, a seconda della quantità di “intersezioni” che si intendono realizzare.
La vetta del Monte Libro Aperto, non lontano da Favano (Foto di Lorenzo Pavani, CC BY-SA 3.0)
Tra i diversi percorsi che regala l’Abetone, da non perdere quello ad anello che passa per Cima Tauffi – Taburri – Capanna Tassoni, una quarantina di chilometri molto impegnativi. Uno sforzo che ripaga però perché ci si inoltra anche nelle parti più impervie della montagna e dei boschi. Serve esperienza e tecnica per superare certi tratti in cui si è anche obbligati a portare la bici a mano.
Il percorso si snoda tra la provincia di Modena e quella di Pistoia. Si può partire ad esempio da Fanano, cittadina modenese, poco più di 650 metri, che è un comune Bandiera Arancione, il prestigioso riconoscimento che il Touring Club Italiano dà ai luoghi dove sono alte la qualità della vita, l’attenzione al paesaggio, all’arte, alla cultura, nonché l’accoglienza turistica
Le celeberrime Cascate dei Taburri, vicino all’omonimo rifugi (Foto di Pisquit, CC BY-SA 3.0)
Da segnalare in questo paesaggio la presenza del torrente Lima e di un suo particolare Ponte Sospeso dalle parti di Mammiano Basso (Pistoia): risale agli anni Venti del secolo scorso, ha una lunghezza di 220 metri, è largo poco più di un metro e raggiunge un’altezza nel suo punto maggiore di 40 metri.
Realizzato con cavi d’acciaio ancorati con grosse catene a massi di calcestruzzo, è uno dei ponti pedonali più lunghi del mondo.
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