A piedi o in mare, questa cala è raggiungibile solo in questo modo ed è bellissima proprio per questo

Daniele Abela  | 21 Giu 2025
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Tra le perle più preziose del Monte Argentario, la splendida Cala Gesso è una meta che si conquista passo dopo passo, con un trekking panoramico, perfetto per chi non teme un po’ di fatica pur di raggiungere un luogo paradisiaco. Preparati a un’esperienza che non è una semplice passeggiata nel bosco, ma un percorso che si sviluppa in gran parte sulla spettacolare strada panoramica dell’Argentario, un nastro d’asfalto sospeso tra cielo e mare.

Il tuo cammino, con partenza dalla Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano, sarà caratterizzato da continui saliscendi che, ad ogni curva, ti regaleranno viste mozzafiato sulla costa frastagliata e sulle isole dell’arcipelago toscano. Ma questa non è una spiaggia per tutti, è un tesoro riservato a chi è disposto a guadagnarselo. L’ultimo tratto, infatti, è una discesa ripidissima che mette alla prova le gambe e il fiato, un piccolo “pedaggio” da pagare per accedere a un vero angolo di eden. L’arrivo è una ricompensa indimenticabile, una baia di ciottoli candidi, un’acqua cristallina dalle sfumature caraibiche e la tranquillità di un luogo appartato e magnifico.

Trekking a Cala Gesso

Scheda tecnica

  • Punto di Partenza: Porto Santo Stefano
  • Punto di arrivo: percorso ad anello
  • Lunghezza: 5,6 km
  • Dislivello in salita: 190 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 ore circa (escluse soste)
  • Difficolta: Intermedio
  • Periodo dell’anno: Tutto l’anno (particolare attenzione ai periodi più caldi)

Mappa

Il percorso

 

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Partendo dalla Fortezza Spagnola, che domina dall’alto il vivace porto di Porto Santo Stefano, inizia la tua camminata verso una delle perle dell’Argentario, la spiaggia di Cala Gesso. Il tuo percorso si svilupperà quasi interamente lungo la spettacolare. Incamminati in direzione sud, preparandoti a un lungo itinerario su asfalto, caratterizzato da continui e impegnativi saliscendi, ma costantemente ripagato da viste mozzafiato sul mare aperto e sulla costa frastagliata del promontorio.

Dopo aver percorso diversi chilometri tra ville e macchia mediterranea, dovrai fare attenzione a individuare sulla tua sinistra la deviazione, solitamente segnalata, per Cala Gesso. Da questo punto, preparati alla vera sfida della giornata. Inizia una stradina pedonale estremamente ripida, in gran parte cementata, che scende per circa 700 metri verso la baia. Questa discesa, e soprattutto la successiva faticosa risalita, richiedono un buon fiato e calzature adeguate. Lo sforzo, tuttavia, sarà dimenticato non appena metterai piede sulla spiaggia. Ti accoglierà una meravigliosa baia di ciottoli bianchi, acque trasparenti e cristalline e una vista magnifica sull’isolotto dell’Argentarola, un angolo di paradiso che vale ogni passo del cammino.

La Fortezza Spagnola: storia di un baluardo sul mare

L'imponente Fortezza spagnola di Porto Santo Stefano

La Fortezza Spagnola è il monumento simbolo di Porto Santo Stefano, un’imponente struttura militare che domina dall’alto il porto e l’abitato circostante. La sua costruzione risale alla seconda metà del XVI secolo, quando il promontorio dell’Argentario faceva parte dello Stato dei Presidi, un piccolo ma strategico territorio controllato direttamente dalla corona di Spagna. La fortezza fu eretta proprio per volere degli spagnoli come baluardo difensivo, parte di un complesso sistema di torri e fortificazioni costiere pensato per proteggere la popolazione e le rotte commerciali dalle continue e temute incursioni dei pirati saraceni.

Architettonicamente, si presenta come un classico esempio di fortificazione del Cinquecento, con una massiccia pianta quadrangolare e quattro potenti bastioni ai vertici, progettati per resistere agli attacchi dell’artiglieria dell’epoca. Dopo aver perso la sua funzione militare nel corso dei secoli e aver subito alcuni danni durante la Seconda Guerra Mondiale, la fortezza è stata attentamente restaurata e restituita alla comunità.

Oggi è il cuore culturale di Porto Santo Stefano. Al suo interno ospita le affascinanti mostre permanenti “Memorie Sommerse”, dedicata all’archeologia subacquea e ai reperti rinvenuti nei fondali locali, e “Maestri d’Ascia”, che celebra la storica e preziosa tradizione dei costruttori di navi in legno del paese. Una visita alla fortezza non è solo un tuffo nella storia militare, ma anche nella profonda identità marinara dell’Argentario.

 

 

Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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