A due passi da Firenze si trova la magica via per l’Abbazia di Vallombrosa

Leonardo Anchesi  | 03 Mag 2025
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Se il caldo della città vi sta opprimendo non temete: all’Abbazia di Vallombrosa troverete tutto il fresco di cui avrete bisogno. In questo luogo di pace, immerso nella natura, infatti, potrete trovare un momento di riposo e contemplazione, lontano dalla calura delle città, ma senza allontanarvi troppo dal contesto urbano. Poco più di una mezz’oretta in auto da Firenze e potrete contemplare i boschi più lussureggianti e respirare un’aria pulita e ristoratrice. Non fatevi sfuggire questo trekking magnifico, anche se un po’ impegnativo, ma che vi permetterà di riscoprire voi stessi. Basta far salotto adesso! Noi di GoodTrekking vi sveleremo come raggiungere l’Abbazia di Vallombrosa e cosa vi attende lungo il percorso.

Si sale a Vallombrosa, attraverso i posti di San Giovanni Gualberto

Scheda tecnica

  • Punto di partenza: Reggello (FI)
  • Punto d’arrivo: Abbazia di Vallombrosa
  • Lunghezza: 9 km
  • Dislivello: 860 mt
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Difficoltà: Intermedio – E (Escursionisti)
  • Periodo dell’anno: tutto l’anno

Mappa

Raggiungere Reggello, nella meravigliosa campagna fiorentina

Punto di partenza della nostra escursione sarà il paese di Reggello, facilmente raggiungibile in poco più di mezz’ora di viaggio da Firenze. Sfrutterete l’autostrada A1, imboccandola in direzione sud; una volta usciti al casello di Incisa Valdarno in pochi minuti arriverete a Reggello. Individuate via Pio La Torre e seguitela sino al fosso di Rio; qui trovate parcheggio e iniziate il vostro trekking alla scoperta della foresta di Vallombrosa. In alternativa, abbinando treno e pullman, potrete raggiungere l’abitato con i mezzi pubblici.

L’escursione, così, si allungherà un pochino, dovendo tenere in considerazione anche il tragitto dal centro del paese sino all’attacco del sentiero. Piccolo consiglio: qualora vi dovessero avanzare 5 minuti, fermatevi a Cascia a visitare la chiesa di San Pietro: si tratta uno dei più pregevoli esempi di architettura romanica in Toscana e dove, un tempo, erano conservate diverse opere del pittore Masaccio, come il famoso Trittico di San Giovenale.

Comincia la salita, prima tappa: bivacco Massanera

Un’ultima occhiata all’attrezzatura e via…si parte! Il sentiero inizia subito a salire, attraversando le ultimissime case della periferia di Reggello, proprio a ridosso delle campagne che circondano il paese. La salita è costante e richiede un po’ di fiato; tuttavia, il percorso ben tracciato compensa la pendenza, facendo risultare la camminata piacevole. Le coltivazioni dell’uomo ben presto lasciano il passo alla meravigliosa foresta di Sant’Antonio, area protetta di ben 900 ettari, dove la vegetazione è la padrona incontrastata del territorio.

L’ombra dei faggi, dei cerri e dei castagni sarà una buona compagna di viaggio lungo tutto il percorso, regalandovi tutto il refrigerio di cui avete bisogno. Il rio Fosso, che a tratti si incrocia con il vostro cammino, aggiunge ulteriore freschezza, rendendo al fatica più dolce. In circa 2 ore di cammino raggiungerete il bivacco Massanera, un piccolo caseggiato in muratura di antiche origine, ma che una scritta ricorda essere stato risistemato nel 1952. Qui potrete godervi una meritata pausa.

Un po’ di fatica ancora per ammirare l’Abbazia di Vallombrosa

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Terminata la pausa rigenerante, il cammino riprende sempre e costantemente dentro la foresta. Passo dopo passo avrete la possibilità di apprezzare la meravigliosa biodiversità di questo luogo, non a caso tutelato direttamente dallo Stato con la presenza del Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa, erede dell’analogo comando del Corpo Forestale dello Stato già presente prima della soppressione avvenuta nel 2016. Se la flora sarà una fedele amica, la fauna si farà vedere di tanto in tanto, come un curioso spettatore che si incanta al passaggio di questi strani esseri a due zampe e con lo zaino in spalla.

Dopo circa un’ora la salita lascerà il passo a un agevole falso piano in discesa, segno che l’Abbazia non è molto lontana. Arrivando nelle sue vicinanze la vedrete spuntare dal bosco, in una comunione armoniosa che dura ormai da diversi secoli. Qui potrete, anzi dovrete, fare una lunga sosta, contemplando il silenzio, tanto caro ai frati e loro inseparabile compagno di vita, e tutta la purezza del territorio circostante. Il rientro sarà sullo stesso sentiero, quindi occhio ai tempi e alle distanze e regolatevi di conseguenza.

Abbazia di Vallombrosa: una storia lunga 10 secoli

Si parla della comunità monastica sin dal 1036 quando, su impulso di san Giovanni Gualberto, un gruppo di monaci iniziò a radunarsi in queste aree. La prima costruzione, in legno, risale a quel periodo. La struttura ha subito, nei secoli, diversi processi di ampliamento e rinnovamento, sino a giungere a noi nella sua forma attuale, raggiunta dopo i lavori del XVII secolo. L’imponente facciata mantiene quell’aspetto austero voluto dall’architetto Gherardo Silvani. La rigida scansione armonica donata dalle finestre viene rotta dai due corpi laterali sopraelevati, che donano movimento al complesso pur mantenendo un aspetto profondamente litico.

La chiesa abbaziale si affaccia su di un piccolo cortile interno ed il suo ingresso è anticipato da un portico a tre arcate, risalente al XVII secolo. L’impianto interno è, invece, ancora riconducibile al cantiere originale del XIII secolo, seppur il paramento murario, come spesso accade, sia diventato un palinsesto decorativo dei diversi stili che si sono susseguiti nelle diverse epoche. Tuttavia, le decorazioni in stucco di epoca barocca come anche le coeve cornici litiche delle opere pittoriche spiccano su tutto il resto, restituendo al visitatore una sensazione di sfarzo e raffinatezza.

Alcune brevi indicazioni per il tragitto verso l’Abbazia di Vallombrosa

Questo trekking richiede solo un po’ di allenamento; non ci sono infatti passaggi tecnici e rischiosi che richiedano un’esperienza alpinistica. Quindi, accertatevi di avere fiato e gambe e stare pur tranquilli che sarà una meravigliosa escursione. L’attrezzattura di base è sempre la stessa, con l’accortezza di portare una buon scorta d’acqua vista la lunghezza del tragitto; a tal proposito, perché non approfittare dell’offerta di Amazon sulla borraccia Ferrino Neo Drink, in vendita a 16,92€? Ovviamente vi servirà anche uno zaino, che sia comodo e poco ingombrante; il Ferrino Time 35 farà certamente al caso vostro e lo potete trovare su Amazon a 59,30€. Abbigliamento comodo, mi raccomando, e se doveste andare in estate questo è il percorso perfetto da fare in pantaloncini corti, visto il sottobosco morbido su cui andrete a camminare. Amazon pensa anche a questo e vi offre i pantaloncini CMP al prezzo eccezionale di 28,83€.

Leonardo Anchesi
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