1019 metri non sarà un’altezza considerevole, ma è comunque la vetta più imponente di questa “isola di lusso”

Alessio Gabrielli  | 24 Feb 2025
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A 1.019 metri d’altezza, il Monte Capanne è la vetta più alta dell’Isola d’Elba. Dalla ragguardevole, per il luogo, altezza, il panorama è davvero speciale, poiché lo sguardo, soprattutto nelle giornate più limpide, accarezza tutte le isole dell’Arcipelago Toscano, spingendosi anche verso quelle più lontane, Montecristo, Pianosa, Capraia, e persino verso la Corsica.

Quello del Monte Capanne è un territorio caratterizzato da boschi misti con tanti lecci e dalla macchia mediterranea insediatasi con abbondanza sulle rocce granitiche che costituiscono la struttura isolana e di cui proprio il Monte Capanne è il “rappresentante” più massiccio.

In questa guida scopriamo tutto sull’escursione al Monte Capanne, con le informazioni sul percorso, il tracciato, la mappa, difficoltà, durata e cosa vedere lungo l’itinerario di trekking sull’Isola d’Elba, sulla vetta del Monte Capanne.

Trekking al Monte Capanne

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza:  6 ore
  • Distanza: 14 chilometri
  • Difficoltà: intermedio
  • Dislivello: 1000 metri

Mappa

Percorso

Se si capita in zona da aprile a settembre, per raggiungere i panorami unici dal Monte Capanne, i più pigri possono approfittare della cabinovia biposto che da Marciana, località Pozzanelle, in 18 minuti porta a 950 metri di altezza.

Per gli appassionati di trekking, invece, ci sono diversi sentieri. Tra i tanti, ce n’è uno con partenza da Marciana e arrivo a Pomonte, con un dislivello di circa 610 metri. Il percorso non è considerato di media difficoltà, considerando i km percorsi e la durata dell’itinerario, circa 4. Non presenta però particolari difficoltà tecniche ed è adatto a tutti gli escursionisti con un allenamento base alla salita.

Da Marciana a Pomonte: l’ascesa al Monte Capanne

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La partenza di questo itinerario, tra mulattiere e sentieri, avviene da Marciana. Il paese più elevato dell’isola, posto a 408 metri di altezza sul costone nord del massiccio granitico del Monte Capanne. È anche il paese più antico, visto che era già abitato nel 35 avanti Cristo (nel locale Museo Archeologico ci sono anche tanti reperti di età etrusca e romana). Conserva ancora una certa impronta medioevale con strette e piccole vie a gradoni.

Dalla piazza del paese, nei pressi della Chiesa parrocchiale di Santa Caterina, si dà il via all’ascesa verso la fortezza del XII secolo che può anche essere visitata; siamo a 415 metri di altezza.

Verso la valle di Pedalta

Si prosegue verso la verde valle di Pedalta, bosco di castagni e ginestre, per raggiungere il Romitorio di San Cerbone, a circa 531 metri di altezza (ci vogliono circa 40 minuti). Il complesso è stato costruito dai Benedettini nel 1421 nei pressi della grotta dove l’eremita si era ritirato negli ultimi anni di vita.

A questo punto, sempre proseguendo nel bosco di castagni e lecci, si passa attraverso i cosiddetti “macei”, ripidi lastroni di granito franati in passato. Si continua a salire e, trascorsi circa 40 minuti, dopo aver lasciato un vecchio rifugio in pietra usato dai pastori e un recinto per il bestiame, che qui chiamano rispettivamente caprile e chiuso, il sentiero si apre sulla valle della Nivera e, di panorama in panorama, si raggiungono i poco più di 1000 metri della vetta del Monte Capanne.

Ritorno e discesa dal Monte Capanne

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Dopo una sosta più o meno lunga (decidete voi davanti a una tale camera con vista!) sulla vetta del Monte Capanne, si intraprende la via del ritorno, scendendo verso un piccolo altopiano, a circa 870 metri: le Filicaie che è separato dal Monte Capanne dalle Calanche, una serie di canaloni in cui sono riusciti a sopravvivere secolari esemplari di tassi.

Si scende ancora verso il colle della Grottaccia, siamo ormai a 647 metri, dove ci sono anche alcuni caprili. La tappa successiva, dopo aver attraversato la dorsale del Cenno, è il villaggio in pietra delle Mure, che risale all’età del bronzo e mostra quanto rimane di una fortificazione muraria costruita almeno 2mila anni prima di Cristo: le strutture furono probabilmente abitate fino in epoca etrusca. Siamo a circa 630 metri di altezza.

Da qui si continua a scendere verso la valle del Poio, particolarmente invitante per via della presenza di un fragoroso torrente che divide il suo corso con cascatelle e laghetti. L’obiettivo finale è il paese di Pomonte, una manciata di metri sopra il livello del mare, che si trova sotto tale valle terrazzata nel corso dei secoli per coltivare i vigneti. Per arrivarci ci vogliono circa altre due ore di cammino, dalla cima del Capanne.

Pomonte è un luogo di terra e mare, tra casette bianche e spiagge, ce ne sono tre nel giro di un chilometro, tutte di ghiaia e ciottoli granitici: il luogo giusto per riposarsi dalle fatiche di salita e discesa dal Monte Capanne.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor



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