3 magici percorsi estivi nella Riserva dello Zingaro

Benedetto Sensini  | 24 Lug 2023
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La Sicilia, splendida perla nel cuore del Mediterraneo, custodisce un tesoro naturalistico di rara bellezza: la Riserva Naturale dello Zingaro. Situata sulla parte ovest del Golfo di Castellammare, tra i comuni di Castellammare e San Vito Lo Capo, questa straordinaria area protetta è un’oasi di pace e biodiversità. Abbracciata dal mare cristallino e incorniciata da maestose scogliere e rigogliosa vegetazione, la Riserva dello Zingaro è uno dei gioielli più preziosi dell’Italia e attrae visitatori da tutto il mondo desiderosi di immergersi nella sua natura incontaminata e scoprire un luogo di rara autenticità.

Oggi andiamo ad esplorare insieme le meraviglie di questa riserva unica, dai suoi sentieri panoramici alle sue calette remote, scoprendo perché sia diventata una meta imperdibile per gli amanti della natura, gli escursionisti e coloro che cercano un’esperienza autentica in armonia con l’ambiente. Ecco i 3 percorsi più belli da effettuare in estate nella Riserva dello Zingaro!

1. Il Sentiero Costiero

Il primo percorso proposto è un sentiero piuttosto facile, ma perfetto per gli amanti del mare. Infatti, per tutti i suoi 7km di sviluppo non si lascia mai la costa e si ha sempre una visuale strepitosa sul Golfo di Castellammare. Tra l’altro, questo sentiero permette di visitare tutte le calette, le punte e le grotte della riserva, regalando uno scenario mozzafiato e un ambiente sempre diverso.

Ma oltre alla natura stupefacente, sul cammino si incontrano anche altri punti dal grande valore storico e culturale, come il museo naturalistico a Punta della Capreria, il Museo della Manna e altri.

Come detto sopra si tratta di un itinerario facile, di soli 7km che si completa in circa due ore e che attraversa il lato costiero della riserva da sud a nord. La partenza è dunque dall’ingresso sud della Riserva dello Zingaro, vicino Scopello. L’arrivo invece è all’ingresso opposto, a nord, nei pressi di Cala Tonnarella dell’Uzzo. Nulla impedisce di percorrere il sentiero al contrario, da nord a sud, ed è possibile riempire la borraccia ad entrambi gli ingressi, anche se i punti d’acqua non mancano lungo il percorso.

2. Il Sentiero di Mezza Costa

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Un’alternativa al sentiero costiero è il Sentiero di Mezza Costa, che si sviluppa sui sentieri della parte alta della riserva che da sulla costa. Proprio per questo è considerato il sentiero più panoramico, perché regala una vista del golfo dall’alto che vi lascerà a bocca aperta. Camminando sul fianco delle montagne si attraversano la Contrada Sughero e Borgo Cusenza, dove è possibile fare una pausa per riempire le borracce e riposarsi.

Così come per il sentiero costiero, la partenza è dall’ingresso sud della riserva. Da qui in poi il sentiero inizierà a salire e continuerà per circa 8,5 chilometri. E’ considerato un po’ più complicato del sentiero costiero, ma comunque mai difficile, e si completa in circa 4 ore.

3. Il Sentiero Alto

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Dei tre, il Sentiero Alto è il più lungo e difficile. E come suggerisce il nome, si trova ad un’elevazione ancora maggiore rispetto al Sentiero di Mezza Costa. Con i suoi  17km di percorso (che si fanno in circa 7 ore) è un itinerario dedicato agli amanti della montagna e di quei trekking faticosi, ma che regalano esperienze indimenticabili.

Il Sentiero Alto attraversa i punti più alti della riserva, passando intorno al Pizzo Anna, al Monte Speziale (911m) e al Pizzo Aquila (754m). Inoltre, una variante chiamata Sentiero Passo del Lupo allunga ancora di più il tragitto, passando per Monte Passo del Lupo (866m).

Sebbene ogni tanto lo scenario riveli degli scorci del Golfo sottostante, il paesaggio è nettamente diverso rispetto a quello costiero. Si tratta di un paesaggio montano, sebbene sia uno tipico di un’altitudine contenuta, ma qua la macchia lascia il posto a pini e lecci. Insomma, si respira decisamente un’aria diversa.

Per affrontare il Sentiero Alto si parte dall’ingresso sud e ci si dirige subito a sinistra prendendo quota, per poi terminare nei pressi di Contrada Acci. Da qui si può scendere verso l’ingresso nord in direzione San Vito Lo Capo o continuare a ovest per il sentiero che scende a Macari.

Per informazioni su altri sentieri e itinerari vi consigliamo di consultare direttamente la cartina digitale sul sito della riserva.

Benedetto Sensini
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