Sono le cascate più imponenti della Sardegna e prima di averle scoperte non ne avevo mai sentito parlare!

Alessandro Cipolla  | 09 Nov 2025

Facciamo un gioco sulle Cascate di Lequarci. Per prima cosa, le avete mai sentite nominare? Poi, guardate la foto: pensereste che ci troviamo in Sardegna? Nell’immaginario collettivo questa splendida Isola è associata alle incantevoli spiagge, un’autentica icona a livello globale che ha reso la Sardegna da tempo una delle mete turistiche più gettonate non solo per quanto riguarda l’Italia, ma anche tutto il Vecchio Continente. Poi c’è il fattore storico, culturale e folkloristico, altro aspetto che caratterizza tra la gente l’immagine di questo meraviglioso territorio. C’è però un’altra peculiarità poco conosciuta: quelle delle zone più interne, capaci di regalare paesaggi magnifici e trekking affascinanti.
Ecco allora che in questo contesto si inseriscono a pieno le Cascate di Lequarci che, con un’altezza di 70 metri e una larghezza massima di 100 metri nei periodi di piena, vengono considerate a ragione come le più imponenti di tutta la Sardegna. Siamo nella parte centro-orientale dell’Isola e, più precisamente, nel comune di Ulassai in provincia dell’Ogliastra. Quello che vi proponiamo è uno spettacolare giro ad anello ideale per scoprire le bellezze della zona delle Cascate di Lequarci.

Trekking alle Cascate di Lequarci

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza: 5:50 ore
  • Distanza: 20,6 km
  • Dislivello: 450 m
  • Difficoltà: difficile
  • Punto di partenza e arrivo: Osini

Mappa

Il percorso

 

Questo percorso è impegnativo non tanto per il dislivello, quanto per la lunghezza: più di venti chilometri che possono essere coperti in quasi sei ore. Considerando anche il percorso che prevede delle creste è raccomandato l’utilizzo di scarponcini da trekking adatti al terreno. La partenza è da Osini – un piccolo comune non lontano da Ulassai – e subito si incontra la Scala di San Giorgio, un incredibile monumento naturale che assomiglia a una gola rocciosa. La prima parte del percorso è in leggera salita e, dopo circa 2,5 chilometri, inizia l’anello che regala subito un’impareggiabile vista sull’Altopiano del Taccu.

Il sentiero è un continuo falsopiano incredibilmente panoramico, con vedute sul Supramonte e sui Monti dell’Ogliastra. Quando la strada inizia a farsi in discesa sono passati già oltre sette chilometri, ma per fortuna c’è la presenza di un’area ideale per fare una meritata sosta: il tragitto da fare del resto è ancora lungo. Gli ultimi dieci chilometri per tornare a Osini infatti sono in costante salita, anche se il percorso non presenta degli strappi particolarmente impegnativi.

Il volto poco conosciuto della Sardegna

Nella zona dei Tacchi d’Ogliastra ci sono diversi sentieri come questo che permettono di ammirare le Cascate di Lequarci. Per chi non volesse – o potesse per vari motivi – fare il giro a piedi, le Cascate sono perfettamente ammirabili anche dal Belvedere principale: da Ulassai basta seguire in auto le indicazioni specifiche. A prescindere da come ci si arriva, si tratta di un autentico spettacolo della natura che difficilmente penseresti che si possa trovare nel cuore della Sardegna.

In una natura caratterizzata dalla tipica macchia mediterranea – lecci, ginepri, lentischi e corbezzoli -, a formare le cascate è il Rio Lequarci che, scorrendo dalle sorgenti dell’altopiano di Santa Barbara, alla fine precipita nella valle del Riu Pardu. Il salto è qualcosa di maestoso e impetuoso: una serie di salti e cascatelle naturali formano una sorta di ventaglio d’acqua, una manna anche per chi è alla ricerca della foto o del reel perfetto per i social. Attenzione però: se durante il periodo autunnale o invernale c’è molta acqua, durante l’estate c’è il concreto rischio che il Rio Lequarci si prosciughi, lasciando anche i visitatori a bocca asciutta.

Alessandro Cipolla
Alessandro Cipolla

Giornalista pubblicista laureato al D.A.M.S., ama da sempre la montagna e la natura, ma non chiedetegli di prendere una funivia...

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