Si trova in Sardegna ed è il percorso di trekking più difficile d’Italia, ma la vista dalle coste dell’Ogliastra è davvero unica

Maria Bolettieri  | 01 Nov 2023
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In Sardegna, più precisamente tra le altissime falesie che caratterizzano la costa di Baunei, in Ogliastra , c’è uno dei trekking più belli e adrenalinici mai visti, si tratta del Selvaggio blu!
La rinomata meta dei vacanzieri estivi si trasforma, in questo periodo, nella destinazione ideale per chi cerca un’avventura tra natura e relax.
Un itinerario immerso nella macchia mediterranea tra falesie, scorci vista mare e calette spettacolari,  lontani dal trambusto quotidiano.
Se amate il brivido potrete sfidare voi stessi camminando in questi luoghi suggestivi. Avrete la straordinaria occasione di esplorare la bellezza della costa ogliastrina ed il suo paesaggio impervio.
Scopriamo insieme il Selvaggio Blu per un’esperienza davvero indimenticabile!

Scheda Tecnica

  • Punto di partenza: Pedra Longa – Baunei (NU)
  • Punto d’arrivo: Cala Sisine – Baunei (NU)
  • Lunghezza: 40 km circa
  • Dislivello: 2500 mt
  • Tempo di percorrenza: 5/6 giorni circa 
  • Difficoltà: difficile
  • Periodo consigliato: primavera/autunno

Selvaggio Blu: il trekking estremo tra panorami da cartolina e adrenalina pura 

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Una delle particolari caratteristiche che rendono unica la zona dell’Ogliastra è la sua conformazione montuosa. Le sue altissime falesie dolomitiche partono dall’entroterra spingendosi fino a dominare le coste dall’alto, non lontano da Arbatax ed il suo navigatissimo porto. Proprio nella Sardegna orientale infatti, presso il Supramonte di Baunei, nasce un trekking adrenalinico tra panorami da cartolina e scorci meravigliosi: è il Selvaggio Blu.
Siamo negli anni ’80, Peppino Cicalò e Mario Verin danno vita a un itinerario tutto da scoprire fra gli antichi sentieri dei pastori e le vecchie mulattiere usate dai carbonai della zona sino al XIX secolo.
Il mare, la natura incontaminata caratterizzata da una folta vegetazione e da pareti a strapiombo ne fanno un percorso davvero avvincente e ricco di emozioni.

Attraverso una serie di
paesaggi mozzafiato, tra cui falesie, spiagge remote, calette nascoste, grotte marine e fitte foreste percorrerete la costa per cogliere tutta la bellezza del Mar Tirreno.

Quanti Km sono il Selvaggio Blu? È lungo circa 40 chilometri che si snodano in un tragitto avventuroso e incredibile. La durata media del percorso varia a seconda della velocità e del livello di preparazione dell’escursionista, ma di solito si completa in circa 5-6 giorni.
Alcune sezioni richiedono infatti l’arrampicata su falesie e il passaggio attraverso terreni accidentati. È necessario essere in buona forma fisica e avere una certa esperienza nell’escursionismo.
Il
Selvaggio Blu è noto per essere il trekking più impegnativo d’Europa, e quindi non è adatto a principianti o escursionisti inesperti. Nonostante affrontare questo itinerario vuol dire anche doversi imbattere in varie difficoltà, è uno dei percorsi più belli e la vista magnifica ripagherà di certo lo sforzo fatto!

La Sardegna come non l’avete mai vista: le tappe del trekking nel Selvaggio blu


L’Ogliastra, forse meno blasonata delle coste più vip dell’isola, è una zona incredibile, pronta a stupire gli avventori che la visitano una quantità di ricchezze territoriali e paesaggistiche davvero uniche. Il Selvaggio Blu è una di queste e rappresenta un’occasione unica per scoprire una Sardegna wild attraverso il trekking.
>L’itinerario parte da Pedra Longa e arriva a Cala Sisine in un percorso di circa 5 tappe.
La prima tappa conduce a Portu Pedrosu. Camminando su un’antica mulattiera nel tratto costiero attiguo alla gola di Forrola, si arriva alla nota Punta Giradili, e si fa rotta passando per una cengia verso l’ovile Us Piggius. Se non è affollato potete accamparvi qui godendo di una vista incantevole altrimenti completare il trekking passando per Punta Ginnircu e giungere sino a Portu Pedrosu.
La seconda tappa, in circa 8 ore, arriva a Punta Salinas nello splendido Golfo di Orosei, passando per uno dei panorami più belli della Sardegna: Cala Goloritzè e la sua altissima Aguglia.
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Pronti per la
terza tappa? È la Gola di Boladina a condurvi alle creste mozzafiato di Serra e Lattone per poi giungere a Bacu Mudaloru per accamparsi e ammirare l’alba.
Da qui si parte per la
quarta tappa camminando su di una pietraia per arrivare al tratto che vi porterà a Bacu Padente. È qui che troverete la Grotta del fico, venuta alla luce nel 1957, era uno degli ultimi rifugi delle foche monache. La grotta è visitabile da maggio a ottobre e si può raggiungere via mare, o con delle escursioni organizzate da guide, anche via terra. Meta finale della giornata è l’altopiano di Ololbizzi.
La quinta e ultima tappa del Selvaggio Blu vi farà camminare in uno dei trekking più belli della Sardegna. Giungerete, attraverso una mulattiera, prima a Cuile Piddie poi a Sa Nurca. Con un tuffo nel bosco di Birìala e di Oronnoro e poi tra cenge e passaggi stretti, finalmente la fatica verrà ripagata dalla splendida vista di Cala Sisine: la meta finale di questo avventuroso percorso.

Informazioni utili e consigli

Quando fare il Selvaggio Blu? La stagione migliore è la primavera o l’autunno, quando le temperature non sono eccessivamente calde e il paesaggio si colora con le calde nuances del foliage.
Quanto costa fare il Selvaggio Blu? Il costo è quello della tassa comunale che ammonta a 30 euro.
Cosa portare per il Selvaggio Blu? Per affrontare il percorso, è importante pianificare attentamente l’itinerario e assicurarsi di avere tutto il necessario in termini di attrezzatura, cibo e acqua, poiché ci sono poche opportunità di rifornimento lungo il tragitto. Se non siete molto esperti affidatevi a una guida locale.
L’Ogliastra ed il Supramonte sono ricchi di trekking panoramici,
che vi faranno scoprire questa regione meravigliosa! 

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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