Il Salento, con la sua straordinaria bellezza naturale e la ricchezza storica, offre agli appassionati di trekking e agli amanti della natura una vasta rete di sentieri da esplorare. Tra questi ce n’è uno d’eccezione chiamato Sentiero delle Cipolliane che si allunga su quello spettacolo che è la costa adriatica del basso Salento. Grotte marine, testimonianze antiche: andiamo, sì?
Oggi ci riferiamo ad un percorso ad anello che comincia e finisce a Marina di Novaglie, con una escursione molto semplice sui 7 km circa adatta a ogni livello di allenamento e abilità. Va a svilupparsi su sentieri escursionistici, strade secondarie e tratti asfaltati con superfici abbastanza variegate, ma più che altro, va a snodarsi su una costa rocciosa che è una delizia. In modo molto tattico parte dal parcheggio indicato sulla mappa, bello ampio, con fontanella diretta.
La costa rocciosa ha insenature e grotte naturali. Le viste sono stupende, ma aspettati anche il ritorno magnifico: in sé il Sentiero delle Cipolliane è giusto di 2.5 km, con uliveti secolari e macchia mediterranea. Al ritorno, soprattutto, fioriture stagionali colorano tutta la parte alta, ma il focus sono comunque le Grotte Cipolliane che sono quasi mistiche. Alternerai la costa ai muretti a secco in modo da apprezzare sia il mare che la campagna salentina. Parliamo un attimo delle protagoniste, però?
Le Grotte Cipolliane sono un complesso di cavità naturali su una stupenda falesia a picco sul mare tra Marina di Novaglie e Ponte Ciolo. Sono grotte a 30 metri sul livello del mare e si aprono lungo quel piccolo sentiero escursionistico del Sentiero delle Cipolliane, breve ma stupendo. Parliamone meglio, però: Cipolliane come nome deriva probabilmente da una certa particolare varietà di cipolla selvatica che cresce in zona.
A livello di bellezza naturale, tutto regolare. Più che altro, però, le Grotte Cipolliane hanno un’importanza archeologica di tutto rispetto: le si frequentano già dal Paleolitico superiore restituendo reperti e ciottoli che oggi sono, in parte, al Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia Decio de Lorentiis che sta a Maglie (provincia di Lecce). Le cavità sono modellate nella roccia calcarea, dall’erosione del vento e del mare nel tempo di millenni. Dentro, infatti, ci si possono trovare ancora fossili marini tipo pecten e rudiste. Le grotte in parte sono accessibili, al che alcune si affacciano direttamente sul sentiero, mentre altre chiedono brevi deviazioni.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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