Da San Giacomo di Roburent, nelle valli Monregalesi, un bosco misto di aceri, roveri, castagni e faggi accompagnano un’escursione praticamente pianeggiante che porta al rifugio La Maddalena e ad una balconata aperta sul monregalese.
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La passeggiata prende il via dalla chiesa parrocchiale di San Giacomo di Roburent (1000 metri di altitudine). Lasciando l’edificio sacro alle proprie spalle si procede leggermente in salita per poi imboccare sulla destra Via Manere in discesa e poco dopo si trovano i cartelli bianco/rossi “D02 Loc. Vernagli” che guidano agevolmente lungo tutto il cammino.
L’asfalto prosegue in leggera discesa e quando si comincia ad abbandonare il centro abitato, arrivando alle ultime case un po’ isolate, si affronta una curva e si tiene la sinistra, in piano, per poi imboccare subito dopo la destra, in discesa.
La via diventa quasi subito sterrata e procede da adesso in poi in una salita graduale e costante sempre fiancheggiata dagli alberi di latifoglie miste che creano un ambiente abbastanza ombreggiato ma non cupo, molto piacevole e rilassante.
Lungo il percorso si incontrano alcuni bivi che segnano delle varianti su sentiero per la meta Vernagli, ma tutti allungano il percorso e sono indirizzate a chi utilizza la bicicletta.
Quando la strada prende a salire in modo ripido la si abbandona per andare a destra in piano, raggiungendo così direttamente il rifugio La Maddalena che prende il nome da una cappella che si trova nella borgata alle sue spalle.
La località Vernargli (1100 metri di altitudine) è molto piacevole, con ampi prati, aree giochi e una vista strepitosa in direzione delle montagne e verso la pianura monregalese.
A soli 15 km da Roburent si trova questa grotta, la parte terminale di un vasto sistema carsico, considerata tra le più belle e importanti in Italia per la varietà di concrezioni e la grandiosità degli ambienti che comprendono anche laghi sotterranei, tali da togliere il fiato per la loro bellezza.
Aperta ai visitatori dal 1874 è di fatto una delle più antiche grotte turistiche italiane ma anche per gli studiosi rappresenta un’importante banco di studi. Qui furono rinvenuti i resti del preistorico orso della caverne e in una delle sale è visibile la ricostruzione del suo impressionante scheletro.
All’interno è inoltre ospitato un laboratorio carsologico sotterraneo dove il Politecnico di Torino e l’ARPA Piemonte effettuano studi su vari aspetti del mondo sotterraneo.
Escursione accessibile anche a disabili motori e bambini portati con passeggini. Poiché la strada sterrata è purtroppo aperta al traffico, meglio evitare le ore immediatamente prima dei pranzi domenicali, anticipando la partenza, poiché il cammino potrebbe risultare fastidioso per via della polvere sollevata.
ATL del Cuneese, www.cuneoholiday.com
Grotta di Bossea, www.grottadibossea.com
Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.
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