È interamente in legno e offre una vista pazzesca, ecco il rifugio più bello del Piemonte

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 18 Dic 2023

Nel Pinerolese, passeggiata attraverso le sontuose faggete della Val Lemina e della Val Noce per arrivare ad un rifugio interamente in legno con splendida vista sul Monviso.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza 0,40 ore sola andata (soste escluse)
  • Distanza 2,5 Km sola andata
  • Dislivello 60 md+ 40md- sola andata
  • Difficoltà Sentiero Escursionistico
  • Punti acqua Dairin; rifugio Casa Canada
  • Segnavia percorso Rifugio Casa Canada; Carbonaia; segni bianco-rossi
  • Periodo adatto Tutto l’anno
  • Dove parcheggiare lungo la strada asfaltata

Itinerario


Dal parcheggio (1050 metri di dislivello) si prosegue lungo la strada asfaltata e al primo bivio si prende a destra raggiungendo così la borgata Dairin (1070 metri dislivello). La si attraversa completamente e una volta superate le abitazioni il percorso diventa una bella mulattiera bordata da file di pietre verticali, mentre lo sguardo spazia tra pascoli e cime evocative. La pista erbosa attraversa il vallone arrivando al Colle Ciardonet (1081 metri di altitudine) caratterizzato da numerosi sentieri e con una zona adibita ad area picnic sulla destra.

Si continua sulla sterrata che prosegue dritta, inizialmente in discesa poi più graduale e a saliscendi, ma sostanzialmente sempre in discesa, accompagnati dalla vegetazione formata in prevalenza da faggi e da pannelli didattici che raccontano le fasi di lavorazione del carbone.
La sterrata proseguirebbe fino al rifugio ma si consiglia di prestare attenzione ad un sentiero sulla destra, in discesa, che porta ad un ponte (segni bianchi/rossi). Dal rio si sale lentamente attraversando il tratto boschivo più bello, passando anche nei pressi di grossi massi erratici, in un ambiente unico e rinfrancante.

Proprio poco dopo questo bivio, lungo il sentiero, si può percorrere la brevissima deviazione segnalata per la barma dei carbonai: un vecchio ricovero ricavato in uno spazio al di sotto di una gigantesca roccia che ha un grande fascino!
Una ultima, decisa ma breve salita, porta al rifugio ma non imboccate subito la scalinata che sale direttamente all’edificio, ma percorrete ancora il sentiero così da passare davanti alla ricostruzione di una carbonaia.
Il rifugio è attorniato da massi erratici su cui è possibile salire per meditare al cospetto della Rocca Sbarua e, se il meteo lo permette, del lontano Monviso.

Il rifugio

È posto ai piedi della Rocca Sbarua, noto sito di arrampicata. Merita soffermarsi anche solo un momento per la magnifica struttura in legno, con un grande tronco-colonna tale da sembrare un albero cresciuto all’interno. Il rifugio originale, risalente al 1971, era dedicato a Giuseppe Melano, socio CAI di Pinerolo che aveva lasciato disposizioni testamentarie, e si trattava di uno spartano container di metallo. Nel 2000, ormai obsoleto, si cominciò a pensare a come sostituirlo e l’occasione venne a seguito delle Olimpiadi invernali Torino 2006 con il dono di questo edificio di legno utilizzata dalla delegazione canadese come casa di rappresentanza. Una splendida architettura in pino canadese, con il tronco centrale di cedro: tutti alberi malati o ritrovati abbattuti, così che nessuno è stato abbattuto appositamente. Smontata, trasportata e ri-assemblata sotto la Rocca Sbarua, dal 2011 svolge egregiamente il suo servizio.

Informazioni utili

Escursione rilassante e facile, il rifugio è aperto tendenzialmente tutto l’anno e raggiungibile anche con neve (percorrendo per intero la strada sterrata).
Da Pinerolo si percorrono 11 km in direzione nord, seguendo le indicazioni Talucco e Dairin; i parcheggi della borgata Dairin sono riservati ai residenti, si deve lasciare l’auto un po’ più lontano, lungo la strada principale; coordinate: 44°57’31″N 7°17’01″E
Turismo Torino e Provincia: www.turismotorino.org
Comune di Pinerolo: www.comune.pinerolo.to.it
Rifugio Casa Canada: www.casacanada.eu 

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.



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