Trekking alle Gole dell’Infernaccio: il percorso avvincente ai piedi dei Monti della Sibilla

Maria Bolettieri  | 15 Feb 2024
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Nelle Marche, ai piedi dei Monti Sibillini, vi è un avvincente trekking che vi farà scoprire un luogo alquanto suggestivo: si tratta delle Gole dell’Infernaccio!
Le forre sono incastonate tra alte pareti rocciose scavate dal fiume e ricoperte da una fitta vegetazione, che crea un paesaggio spettacolare. Qui, in un mix perfetto, il fascino della leggenda si mescola con la bellezza della natura. Tra storie di fate e pastori e il fragore dell’acqua che scorre vi immergerete in un’atmosfera unica e incantata. Con un nome così sinistro, l’escursione nelle Gole dell’Infernaccio sarà di certo avventurosa.
Scopriamole insieme!

 

Scheda Tecnica

  • Punto di partenza: Parcheggio Valleria – Montefortino (FM)
  • Punto d’arrivo: Parcheggio Valleria – Montefortino (FM)
  • Lunghezza: 8,47 km circa 
  • Dislivello: 230 mt
  • Tempo di percorrenza: 2 h e 51’ circa (senza soste)
  • Difficoltà: intermedio
  • Periodo consigliato: da aprile a novembre

 

Gole dell’Infernaccio: tra fate e leggende dei Monti Sibillini

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Dove si trovano le Gole dell’Infernaccio? Siamo in provincia di Fermo, nel territorio di Montefortino, nella splendida cornice del Parco dei Monti Sibillini.
È qui che si snodano le meravigliose forre naturali scavate dal fiume Tenna nel corso del tempo. Conosciute in antichità come Golubro, queste “vie naturali dell’Appennino” costituivano in passato un’importante collegamento tra la valle del Nera e quella del Tenna. Il fiume nasce tra il Monte Priora e il Monte della Sibilla e dopo aver attraversato la zona centro meridionale delle Marche sfocia nell’Adriatico. Questi territori sono circondati da numerose leggende, in primis quella legata alla maga Sibilla e alla sua grotta che attirava i curiosi con il suo oracolo.
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Anche le Gole dell’Infernaccio non sono da meno in quanto a storie mitologiche. Già dal nome questo luogo dalle atmosfere fiabesche racchiude in sé un pizzico di mistero e magia. È l’acqua che scorre, creando dei suoni tetri e spettrali che insieme al buio e alle zone d’ombra ha generato varie leggende intorno alle orride gole. Si narra infatti che la via che portava all’ingresso delle forre era un tempo il punto di ritrovo delle fate della Sibilla che nelle notti di luna piena scendevano a valle per ballare con i pastori locali. E dai
valli, ovvero balli in dialetto, che questa strada prese il nome di Valleria. Ed è proprio dal Parcheggio Valleria che parte il nostro trekking nelle Marche, alle pendici dei Monti Sibillini, per scoprire le magnifiche Gole dell’Infernaccio!

 

Trekking alle pendici dei Monti Sibillini: nelle Marche tra canyon e rocce delle Gole dell’Infernaccio


Giungere qui è facile, dista a meno di un’ora di auto da Ascoli Piceno e a circa 2 ore da Terni o Perugia. Una volta superato Rubbiano è possibile lasciare la macchina al Parcheggio Valleria e incamminarsi alla volta delle Gole dell’Infernaccio. In un meraviglioso trekking di circa 3 ore, scoprirete i territori alle pendici dei Monti Sibillini tuffandovi nella splendida natura delle Marche.
Il tragitto si articola su parte del percorso E9 e segue il Tenna fra le storie e le leggende della Sibilla. La vista sulle cime circostanti è davvero spettacolare. Dopo un percorso tra strade asfaltate e sterrate, a un certo punto si attraversa la Stretta le Pisciarelle, il toponimo è dato dai piccoli rigagnoli d’acqua che si originano dal Monte Zampa. Tra ponti e alte pareti rocciose ci si addentra in un paesaggio impervio per ammirare la forza del fiume che nei millenni ha scavato con tenacia questi luoghi.
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A un certo punto si incontra un bivio, se si sceglie di proseguire a sinistra il percorso giunge dapprima al Laghetto dell’Infernaccio, noto anche come Laghetto della Sibilla. Continuando si arriva a Capotenna nei pressi della sorgente del fiume. Noi invece andremo a destra per giungere al bellissimo
Eremo di San Leonardo. Edificato nel medioevo dai benedettini, fu restaurato nel 1965 e rappresenta uno degli eremi più belli della regione. Al momento è possibile ammirarlo solo dall’esterno, ma ne varrà di certo la pena.
Il percorso è fattibile da aprile a novembre per via del rischio di valanghe. Dopo il sisma del 2016 molti tragitti hanno subito modifiche e chiusure. Vi consigliamo di verificare sul sito del parco le mappe che indicano limitazioni alla circolazione sui sentieri dei Monti Sibillini.
Altri trekking avventurosi nelle Marche? Scoprite le Lame Rosse di Fiastra per sentirvi come in un magico deserto orientale!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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