Un percorso ad anello alla ricerca della cascate perdute: questo borgo medievale riserva un paesaggio ricco di storia e leggende

Alessio Gabrielli  | 02 Apr 2024
https://www.sarnanoturismo.it/la-via-delle-cascate-perdute/

Ai piedi dei Monti Sibillini, incastonato tra il Tennacola e il Rio Terro si trova il borgo medioevale di Sarnano. Questo bellissimo paese, ricco di storia e di leggende è anche molto conosciuto per i suoi paesaggi naturali spettacolari. Nel comune si può infatti passare una giornata di trekking alla scoperta di una piccola perla naturale, la Via delle Cascate Perdute di Sarnano.

Tre piccole e suggestive cascate lungo il corso del torrente Tennacola si possono visitare percorrendo un breve e facile percorso ad anello alle porte di Sarnano. Andiamo a scoprirle.

Le tre cascate perdute di Sarnano

Due dei tre salti del Tennacola che si visitano durante la Via delle Cascate Perdute sono state riportate alla luce di recente. Finora, infatti, erano nascoste dalla fitta vegetazione e solo nel 2020 sono state “riscoperte”. A partire dal 2020 quindi è stato possibile unire queste tre cascate in un anello di trekking che parte dal paese e che è alla portata di tutti, bambini compresi.

Il percorso ad anello

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Il trekking parte dal centro di Sarnano, dove si lascia la macchina al parcheggio Bozzoni prima di intraprendere il sentiero. Si passa per Piazza Perfetti, una piccola terrazza nel centro storico che regala una vista spettacolare del borgo e della vallata ai piedi dei Monti Sibillini. Dopo questo piccolo stop si può procedere in direzione della prima cascata.

Scendendo si passa per la contrada Piana e all’altezza delle scuole ci si lascia la strada asfaltata alle spalle. Ci si incammina, quindi, in discesa lungo un sentiero nel verde che porta al letto del fiume. Lungo il sentiero si possono osservare anche i ruderi dell’Antico Mulino. Dopo poco si raggiunge la prima cascata.

Si torna sulla strada e si cammina per un breve tratto lungo la provinciale. Superata una piccola chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto si riprende il percorso. Si attraversa un piccolo ponte ci si incammina verso la Cascata “de lu Vagnatò”, in località Morelli. Anche qui, nei pressi del salto naturale del fiume, si trovava un tempo un mulino, oggi ristrutturato per abitarci.

Lasciando la Cascata “de lu Vagnatò” ci si incammina verso la terza ed ultima cascata. Le Cascatelle dei Romani sono le più note dell’area e da anni sono una meta apprezzata dai turisti che visitano Sarnano. Qui ci si può concedere una pausa e anche un bagno nella pozza sotto al salto d’acqua.

Finito il giro delle Cascate Perdute di Sarnano si torna per strada e si cammina di nuovo in direzione del centro storico che si raggiunge dopo una decina di minuti a piedi.

Il borgo di Sarnano e la sua storia

Sebbene le cascate siano un piccolo spettacolo della natura, il paese di Sarnano è una piccola perla ricca di storia. Fondato oltre sette secoli e mezzo fa, le sue radici però risalgono a tempi molto lontani. Prima ancora dei romani, infatti, popolazioni di Umbri e Piceni li abitarono. Per questi popoli, l’area di Sarnano era un importante zona ricca di risorse naturali. Un luogo perfetto, con i suoi corsi d’acqua, i boschi ed i pascoli.

Sarnano fu anche casa di abitanti romani, come testimoniano le origini del suo nome, sebbene ci siano più teorie e credenze. Infatti, la teoria più accreditata è quella che dell’origine prediale del toponimo, ovvero, che avesse preso il nome dal proprietario terriero.

Dopo i romani, con la caduta dell’Impero, arrivarono Goti, Longobardi e Franchi. È per mano loro che si deve l’introduzione del sistema feudale nella zona. Da quel momento in poi Sarnano rimane sotto il controllo dei Signori di Brunforte, che per anni si contesero il territorio con il papato. Le dispute continuarono fino al 1° giugno 1265, giorno in cui fu sancita la nascita del Comune di Sarnano.

Credit immagine di apertura: www.sarnanoturismo.it

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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