Hai mai pensato di poter toccare il paradiso con un dito? Questa piccolo lago si trova a un passo dal cielo

Alessio Gabrielli  | 12 Apr 2025
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Quante volte durante le nostre escursioni abbiamo detto che ci sembrava di toccare il paradiso con un dito? Quante volte abbiamo usato quest’espressione come un sinonimo di felicità allo stato puro? Ebbene, questa volta possiamo gridarlo a squarciagola, sentendo, potente, l’eco della nostra voce che rimbomba tra i monti. Siamo ad un passo dal cielo, sui Monti Sibillini, la Cima del Redentore entra nella nostra anima, insieme al Lago di Pilato, pronti a conquistarci e farci sentire più vivi che mai. Andiamo insieme a scoprire come arrivare su questa vetta, possiamo dirlo, in qualche modo spirituale.

Trekking alla Cima del Redentore e Lago Pilato

Scheda Tecnica

  • Punto di partenza: Forca di Presta (1.574 m)
  • Punto di arrivo: Cima del Redentore (2.448 m)
  • Lunghezza: 15 km circa andata e ritorno
  • Dislivello: sui 1000 m
  • Tempo di percorrenza: 10 ore
  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Periodo dell’anno consigliato: Primavera, Estate, Autunno (condizioni meteo permettendo)
  • Rifugi: Rifugio Zilioli (2.233 m) – rifugio non gestito

Mappa

Come arrivare al Lago di Pilato

I Monti Sibillini ci offrono uno spettacolo che rimane impresso sotto la pelle, come un tatuaggio invisibile, sempre lì indelebile. Stiamo parlando di una cima a 2.448 m di altitudine. La Cima del Redentore si presenta tra le più elevate dei monti sibillini. Questa escursione parte da Forca di Presta (1.574 m), ai piedi del Monte Vettore, per inoltrarsi subito nell’ampia mulattiera. Iniziamo a salire.

Ci troviamo in un paesaggio che ci fa perdere nell’infinito dell’orizzonte, non ne vediamo la fine, ne siamo stregati. Dopo non molto riusciamo ad ammirare dall’alto la Piana Grande e Castelluccio di Norcia.

Saliamo in maniera costante, e già la Cima del Redentore ci sta guardando, imponente ed onnipotente. Dopo un’ora di camminata eccoci ad un falsopiano, ed andiamo a destra, nella prateria. Siamo sul crinale, la mulattiera diventa abbastanza ripida.

Stiamo salendo verso il Rifugio Zilioli (2.233 m). Raggiunto quest’ultimo, si prosegue sempre dritto verso il Lago di Pilato che si apre maestoso alla vista e regala uno scenario davvero stupefacente.

E come proseguiamo dalla Cima del Redentore?

Monte Redentore. IS: 1324269038

A questo punto abbiamo camminato con un obiettivo in testa, ci siamo fermati al Lago di Pilato e abbiamo ammirato la meraviglia. Da qui il panorama è immenso, ed ora possiamo gridalo forte: ci sentiamo ad un passo dal toccare il paradiso con un dito. La bellezza di questo lago ci rende propensi a pensarci sulla cresta del mondo. Guardando giù, guardiamo quello che a noi sembra l’interno pianeta.

Se per noi è abbastanza questa escursione, possiamo tranquillamente tornare indietro. Se siamo degli escursionisti instancabili, dopo esserci persi nella meraviglia, possiamo proseguire verso la Cima del Redentore. Torniamo indietro verso il Rifugio Zilioli e svoltiamo verso la Sella delle Ciaule. Continuando a salire, sulla destra avremo l’occasione di osservare la meravigliosa conca del Lago Pilato. Il sentiero comincia ad essere più ripido. Raggiungiamo infine il punto più alto della Punta di Prato Pulito.

L’arrivo sulla Vetta del Redentore

Cima del Redentore e Lago Pilato. Monte Vettore, Monti Sibillini. Shutterstock_2321771369

Il crinale diventa ora molto più inasprito, ma in poco tempo saremo arrivati a destinazione. Ben 2448 metri di puro spettacolo per godere della vista dalla Cima del Redentore.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor



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