Quante volte durante le nostre escursioni abbiamo detto che ci sembrava di toccare il paradiso con un dito? Quante volte abbiamo usato quest’espressione come un sinonimo di felicità allo stato puro? Ebbene, questa volta possiamo gridarlo a squarciagola, sentendo, potente, l’eco della nostra voce che rimbomba tra i monti. Siamo ad un passo dal cielo, sui Monti Sibillini, la Cima del Redentore entra nella nostra anima, insieme al Lago di Pilato, pronti a conquistarci e farci sentire più vivi che mai. Andiamo insieme a scoprire come arrivare su questa vetta, possiamo dirlo, in qualche modo spirituale.
I Monti Sibillini ci offrono uno spettacolo che rimane impresso sotto la pelle, come un tatuaggio invisibile, sempre lì indelebile. Stiamo parlando di una cima a 2.448 m di altitudine. La Cima del Redentore si presenta tra le più elevate dei monti sibillini. Questa escursione parte da Forca di Presta (1.574 m), ai piedi del Monte Vettore, per inoltrarsi subito nell’ampia mulattiera. Iniziamo a salire.
Ci troviamo in un paesaggio che ci fa perdere nell’infinito dell’orizzonte, non ne vediamo la fine, ne siamo stregati. Dopo non molto riusciamo ad ammirare dall’alto la Piana Grande e Castelluccio di Norcia.
Saliamo in maniera costante, e già la Cima del Redentore ci sta guardando, imponente ed onnipotente. Dopo un’ora di camminata eccoci ad un falsopiano, ed andiamo a destra, nella prateria. Siamo sul crinale, la mulattiera diventa abbastanza ripida.
Stiamo salendo verso il Rifugio Zilioli (2.233 m). Raggiunto quest’ultimo, si prosegue sempre dritto verso il Lago di Pilato che si apre maestoso alla vista e regala uno scenario davvero stupefacente.
A questo punto abbiamo camminato con un obiettivo in testa, ci siamo fermati al Lago di Pilato e abbiamo ammirato la meraviglia. Da qui il panorama è immenso, ed ora possiamo gridalo forte: ci sentiamo ad un passo dal toccare il paradiso con un dito. La bellezza di questo lago ci rende propensi a pensarci sulla cresta del mondo. Guardando giù, guardiamo quello che a noi sembra l’interno pianeta.
Se per noi è abbastanza questa escursione, possiamo tranquillamente tornare indietro. Se siamo degli escursionisti instancabili, dopo esserci persi nella meraviglia, possiamo proseguire verso la Cima del Redentore. Torniamo indietro verso il Rifugio Zilioli e svoltiamo verso la Sella delle Ciaule. Continuando a salire, sulla destra avremo l’occasione di osservare la meravigliosa conca del Lago Pilato. Il sentiero comincia ad essere più ripido. Raggiungiamo infine il punto più alto della Punta di Prato Pulito.
Il crinale diventa ora molto più inasprito, ma in poco tempo saremo arrivati a destinazione. Ben 2448 metri di puro spettacolo per godere della vista dalla Cima del Redentore.
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
Siamo più o meno nella metà di questo “braccio” lacustre e Varenna si mostra ...
Immagina di camminare incontrando la bella addormentata nel bosco o di fare il giro ...
La Svizzera ha un paradiso racchiuso nella profondità delle proprie montagne, così ...
Situato nella splendida costiera che prende il nome da Amalfi, il Fiordo di Furore ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur