Aria di mare sui sentieri del Conero: le viste più belle da raggiungere a piedi

Benedetto Sensini  | 04 Giu 2023
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La Riviera del Conero offre una grande varietà per gli amanti del mare. Dalle calette solitarie alle grandi spiagge attrezzate, è il posto perfetto per trascorrere del tempo al mare alla scoperta delle Marche. Il promontorio del Conero, infatti, cala a picco sul mare, formando un territorio particolare dove spiagge e ripide scogliere si alternano in uno scenario mozzafiato. Indubbiamente, i sentieri del Conero sono uno dei modi più belli e interessanti per ammirare e attraversare questo territorio.

Le località di mare più famose si trovano tra Sirolo e Numana, a sud di Ancona, ma tutta la costa offre una varietà di paesaggi sensazionale. Il vero protagonista, dal punto di vista naturalistico, rimane però il Parco regionale del Monte Conero. Un’area protetta di oltre 6.000 ettari dove si trova il Monte Conero, l’unico rilievo sul mare di tutta la regione (famosa per le sue lunghissime spiagge). Proprio in quest’area si trovano numerosi sentieri, immersi nel bosco, si inerpicano verso il mare, portando ad alcune delle calette e delle spiagge isolate più belle delle Marche. Andiamo quindi a scoprire i sentieri del Conero alla ricerca delle viste più belle da raggiungere a piedi!

La Traversata del Conero
Sentieri più belli del Conero

Il sentiero 301 è sicuramente il più importante e conosciuto del Parco regionale del Monte Conero, nonché il più lungo. Si tratta di un trekking di circa 8km che attraversa da ovest a est l’area protetta, sempre immerso nella vegetazione e che regala scorci di paesaggio incredibili con vista sul mare.

Per cimentarsi nel sentiero che attraversa il Conero si parte da Poggio Sant’Antonio e ci si addentra nel parco seguendo il sentiero 301. Dopo poco la vegetazione si fa meno fitta per rivelare un bellissimo scorcio verso nord, rendendo ben visibile un altro elemento naturale particolarissimo. Stiamo parlando del Trave, una scogliera rocciosa che si getta ripidamente nelle acque dell’Adriatico, rimanendo però per oltre 1km a pelo dell’acqua, dando forma ad un lungo molo naturale.

Riprendendo il cammino ci si immerge nuovamente negli arbusti del bosco per circa un’ora prima di raggiungere i punti panoramici del Pian Grande e dei Piani di Raggetti. Poco dopo il sentiero incrocia la strada asfaltata e, a questo punto, le possibilità per continuare sono due. La prima opzione è di continuare verso l’Abbadia di San Pietro al Conero, per poi dirigersi a sud lungo la strada asfaltata. In alternativa, si può continuare a camminare lungo il sentiero 301, passando per l’Abbadia e dirigendosi verso i punti panoramici con vista sul mare. Uno di questi è il Belvedere Sud, che affaccia sul mare sottostante, regalando una vista bellissima sugli scogli delle Due Sorelle. Il sentiero poi prosegue, allontanandosi dal mare, fino a Fonte d’Olio, dove si può riprendere la Provinciale 1.

Le varianti della Traversata

Oltre al percorso tradizionale seguendo il sentiero 301, è possibile cimentarsi in qualche variante per scoprire altri punti fantastici del Conero. Il sentiero 301A si separa dal tracciato principale all’altezza del Pian Grande per dirigersi verso il Belvedere Nord, uno dei due punti d’osservazione principali del parco, con una vista senza pari sull’area del Trave e verso Ancona. Dal Belvedere Nord, il sentiero 301A continua fino all’Abbadia di San Pietro, dove si ricongiunge con il trekking principale. Il 301B invece si separa dal 301 all’altezza dei Piani di Raggetti per raggiungere, a poca distanza, una formazione rocciosa dove si possono ammirare incisioni antiche, buche e coppelle. Infine, la variante 301C si distacca dal sentiero principale dopo aver superato il Belvedere Sud. Questo breve tratto nel bosco porta alla Grotta del Mortarolo, di cui si può visitare la cavità principale.

Il trekking verso le Due Sorelle

Partendo da Sirolo, si può percorrere il 302, uno dei sentieri più belli del Conero. Permette di arrivare fin sopra alla spiaggia delle Due Sorelle, attualmente chiusa per ordinanza sindacale. Il percorso parte da Via Vallone e si dirige verso il fitto bosco dell’area protetta. Da qui il sentiero si incrocia con il 301, bisogna quindi tenere la destra e dirigersi verso il mare. Dopo poco, passati sotto la Grotta del Mortarolo, si arriva ad uno sperone di roccia conosciuto come il Passo del Lupo. Da qui si ha una vista perfetta sulle spiagge sottostanti, come quella delle Due Sorelle, chiamata così per i due scogli che vi si trovano di fronte. Tornando indietro verso Sirolo invece si gode costantemente di una vista spettacolare sulle località marittime di Sirolo e Numana.

Gli altri sentieri da Sirolo

Sempre a Sirolo si trovano alcune delle spiagge più belle di tutta la costa marchigiana. Soprattutto due spiagge sono particolarmente interessanti perché raggiungibili dopo una piccola escursione a piedi. La Spiaggia dei Sassi Neri è servita dal sentiero 303 che si prende alla stessa altezza del 302 e che, attraversando una pineta, porta in poco tempo a questa suggestiva spiaggia costellata di scaglioni di roccia rosso scuro. Attaccata alla spiaggia dei Sassi Neri si trova la Spiaggia di San Michele, raggiungibile dal sentiero 304. Imboccato il sentiero anche qui si attraversa un bosco di pini d’Aleppo, per poi scendere rapidamente alla spiaggia. Una volta arrivati ci si può cercare un posto lungo l’arenile. Alternativamente ci si muove a sud fino ad arrivare alla grotta Urbani, scavata dal mare, ai piedi della rupe su cui sorge l’abitato di Sirolo.

Il sentiero ad anello di Portonovo
Sentieri più belli del Conero

Nella parte più settentrionale del parco si trova Portonovo, un piccolo abitato immerso nel bosco e circondato da bellissime spiagge. Qui si può camminare lungo un breve percorso ad anello lungo il sentiero 309. Partendo dal porticciolo del paese ci si immerge nella macchia e si passa vicino a uno dei piccoli laghi di Portonovo, il Lago Profondo. Dopo una breve passeggiata nel bosco si giunge poi al Lago Grande, per poi concludere l’anello passeggiando lungo la spiaggia.

 

Benedetto Sensini
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