Se cerchi un trekking che sia una vera e propria esplorazione nel cuore di una valle selvaggia e appartata, l’anello che si snoda verso le Sorgenti dell’Enna partendo dal borgo di Vedeseta è un’avventura che ti sorprenderà. Questo non è un semplice sentiero, ma un itinerario che cambia volto e carattere ad ogni passo, riservato a chi ama scoprire percorsi meno battuti e non teme di mettersi alla prova.
Preparati a un viaggio che inizia con una piacevole passeggiata nel bosco per poi condurti nel cuore di una gola rocciosa, dove il torrente Enna scorre fragoroso. Il percorso ti sfiderà con un’improvvisa e decisa salita, per poi premiarti con l’attraversamento di un ardito ponte sospeso su un profondo canyon, un’emozione che da sola vale l’escursione. L’avventura si intensificherà ulteriormente quando dovrai abbandonare il sentiero segnalato per seguire una traccia più labile, da cercare tra gli alberi, che ti guiderà verso i ruderi di antichi alpeggi dimenticati dal tempo. È un trekking che richiede attenzione e un pizzico di spirito d’esplorazione, ma che ripaga con la sensazione unica di aver scoperto un angolo autentico delle Prealpi Orobiche.
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Dal parcheggio per camper di Vedeseta, raggiungi la chiesa del paese e, di fronte, scendi lungo lo slargo acciottolato con gradonate. Superate alcune antiche baite, sulla destra imboccherai un facile e ben tenuto sentiero nel bosco che, con brevi saliscendi, si avvicina al torrente Enna. Dopo questa piacevole passeggiata, intercetterai una carrareccia sterrata. Seguila fino a quando il fragore del torrente si farà più vicino e lo vedrai scorrere tra i massi.
Continua lungo il suo corso, attraversando alcuni affluenti su passerelle di cemento, mentre la valle si stringe in una sorta di gola. Raggiunta una cascatella, il percorso torna sul versante destro e inizia a risalire deciso un dosso con diversi tornanti. In cima, ti aspetta un ardito ponte di metallo, sospeso sopra un profondo canyon.
Superato il ponte, prosegui nel bosco fino a un punto in cui due greti secchi si incontrano. Qui dovrai fare attenzione: lascia il sentiero CAI principale, attraversa il greto sulla destra e cerca una traccia poco evidente tra gli alberi, indicata da un bollo rosso. Questo sentiero non segnalato ti condurrà alla Fonte di Selvano e poi ai ruderi delle baite omonime. Dai ruderi, il sentiero scompare. Risali il versante erboso per rientrare nel bosco più in alto, dove ritroverai la traccia che ti porterà a ricongiungerti al sentiero CAI n°569C presso il colletto di Scaluggia. Da lì, una strada sterrata e poi cementata n° 569B scende rapidamente verso la località Lavina. Per chiudere l’anello, attraversa il ponte della provinciale sul torrente Enna e risali brevemente fino al parcheggio dei camper.
I bellissimi panorami delle alpi orobiche
La Val Taleggio e le valli circostanti, nel cuore delle Prealpi Orobiche, offrono una moltitudine di percorsi per ogni tipo di escursionista, oltre all’avventuroso anello delle Sorgenti dell’Enna. Se desideri esplorare ulteriormente questa affascinante zona di confine tra le province di Bergamo e Lecco, potrai scoprire paesaggi che spaziano da ampi e dolci pianori a cime più impegnative. Ecco quattro idee per le tue prossime camminate nella stessa area:
Piani di Artavaggio: Un vasto e soleggiato altopiano situato in Valsassina, ma facilmente raggiungibile, anche in funivia da Moggio. È il luogo perfetto per passeggiate facili e adatte a tutta la famiglia, con panorami spettacolari su Grigne e Resegone e diversi rifugi d’appoggio.
Monte Sodadura: Dagli stessi Piani di Artavaggio, con una salita non eccessivamente lunga, puoi raggiungere la vetta di questa caratteristica cima piramidale a 2010 metri. Dalla sua sommità, la vista a 360 gradi è davvero magnifica e ripaga ampiamente la fatica.
Strada agro-silvo-pastorale Ornica-Valtorta: Un lungo e panoramico tracciato quasi pianeggiante in quota che collega due borghi della vicina Val Brembana. È un’escursione ideale per una lunga camminata immersi nel tradizionale e rilassante paesaggio pastorale alpino, tra malghe e ampi pascoli.
Pizzo dei Tre Signori: Per gli escursionisti più esperti e allenati in cerca di una sfida, questa è una delle cime più iconiche e ambite delle Orobie Occidentali. La sua salita, da affrontare come un’escursione di giornata intera, è più lunga e impegnativa, ma ripaga con un ambiente grandioso e viste mozzafiato.
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
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