Antiche fortezze, vedute magnifiche sul lago e natura incontaminata. C’è tutto questo nel sentiero di oggi al forte Orino e nel Parco Regionale Campo dei Fiori. Si tratta, infatti, di un percorso completo e unico nel suo genere, riunendo gli amanti della natura e dei panorami con gli amanti della storia e della cultura del territorio. Ci troviamo nella provincia di Varese, in un Parco Regionale, poco battuto, che rende questo percorso ancora più affascinante, in quanto sarete spesso soli e nel silenzio assoluto.
Il sentiero n° 7, che affronteremo per l’intera durata del trekking, si snoda per circa 10 km ed è adatto a tutti con un minimo di allenamento, facendo attenzione all’abbigliamento ed alle scarpe. Non presenta asperità particolari o tratti esposti, anche se presenta alcuni punti in cui fare attenzione al vento per via delle possibili raffiche. Anche se percorribile durante tutto l’anno,vi consigliamo di intraprendere questa avventura nel periodo più mite e di bella stagione, come la primavera e l’autunno. Se lo affronterete in estate, invece, sarà opportuno dotarsi di molta acqua e di protezioni per il sole.
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Parti dalla stazione di arrivo dell’ex-funicolare, raggiungibile da Via Campo dei Fiori oltrepassando la sbarra al capolinea dell’ autobus AVT. Nel parco vicino al Grande Albergo, visita la Grotta Marelli, importante cavità carsica. Segui il sentiero n. 7, che sale con una scalinata nell’abetaia sopra l’albergo, fino a un piazzale sotto una chiesetta. Sopra di essa, il Monte Tre Croci è raggiungibile con una breve deviazione, salendo il vialetto con i cippi commemorativi. Le tre croci in cima riproducono simbolicamente il Monte Calvario e sono state installate per la prima volta nel 1636.
Dalla chiesetta, prosegui sulla strada sterrata “Via Belvedere” fino all’ex-colonia Ing. Siro Magnaghi, construita negli anni ’20. Poco oltre, troverai il Bar-Ristorante Irma, unico punto di ristoro in cima al Campo dei Fiori. Percorrendo il sentiero panoramico sul versante nord della Cima Paradiso, entrerai nella Riserva Naturale Orientata Campo dei Fiori. Raggiungerai una piccola sella, da cui parte, verso sud, un sentiero che si collega al sentiero n. 1 e alla Strada Militare del Forte di Orino.
Poco oltre, arriverai al “Pratone”, con vista sui laghi prealpini e sulla pianura. Qui troverai un piccolo rifugio in legno. Svolta verso monte in direzione della Punta di Mezzo a 1227 metri, raggiungibile con una breve ma ripida salita. Il sentiero prosegue sulla cresta rocciosa dove dovrai fare attenzione alle folate di vento, sopra la rupe calcarea. Dopo la cresta, il sentiero scende ripido, prima in un bosco ceduo, poi in un’abetaia, fino alla Strada Militare verso il Forte di Orino (sentiero n. 1).
L’imponente torre dell’antioca fortezza ancora intatta
Il Forte di Orino, o Rocca di Orino, è un’antica fortezza a nord-est dell’omonimo comune nella provincia di Varese. Sorge su uno sperone roccioso con ottima visibilità sulla Valcuvia. Si ipotizza un nucleo fortificato di epoca tardo imperiale, come punto di osservazione nel limes, ma non ne rimangono tracce. Le prime notizie certe risalgono al 1176, negli atti della Chiesa di S. Lorenzo in Cuvio.
Probabilmente fu rifortificato in epoca longobarda e controllato dalla famiglia Besozzi. Fu un caposaldo nelle lotte tra guelfi e ghibellini del XIII secolo, fino alla vittoria dei Visconti. Con il Ducato di Milano, la rocca perse importanza strategica, essendo il confine sulle Alpi, e cadde in rovina. Nel 1512, fu occupata dagli svizzeri fino alla battaglia di Marignano del 1515.
Successivamente, assegnata al Ducato di Milano sotto il dominio spagnolo, la rocca venne smantellata. All’inizio del XX secolo, Mario Sangalli la restaurò, ricostruendola in parte. Oggi è una proprietà privata. La Rocca è un quadrilatero con mura, torri e boschi circostanti. ed all’interno si trova un cortile con cisterna e la Rocchetta in rovina, con una torre a sud-ovest. La merlatura, le torri a nord-est e nord sono frutto dei restauri del XX secolo, così come la Rocchetta.
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
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