Nel cuore delle maestose cime della Lombardia, la Via Mala di Scalve si presenta come un percorso di trekking che incanta l’anima con la sua bellezza invernale senza pari. Cascate e ruscelli congelati trasformano questo tratto di natura selvaggia in un magico regno di ghiaccio, offrendo ai trekker un’esperienza unica e indimenticabile. La Via Mala di Scalve è un percorso che si snoda attraverso il territorio montano della Valle di Scalve, incastonato tra le vette delle Alpi Orobie. Il nome “Via Mala” deriva dal termine latino che significa “strada cattiva” o “difficile“, ma non lasciatevi ingannare: la sfida è ricompensata dalla spettacolare bellezza delle sue cascate ghiacciate e dalla magia dell’inverno in montagna.
Lunghezza del percorso:
Il percorso completo della Via Mala di Scalve è di circa 15 chilometri. Tuttavia, è possibile adattare la lunghezza a seconda delle preferenze e delle condizioni meteo.
Difficoltà del trekking:
La Via Mala di Scalve è classificata come percorso di trekking di media difficoltà. Alcuni tratti possono essere più impegnativi, specialmente durante la stagione invernale quando il terreno può essere scivoloso.
Durata stimata:
La durata del trekking dipende dal passo individuale e dalle condizioni del sentiero. In genere, è possibile completare il percorso in circa 6-8 ore.
Punto di partenza:
Il punto di partenza della Via Mala di Scalve è il caratteristico borgo di Schilpario, da cui il sentiero si inoltra nelle montagne circostanti.
Segnavia e Orientamento:
Il percorso è ben segnalato con marcatori e segnavia che guidano i trekker attraverso la Via Mala di Scalve. È sempre consigliabile avere una mappa dettagliata del percorso e utilizzare un GPS o una bussola, specialmente durante la stagione invernale quando i segni potrebbero essere coperti dalla neve.
Durante l’inverno, la Via Mala di Scalve rivela la sua anima più affascinante. Le cascate lungo il percorso, come la celebre Cascata del Rio Aviasco, si trasformano in sculture di ghiaccio, creando un’atmosfera surreale. Il suono rassicurante dell’acqua che scorre sotto il ghiaccio conferisce un tocco di magia a ogni passo. I ruscelli che attraversano la Via Mala di Scalve contribuiscono alla bellezza incantevole del paesaggio invernale. Con il freddo intenso, l’acqua si cristallizza in forme uniche lungo i margini del ruscello, creando un effetto di gioielli ghiacciati che scintillano alla luce del Sole invernale. Tuttavia, per quanto l’inverno sia magico, non dobbiamo mai dimenticarci che esso porta con sé i propri rischi, rischi che non possiamo mai prendere sotto gamba. Dunque, vediamo ora alcuni consigli pratici per rendere la nostra esperienza sulla neve il più comoda e pratica possibile. Immergiamoci in questo mondo.
L’inverno porta con sé una delicatezza particolare. I trekker sono incoraggiati a rispettare l’ambiente circostante, evitando di disturbare la flora e la fauna locali. La conservazione del percorso e la riduzione dell’impatto ambientale sono essenziali per garantire che la Via Mala di Scalve possa essere apprezzata anche dalle generazioni future. La Via Mala di Scalve è molto più di un semplice percorso di trekking; è un viaggio attraverso il cuore invernale della Lombardia montana. Le cascate ghiacciate e i ruscelli congelati creano uno scenario magico che rende questa esperienza di trekking unica e indimenticabile. Chi si avventura lungo questo percorso non solo sperimenta la bellezza delle Alpi in inverno ma diventa parte di un mondo incantato, un magico regno di ghiaccio che attende di essere esplorato con ogni passo. Preservare questo paradiso glaciale è un nostro obbligo, nonché un diritto, in vista di un futuro migliore per noi e le generazioni a venire.
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Credit dell’immagine in evidenza: primabergamo.it
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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