Nel cuore della Lombardia per scoprire una coppia di laghi unica: facile e alla portata di tutti per un’esperienza fantastica

La ciaspolata ai Laghi del Bruffione è una delle escursioni invernali più suggestive dell’alta Val Sabbia, una valle prealpina situata nella parte orientale della provincia di Brescia e non lontana dal confine con il Trentino. Una zona di montagna che conserva ancora un’atmosfera autentica e silenziosa, purtroppo una peculiarità sempre più rara. Questi due piccoli specchi d’acqua sono d’origine glaciale, situati in una conca ampia e luminosa. Ci troviamo all’interno del Gruppo del Cadria e ai margini delle Alpi di Ledro, luoghi caratterizzati da ampi pascoli d’altitudine, boschi di conifere e sentieri di trekking che in inverno si trasformano in splendidi scenari innevati.
L’ambiente è ideale per chi desidera vivere la montagna lontano dalle folle, immerso in panorami bianchi e luminosi privileggiando l’aspetto più selvaggio della natura. Questa ciaspolata – ovvero delle escursioni fatte sulla neve con ai piedi le ciaspole, delle racchette che servono per non affondare, aiutandosi poi con i bastoncini da sci per avere equilibrio e spinta – che porta dritti ai Laghi del Bruffione è accessibile a chi possiede un minimo di allenamento, l’importante però è essere muniti delle migliori attrezzature da sport invernali. L’arrivo ai laghi regala un’atmosfera suggestiva: una quiete totale, un paesaggio candido e la sensazione di trovarsi in uno dei luoghi più intimi e affascinanti della Val Sabbia.

Trekking ai Laghi del Bruffione

Scheda tecnica

• Tempo di percorrenza: 2:30 ore
• Distanza: 9,70 km
• Dislivello: 470 metri
• Difficoltà: media
• Punto di partenza e arrivo: Piana del Gaver

Mappa

Il percorso

La partenza di questa ciaspolata è dalla Piana del Gaver nel comune di Bagolino: ci sono diversi parcheggi dove poter lasciare l’auto e anche un bar per potersi rifocillare prima di incamminarsi. Dopo circa 300 metri la strada inizia subito a salire inerpicandosi in un sentiero che attraversa prima dei boschi di abeti e larici e poi dei pascoli. L’ascesa è costante, ma le pendenze non sono proibitive, fino ad arrivare alla Piana del Bruffione dove la strada torna a essere piana per qualche centinaio di metri.

Seguendo il sentiero 413 – non mancano comunque le indicazioni per i laghi – occorre fare poi lo strappo finale, senza dubbio la parte più impegnativa del percorso con pendenze che arrivano fino al 20%. La fatica però è ben ricompensata, visto che la fine della salita corrisponde all’arrivo ai Laghi del Bruffione che si trovano a quasi 2.000 metri di altitudine. Inizialmente si incontra il primo dei due laghi, poi si scorge il secondo che è più grande. In questo periodo spesso entrambi i Laghi del Bruffione sono gelati e innevati – quindi anche difficile da scorgere -, ma l’ambiente è ugualmente meraviglioso. A questo punto non resta che tornare indietro e fare il percorso questa volta in discesa fino a tornare al punto di partenza.

Una ciaspolata in Val Sabbia

In passato tutta la zona veniva utilizzata per l’alpeggio estivo: le malghe circostanti testimoniano un’economia montana semplice, basata sul pascolo e sulla produzione di formaggi. Oggi invece i Laghi del Bruffione sono apprezzati soprattutto per la loro tranquillità e par la natura quasi incontaminata: d’estate sono ideali per il trekking, mentre in inverno è possibile fare delle affascinanti ciaspolate come abbiamo appena visto.

Anche la Val di Sabbia può essere goduta in ogni periodo dell’anno. In estate è perfetta per fare delle escursioni, dei giri in bike o delle passeggiate panoramiche. Non mancano del resto i sentieri che portano verso cime come il Monte Bruffione o il Cornone di Blumone. In inverno invece – oltre alle ciaspolate – si può praticare lo sci di fondo e fare tante attività sulla neve nella Piana del Gaver. Se cercate un angolo di montagna poco affollata, silenziosa e ancora in qualche modo “selvaggia”, ecco che questa zona fa al caso vostro.