Se siete in cerca di una gita fuoriporta in Lombardia, vicino Lecco, vi è un trekking che vi condurrà a una splendida fortezza medievale: è il Castello dell’Innominato!
“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti…” è l’incipit di uno dei più famosi romanzi della letteratura italiana. Stiamo parlando de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Questo luogo affascinante e carico di mistero che sembra esser uscito da una leggenda è di certo è la destinazione ideale per chi ama il grande classico di cui è protagonista. In una bellissima escursione sarete rapiti da panorami vista lago e potrete godere del fascino suggestivo del Castello dell’Innominato. Scopritelo con noi!
Siamo a Vercurago, nella frazione di Somasca, in provincia di Lecco. Il paesaggio è quello del Lago di Garlate nella Valle San Martino. Da qui si gode di uno splendido panorama sullo specchio d’acqua e sulle cime alpine. Somasca accoglie ogni anno numerosi turisti che giungono qui in pellegrinaggio per visitare i luoghi di San Girolamo Emiliani. A lui si deve, nel 1534, la fondazione dei padri Somaschi, una congregazione consacrata alla cura di orfani e giovani emarginati. Dal bellissimo santuario, dove sono conservati i resti del santo, alla Via delle Cappelle, passando per il Monte di Somasca e la Scala Santa, un altro motivo attira qui gli amanti dell’escursionismo. È proprio in questa zona che sorge il Castello dell’Innominato. Se siete appassionati di trekking e letteratura l’escursione a piedi per giungere alla roccaforte de I Promessi Sposi descritta da Alessandro Manzoni è quello che fa al caso vostro!
Una delle più grandi opere della letteratura italiana, questo romanzo storico pubblicato nel 1827, racconta le peripezie di due giovani innamorati: Renzo e Lucia. Siamo a cavallo tra il 1628 e il 1630 in piena occupazione spagnola, tra pestilenze e carestia, in una società piena di soprusi e ingiustizie. Il loro amore è ostacolato dai potenti, e proprio uno di questi è il malefico personaggio che fece rapire Lucia Mondella per conto del crudele Don Rodrigo, per poi pentirsi e confessare i suoi peccati al Cardinale Borromeo.
Chi era realmente l’Innominato? Il suo nome era Francesco Bernardino Visconti. Feudatario del villaggio di Brignano Ghiaradadda, verso la fine del XVI secolo costituì una banda e cominciò a delinquere come capo dei briganti. La rocca diede a Manzoni l’ispirazione per ambientare qui la sua dimora. Costruita nel XIII secolo, passò dai Benaglio, vassalli di Milano, alla Repubblica di Venezia prima e al Ducato di Milano poi. Distrutto nel 1799, alla fine del XIX secolo venne ricostruito dai padri Somaschi. Come si arriva al Castello dell’Innominato? Scopriamolo insieme in uno dei trekking più suggestivi da fare in Lombardia.
Il nostro itinerario parte dal parcheggio gratuito di Via Caterina Cittadini situato in Vercurago. Una volta lasciato il parcheggio alle spalle, andate a sinistra, sempre proseguendo sulla stessa strada. Svoltate a sinistra per Via San Girolamo e passate sotto l’arco di Via delle Cappelle. Vi troverete su di una suggestiva via acciottolata e caratterizzata dalla presenza delle famose cappelle che raffigurano i momenti più salienti della vita di San Girolamo. Fermatevi a guardare il bellissimo panorama alla vostra sinistra. Arrivati a metà incrocerete la Scala Santa, si tratta di una scalinata scavata nella roccia. Questa giungeva all’eremo dove il santo si ritirava nel silenzio della preghiera. Percorretela e vi ritroverete al cospetto del magnifico Castello dell’Innominato. Della fortezza ancora oggi è possibile ammirare la torre e le mura perimetrali. Un’altissima croce è stata eretta nella roccia. Qui vi è l’oratorio intitolato a Sant’Ambrogio e nella torre una cappella dedicata a San Girolamo.
La vista sul Lago di Garlate e le montagne circostanti è davvero meravigliosa. Inoltrandosi nel verde vi è ancora in piedi il Cippo di confine tra Repubblica di Venezia e Ducato di Milano, ovvero un tratto del vecchio muro che delimitava le due zone.
Proseguendo sul sentiero si giunge al Sacro Monte di Somasca. È qui che si trova la Cappella dell’Acqua una sorgente che, secondo la leggenda, prese vita dal tocco di San Girolamo. Fermatevi ad ammirare anche la Chiesa Della Resurrezione per respirare pace e serenità. Tornando sulla Via delle Cappelle e giungendo in Via Papa Giovanni XXIII, vi apparirà una lunga scala e davanti il bellissimo Santuario San Girolamo Emiliani.
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Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.
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