Due laghi artificiali che formano un mondo incantato ad alta quota scopri come arrivarci a piedi

Alessio Gabrielli  | 22 Set 2023
SH: 683821474
Un piccolo mondo incantato circondato da montagne sopra quota duemila: ecco i Laghi di Cancano, due bacini artificiali che sorgono in piena Valtellina.Ci troviamo nella Val Fraele, un altopiano situato nella parte più a nord della Lombardia. Livigno, città del turismo invernale, è molto vicina e con essa il confine con la Svizzera. Da qui si raggiungono facilmente Bormio, la Val Mustair e il Passo dello Stelvio, meta amatissima dai ciclisti. Loro però non sono due laghi come tutti gli altri, e ce ne accorgiamo subito dalla limpidezza delle acque. Sarà lei, insieme al panorama circostante, a rendere imperdibile questo itinerario.

Laghi di Cancano trekking

Mappa

Informazioni utili

Lunghezza17 chilometri
Durata4 ore
Principali punti attraversatiDiga di Cancano, Invaso di San Giacomo, Rifugio Val Fraele
Livello di difficoltàFacile
Dislivello50 metri
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoRistoro Monte Scale

Percorso

Trekking Fraele-Cancano
La strada che porta a Fraele e ai laghi di Cancano è tra le più belle della Lombardia
L’area dei Laghi di Cancano, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, è anche conosciuta come Valle di Cancano per via di due laghi artificiali, Cancano e San Giacomo, che caratterizzano il posto cui si arriva superando Bormio e salendo sulla SS38 attraversando punti panoramici ricchi di pini silvestri e mughi, come il Bosco di Arsiccio fino ai prati di Piano di Prada per poi proseguire con una ventina di chilometri di tornanti che portano al cospetto di due edifici davvero particolari, le Torri di Fraele, più o meno a quota 1930 metri: una coppia di sentinelle di pietra, quel che resta di un sistema di fortificazioni a difesa della vallata e della via imperiale d’Alemagna, l’antica strada che passava di qui, nel punto chiamato Passo delle Scale o di Fraele. Sono a pianta quadrata e furono costruite nel 1391.Sono poste su un dirupo terribile, conosciuto come il Burrone dei Morti mentre alcune leggende narrano dei sabba organizzati dalle streghe locali proprio in questo paesaggio un po’ infernale.Dopo aver passato il lago naturale delle Scale, dominato dalla cima omonima, 2497 metri, si giunge nel punto da dove può iniziare il nostro trekking dei Laghi di Cancano. Ecco la diga di Cancano (quella con maggiore capacità idrica) e l’invaso di San Giacomo, costruiti alla metà del secolo scorso.Nella prima arrivano le acque di svaso della seconda e del canale Viola, alimentati da una serie di torrenti che partono dal fiume Adda.

Il sentiero N199 dei Laghi di Cancano

Laghi Cancano
L’area dei laghi di Cancano, caratterizzati dalla colorazione molto intensa delle acque
Il percorso si svolge soprattutto su terreno naturale e inizia e termina nei pressi del Ristoro Monte Scale (vicino al quale c’è un parcheggio auto), attraverso il sentiero N199. È previsto il giro completo dei due laghi di Cancano, da una parte e l’altra, e il loro attraversamento.Non ci sono difficoltà nella camminata, adatta anche a chi non ha un grosso allenamento, anche perché lo scenario è così bello che ci si ferma spesso ad ammirarlo (un buon motivo per riposarsi e riprendere fiato). L’itinerario è anche ideale per le mountain bike.Gli invasi hanno una spettacolare acqua opaca e dalla sfumatura turchese, dovuta al punto su cui sono stati costruiti, l’Orrido della Val FraeleSi scende verso la diga di Cancano, la si attraversa e si sale fin quasi a raggiungere il Ristoro Solena, nei cui pressi verso sinistra ci si indirizza verso una strada sterrata che, sopra il lago, lo costeggia e fa vedere qua e là anche spiaggette.Si superano torrenti e si cammina accostandosi a vecchi tunnel con brevi sali-e-scendi per raggiungere il Rifugio Val Fraele. A questo punto, si scende e si attraversa la diga che divide i due laghi di Cancano e San Giacomo.Si sale di nuovo per arrivare sul versante opposto, da dove si prende il tragitto di nuovo verso il punto di inizio, il Ristoro Monte Scale. Però, dalla diga di San Giacomo si può compiere anche una deviazione verso la Val Alpisella: attraverso i sentieri N138 e N138.1, si possono raggiungere le sorgenti del fiume Adda e Livigno.Scopri anche la Val Borbera, per una passeggiata davvero entusiasmante
Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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