A pochi chilometri dal Lago di Como, nascosto tra le montagne lombarde, si trova un angolo di paradiso che conoscono davvero in pochi. Uno specchio d’acqua conosciuto per il suo incredibile colore smeraldo, si alimenta con un placido torrente che dà rifugio perfetto per il calore estivo: eccoci ad Erve, alle Pozze di Erve.
È una meta ideale per una giornata di relax. Lo si raggiunge con un percorso che può tranquillamente diventare lo sfondo del cellulare, per diventare un ricordo degno di ogni GoodTrekker che si rispetti, considerando che siamo vicino ad uno dei monti più conosciuti di tutta la zona.
Per arrivare alle Pozze di Erve basta seguire le indicazioni per Calolziocorte (con la Sp 181) e poi tirare dritto verso Erve. La strada è stretta e tortuosa ma dà scorci bellissimi ed è parte integrante dell’esperienza. Raggiunto il borgo di Erve si può parcheggiare nelle aree designate e continuare a piedi verso Capanna Monza fino all’inizio del sentiero che porta alle pozze su Via Resegone.
Pozze di Erve | ponte | Andrea Pagani, wikimedia
Il percorso per raggiungere le Pozze di Erve inizia dal piccolo borgo di Erve, neanche 800 abitanti, nella parte più a nord. Una volta arrivati a Erve il sentierino parte dalla fine della strada asfaltata dove c’è un parcheggio. Da qui si attraversa un ponte in pietra sul torrente Gallavesa e si imbocca una larga mulattiera di cemento che sale ripidamente all’inizio, con gradoni che facilitano l’ascesa. Le prime pozze si trovano quasi subito e sono facilmente accessibili, rendendole perfette per famiglie con bambini. E se per questo, anche assaltate dagli stessi.
Pozze di Erve | cascata| Andrea Pagani, wikimedia
Per noi GoodTrekkers si consiglia di non cagionar di lor, ma di guardare (bene) e passare almeno le prime pozze. Il sentiero diventa più accidentato, con tratti in pendenza e radici esposte, ma la fatica è ricompensata da pozze più profonde e isolate (jackpot), scavate nella roccia e circondate da una natura selvaggia e incontaminata. Continuando lungo il percorso si arriva al pianoro di Gnett, un’area verdeggievole che per i pic-nic è un amore. Da qui si può continuare fino alla Fonte San Carlo, seguendo il sentiero che alterna tratti pianeggianti a salite leggere, attraversando il torrente su un ponte di legno costruito dagli Alpini. La Fonte San Carlo, situata a 750 metri s.l.m. è l’arrivo e ha tavoli e panche per un meritato riposo.
Visualizza questo post su Instagram
Quelle che nascono dal Gallavesa, il torrente ai piedi del Monte Resegone, è un gruppo di piscine naturali e cascatelle che sembrano le Maldive, ma che creano l’ambiente giusto per il relax più semplice. Le acque fresche e smeraldine, purtroppo e per fortuna, attirano turisti, ma questo anche perché stanno sul percorso per la Ferrata del Centenario. Ad ogni modo, ci si arriva da un piccolo borgo chiamato Erve in provincia di Lecco, vicino Calolziocorte.
Un paesino incantevole con casette di pietra, fiori alle finestre e stradelle un po’ strette che danno la vista sulle vallate più in basso. Le rocce ben levigate dal torrente e tutte le cascate creano un bello scenario che è difficile da scordare perché sono abbastanza in voga per le famiglie causa scivolo naturale.
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
A un paio di dita più in basso dai nostri confini, più in alto nella cartina ...
La provincia di Belluno nasconde molte sorprese...ma questa è unica nel suo genere. ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur