C’è un percorso di trekking ben segnalato che ti accompagnerà fino a un’oasi fiorita che guarda Milano dall’alto

Maria Bolettieri  | 23 Apr 2024
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Se cercate un trekking a due passi da Milano, quello che conduce al Parco Valentino è uno dei più bei percorsi da fare ai Pian dei Resinelli!
La primavera è perfetta per vedere questa meravigliosa oasi fiorita, e quale migliore cornice se non quella del Lago di Como che fa da sfondo alla location donando una vista mozzafiato.
Lo scenario è quello delle Prealpi Lombarde perfette per essere vissute in ogni momento dell’anno. Dalle ciaspolate invernali alle passeggiate nella natura che rinasce a primavera, i Pian dei Resinelli vi sapranno incantare con il meraviglioso panorama di cui si gode dall’alto del Belvedere sospeso sulla valle. Scopriamo insieme questo luogo incantevole!

Scheda Tecnica

  • Punto di partenza: Parcheggio Piani dei Resinelli (LC)
  • Punto d’arrivo: Parcheggio Piani dei Resinelli (LC)
  • Lunghezza: 6,54 km circa
  • Dislivello: 160 m
  • Tempo di percorrenza: 2h e 10’ (senza soste)
  • Difficoltà: intermedio
  • Periodo consigliato: primavera- autunno

Ai piedi della Grignetta uno dei più bei balconi panoramici delle Prealpi Lombarde: ecco Pian dei Resinelli

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Belvedere del Parco Valentino ai Pian dei Resinelli
Siamo in provincia di Lecco con il meraviglioso sfondo della “montagna dei Milanesi”.
Situata tra il Lago di Como e la Valsassina, la Grigna Meridionale è alta circa 2.184 metri e fa parte del gruppo delle Grigne. Tra paesaggi che tolgono il fiato, le Prealpi Lombarde vi sapranno conquistare con la loro bellezza naturale.
Qui tra i comuni di Mandello del Lario, Abbadia Lariana, Lecco e Ballabio, sorgono i Pian dei Resinelli. L’altipiano ha avuto sin dal passato un importante ruolo nella cultura alpinistica della Lombardia e ha visto passare persino “il re delle Alpi”, Walter Bonatti.
Ma la storia dell’escursionismo non è la sola ad avere avuto qui dei trascorsi!
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Cartelli con direzione nei Pian dei Resinelli
Stiamo parlando del famoso Parco minerario Piani Resinelli, un complesso utilizzato a partire dal 1600 e fino alla metà del XX secolo. Ricordiamo la Miniera Anna, con la statua di Santa Barbara, la Miniera Sottocavallo e la Miniera Silvia.
Perché i Pian dei Resinelli si chiamano così? Anche se inizialmente era usato come alpeggio dalla famiglia Alippi, fu nel 1830 che i Resinelli edificarono un roccolo per la caccia. Da qui alla costruzione di varie baite e rifugi, tra cui il famoso Carlo Porta, nel 1911, il passo fu breve. Ben presto divenne una rinomata località sciistica per trasformarsi poi nella perfetta meta per un trekking fuoriporta a due passi da Milano nella natura in fiore!

Pian dei Resinelli: a due Passi da Milano tra sentieri di trekking e natura in fiore


Raggiungere Pian dei Resinelli è facile, da Milano ci vorrà circa un’ora e mezza, per chi viene da Como la località si raggiunge in un’oretta. Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio a pagamento potete incamminarvi verso la Chiesa del Sacro Cuore. Costruita nel 1917 è composta da tre navate riccamente decorate in legno. Il trekking prosegue passando davanti al Parco Minerario, vi accorgerete di essere nei pressi guardando il carrello trasportatore collocato alla rotonda. Dopo un tratto nel bosco si arriva alla Casa Museo Villa Gerosa un bellissimo edificio circondato dal verde del Parco Valentino. Qui potrete scoprire tra proiezioni multimediali e tavole interattive, il rapporto tra l’uomo e il paesaggio montano. In un suggestivo percorso tra i faggi si giunge al Belvedere del parco, una favolosa terrazza panoramica sul lago di Como. Da qui, nei giorni di bel tempo, si riesce a vedere la Madonnina del Duomo di Milano!
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Ingresso Parco Valentino
Se cercate una vista ancor più panoramica la salita al Monte Coltignone vi condurrà a 1.471 metri di altezza. Il sentiero si ricongiunge con l’ingresso del bellissimo Parco Valentino. La riserva fu appellata così in onore di Valentino Gerosa Crotta, un industriale del luogo, e fu poi donata nel 1961 al Touring Club Italiano.
In un’area di circa 110 ettari varie sono le testimonianze architettoniche del passato, oltre a Villa Gerosa, troverete i resti di un roccolo di caccia e dell’ex teleferica. Più della fauna, saranno le bellissime fioriture di primavera, dal Dente di cane alla primula, passando per anemone e giglio selvatico all’incantevole e profumato “botton d’oro”, a rapirvi.
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Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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