Anche la montagna è accessibile a tutti: scopri questi 3 percorsi per principianti da fare in Lombardia

Benedetto Sensini  | 10 Ago 2023
SH: 1909533559

Da sempre, attorno alla montagna, si è sviluppato un dibattito riguardo alla sua accessibilità ai principianti. C’è chi dice che le montagne dovrebbero essere rese praticabili a tutti, i sentieri e i percorsi resi più facili, e chi, invece, vede nelle barriere naturali della montagna un limite da non superare. Noi crediamo che si possa trovare un giusto equilibrio, uno che permetta a tutti di divertirsi in montagna, muovendo i primi passi su sentieri e rocce, senza dover intervenire drasticamente e strutturalmente sull’ambiente montano.

Per questo motivo abbiamo pensato di proporvi tre percorsi in Lombardia alla portata di tutti; sono un ottimo modo per prendere confidenza con la montagna, per provare la gioia di una giornata spesa all’aperto e per capire se il trekking fa per voi. Noi dal nostro canto siamo sicuri che una volta che avrete messo piede sui sentieri difficilmente riuscirete a smettere, ma tutto dipende dalla prima esperienza. E quindi, ecco i tre sentieri più belli e più divertenti per principianti in Lombardia!

La salita al Monte Barro e lo spettacolo del Lago di Como

SH: 1122651218

A solo un’ora di auto da Milano (o ancora meglio, 40 minuti di treno) si trova il Monte Barro. Il piccolo monte, con i suoi 922m, segna l’inizio delle Prealpi Lombarde ed è la prima di queste montagne che si incontra uscendo dalla metropoli di Milano. Proprio per questo motivo è un buon modo, soprattutto comodo, per affacciarsi per la prima volta alla montagna. Il monte fa parte del Parco naturale del Monte Barro, un’area protetta, e contiene al suo interno dei luoghi veramente speciali.

Oltre all’ambiente naturale bellissimo, sono molti i luoghi panoramici che regalano una vista mozzafiato a 360° su tutta la zona. Guardando a sud si vede l’imponente skyline di Milano, ma è posando l’occhio in altre direzioni che si rimane stupefatti. Le alpi che si innalzano a nord e il Lago di Como che riempie il paesaggio al di sotto sono una vista stupefacente. Inoltre, verso la vetta si trova la vecchia struttura dell’Eremo del Monte Barro, oggi trasformato in un eco-ostello e ristorante gestiti da un personale fantastico che meritano una visita per pranzo o cena.

Per recarsi sulla vetta del Monte Barro il percorso è molto semplice. Si lascia la macchina a Galbiate e ci si reca in Via dell’Oliva dove si scorgono i primi cartelli che indicano la via per il Monte Barro. Da questo punto, inizio della salita per il monte, alla vetta il tempo di percorrenza è di poco più di un’ora.

Da Chiavenna alle Cascate dell’Acquafraggia

SH: 1405826252

Dal lato completamente opposto del Lago di Como, ormai ad Alpi inoltrate, si trova il paese di Chiavenna, nella Valchiavenna. Da Chiavenna parte un sentiero particolarmente bello che va alla scoperta delle Cascate dell’Acquafraggia, nel comune di Piuro.

Le Cascate sono uno dei luoghi più suggestivi della zona e dal loro nome si può capire perché. Acquafraggia, infatti, viene da “acqua fracta” e indica un torrente continuamente interrotto da salti e balzi d’acqua. Uno scenario talmente memorabile che anche Leonardo da Vinci ne ha brevemente parlato nel suo Codice Atlantico.

Le cascate sono veramente maestose, e già dalla strada si possono ammirare nei suoi due salti più grandi. Ma solo una volta che ci si è immersi nei sentieri che ci arrivano vicini che ci si accorge della bellezza di questi balzi d’acqua. A rendere il tutto ancora più bello è il fatto che per raggiungerle si percorre un sentiero veramente alla portata di tutti. Infatti, in soli 4km, percorrendo un sentiero facile che dal paese porta alle cascate, si può arrivare fin sotto all’Acquafraggia. Tra l’altro, il sentiero, proprio in virtù della sua facilità e del suo terreno comodo è accessibile anche a chi ha mobilità limitata. Nello specifico, è uno dei sentieri migliori per spostarsi con l’ausilio di una Joelette o altri ausili alla mobilità.

Trekking alla Diga del Gleno tra storia e natura

SH: 1903577896

Il trekking alla Diga del Gleno, nella Val di Scalve, conduce attraverso paesaggi naturali di bellezza incantevole, ma anche attraverso il ricordo di una tragedia italiana. È il luogo del disastroso crollo della diga avvenuto il 1° dicembre del 1923, con conseguenze devastanti per gli abitati di Bueggio, Azzone, Darfo e altri. Questa tragedia causò la perdita di almeno 356 vite, anche se il numero esatto rimane ancora oggi incerto. La camminata ci offre un momento di riflessione sulla fragilità della vita umana e sull’importanza di preservare la memoria di tali eventi.

Il sentiero più facile e popolare per raggiungere la Diga del Gleno è il CAI 411, con partenza dalla frazione Pianezza. Pianezza è facilmente raggiungibile in auto e offre un comodo parcheggio nelle vicinanze della chiesa. In alternativa, una camminata dal centro di Vilminore di Scalve può condurvi a Pianezza, seguendo il Sentiero delle Cappellette. Durante la stagione estiva, tra maggio e settembre, è disponibile un servizio navetta che collega il centro di Vilminore di Scalve con la frazione.
Per chi cerca percorsi diversi, esistono altre opzioni che, pur partendo da luoghi differenti, convergono nella fase finale nel sentiero CAI 410, che sale sul lato opposto della Valle del Gleno. Queste alternative consentono di sperimentare nuove prospettive, pur concludendo il viaggio nello stesso punto panoramico.

Benedetto Sensini
Benedetto Sensini


Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur