All’interno del Triangolo Lariano c’è questo gruppo montuoso con vista sul Lago di Como

Daniele Abela  | 22 Mar 2025
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Se abiti nei pressi di Milano e ami la natura, questo è il percorso ideale per te. I Corni di Canzo rientrano tra le mete più conosciute dagli appassionati milanesi, e permettono di godere di una fantastica vista sul lago di Como e sulle alture circostanti. Si trova all’interno del Triangolo Lariano, ovvero quel territorio compreso tra i due laghi del ramo di Como, più precisamente tra Canzo e Valmadreda.

Si tratta di un trekking per escrusionisti esperti di circa 12 km e più di 900 metri di dislivello. Questo percorso vi permetterà di sfidare i vostri limiti in tutta sicurezza, in un percorso ben segnato e con una buona manutenzione. Presenta alcuni punti esposti che lo rendono sconsigliabile a chi soffre per l’altitudine e di vertigini, ma assolutamente da non perdere se ami i panorami mozzafiato.

Trekking ai corni di Canzo

Scheda tecnica

  • Punto di Partenza: fonti di Gajum
  • Punto di arrivo: percorso ad anello
  • Lunghezza:  11,8 km
  • Dislivello in salita: 930 mt
  • Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza circa (escluse soste)
  • Difficoltà: Esperto (passaggi esposti con catene fisse)
  • Periodo: Tutto l’anno ma con attenzione al caldo nei mesi estivi

Mappa

Il percorso

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La cima orientale con vista panoramica sul lago di Como.

Partiremo dalla località fonti di Gajum, a Canzo, dove è possibile arrivare in auto e parcheggiare. Dopo un ponticello a sinistra parte il percorso per la “III alpe” e per i corni di Canzo ben indicato con frequenti cartelli. Nelle giornate afose vi consigliamo il sentiero che prosegue dritto seguendo la valle del torrente Ravella, molto più fresco e ombreggiato. Dalla III alpe parte un sentiero ripido sale in direzione dei Corni (sentiero n.1) sino a giungere in vista del versante sud-ovest del corno occidentale.

Incontrerete un bivio, dove dovete proseguire verso destra, su un un sentiero che attraversa il ghiaione alla base della parete, che porta all’ attacco della ferrata. Continuate dritti per la via normale, fino a raggiungere la base della cresta Ovest del Corno Occidentale. Da qui seguite le tracce di sentiero sul ghiaione (segnalato con vernice colorata) fino a raggiungere comodamente la cresta detta “passo della Vacca” caratterizzato da un roccione da attraversare per risalire più comodamente le ultimi pendici erbose e rocciose della cresta sino alla vetta.

Per il ritorno scendete verso nord per un canalino roccioso sino a giungere al suo termine, il sentiero n°1 che scende verso il rifugio SEV. Seguitelo deviando poi nei pressi del rifugio a sinistra, aggirando il corno occidentale e proseguendo verso il parchegio alle fonti di Gajum.

Scropri l’abbigliamento ideale per il tuo trekking ai Corni di Canzo

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Un ottimo abbigliamento ci permette di vivere al meglio le nostre avventure

Nella progettazione di un trekking non possiamo non tenere conto dell’abbigliamento che useremo. Il meteo e le caratteristiche di queste zone ti richiederà un abbigliamento adeguato per garantire comfort e sicurezza. Quindi è essenziale essere preparati a tutto. Ecco un elenco di capi consigliati:

  • Scarpe da trekking: Indispensabili per affrontare terreni impervi, offrono stabilità e protezione alle caviglie. Indispensabile utilizzare modelli impermeabili e con suola antiscivolo, adatti a terreni misti.
  • Calze da trekking: Realizzate in materiali tecnici, aiutano a prevenire vesciche e a mantenere i piedi asciutti. Scegli calze traspiranti e ad asciugatura rapida.

  • Pantaloni da trekking: Preferisci modelli leggeri e resistenti, con trattamento idrorepellente. I pantaloni convertibili, con gambe staccabili, sono ideali per la possibilità di usarli anche in estate.
  • Maglietta tecnica: Opta per tessuti traspiranti e ad asciugatura rapida, che allontanano il sudore dalla pelle. Le magliette a maniche lunghe offrono una maggiore protezione dal sole, ma può essere più complicato asciugarledal sudore. Ti consigliamo di portarne più di una e di prevedere un cambio di maglietta al momento della pausa più lunga della giornata.
  • Pile o softshell: Uno strato intermedio caldo e traspirante, da indossare in caso di temperature più fresche. Il pile offre un buon isolamento termico, mentre il softshell protegge dal vento e dalla pioggia leggera. Anche se questo percorso viene effettuato nelle stagioni estive, avere un capo più caldo e resistente alla pioggia può salvarci in situazioni di cambio repentino del meteo.
Daniele Abela
Daniele Abela

Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.



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