Paura e mistero, ma solo nei racconti. Questo luogo in Lombardia è si un orrido, ma è anche di una bellezza incantevole

Alessio Gabrielli  | 12 Gen 2024
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Se per quest’estate avete in progetto una visita al Lago di Como, noi non possiamo che incoraggiarvi. Ma facendolo vogliamo anche parlarvi di un luogo fantastico da scoprire lungo le sue sponde. Si tratta di un percorso particolare, uno che probabilmente non si trova in cima alla lista dei posti da visitare intorno al lago, ma che vi lascerà a bocca aperta. Stiamo parlando dell’Orrido di Bellano, una gola sul torrente Pioverna che si snoda nella roccia viva fino a raggiungere una spettacolare cascata. Il tutto visitabile attraverso un sistema di passerelle che rende il percorso a piedi sull’Orrido di Bellano, un’escursione facile e divertente.

L’antichissima gola sul torrente Pioverna

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L’Orrido di Bellano è una gola che si è formata circa 15 milioni di anni fa. A scavarla, nel corso del tempo, sono stati il torrente Pioverna e le acque provenienti dal ghiacciaio dell’Adda. Lo scorrere irregolare dell’acqua ha dato vita nei secoli a forme di roccia stupende e imprevedibili. Infatti, una delle caratteristiche più interessanti, a livello geologico, dell’Orrido di Bellano sono proprio le gigantesche marmitte, i piccoli e irregolari anfratti e le spelonche da osservare lungo il percorso.

Il turbinio d’acqua del torrente Pioverna si scontra con le ripide pareti lungo il suo corso verso il lago, dando vita ad una serie di cascate e creando un’atmosfera cupa e spaventosa. Una caratteristica comune per i luoghi che prendono il nome di orrido e che aiuta ad alimentare leggende, suggestioni e tradizioni popolari su questi luoghi.

La Ca’ del Diavol e le leggende sull’Orrido di Bellano

Delle leggende che circondano l’Orrido di Bellano, la più importante riguarda sicuramente la struttura che si trova all’ingresso della gola. Viene chiamata Ca’ del Diavol, e già il nome da un’idea su che misteri la circondano. Effettivamente, della torretta situata su una roccia sul torrente Pioverna si sa poco; la sua origine e la sua funzione sono sconosciuti. Forse anche per questo, la Ca’ del Diavol è legata, nella tradizione di Bellano, a racconti di riti satanici e personaggi a cavallo tra il reale e il fantastico (come il satiro che decora la facciata all’ultimo piano).

Tra queste leggende e narrazioni paurose vi è anche quella del signorotto Lorla, che proprio alla Ca’ del Diavol avrebbe rapito e portato giovani ragazze del luogo per consumare dei licenziosi festini. Ancora oggi, in ricordo di una leggenda il cui racconto si perde tra il reale e l’incredibile, alle 21.50 di ogni giorno, suonano le campane di Bellano per avvertire le ragazze del pericolo imminente dell’arrivo di Lorla.
Proprio per la sua posizione a guardia dell’ingresso per l’Orrido poi la Ca’ del Diavol è diventata, nei racconti storici locali, la struttura che separava il mondo normale da quello misterioso, tetro e pauroso che prendeva vita negli anfratti delle gole.

Come visitare l’Orrido di Bellano?

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Per raggiungere l’Orrido e camminare sulle passarelle che lo attraversano bisogna recarsi, ovviamente, a Bellano. La gola si trova proprio nel cuore del paese e quindi basterà recarsi a Piazza San Giorgio, lasciare la macchina e seguire i cartelli e le indicazioni.

L’Orrido di Bellano è aperto, in estate, dal lunedì a domenica dalle 9:00 alle 20:00. Il prezzo d’ingresso per visitarlo è di 5€ se si acquista intero e 3€ ridotto per i bambini fino a 12 anni. Inoltre, sono previste tutta una serie di agevolazioni e sconti che potete trovare sul sito di Bellano.

Si tratta di un’escursione molto facile e resa suggestiva dalle passarelle che attraversano la gola. Per questo motivo è un percorso per quasi tutti: passaggi stretti e scalette lo rendono inaccessibile in carrozzina o passeggino. L’accesso dei cani è consentito sulle passarelle, ma vietato all’interno della Ca’ del Diavol.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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