Semplice e meravigliosa escursione ad anello che percorre il periplo dell’isola di Palmaria, tocca alcuni dei suoi numerosi forti, scende su spiagge isolate e arriva alla vetta, con panorami dall’ampio respiro in direzione del golfo, dell’isola di Tino e del mare aperto.
In cinque minuti di barca da Porto Venere si raggiunge Terrizzo sulle rive dell’isola di Palmaria e, soprattutto d’inverno, è meglio non soffermarsi qui ma cominciare a camminare poiché il lato da cui si sbarca al mattino è interamente all’ombra.
Ci si avvia quindi subito a sinistra, seguendo la segnaletica lungo una strada inizialmente asfaltata che diventa presto sterrata portando rapidamente in direzione del forte Umberto I (il percorso passa all’altezza del tetto della fortezza, strategicamente nascosta, per ammirarne il fronte è necessario provvisoriamente deviare dal tragitto principale). Di aggira quindi l’isola arrivando al sole e ad una strada. Si segue sempre la segnaletica per Pozzale e la vista ora si apre in direzione del Golfo e del piccolo scoglio fortificato di torre Scola con, sullo sfondo, la penisola su cui sorge Montemarcello.
Raggiunta una strada si continua a sinistra e poco dopo, si deve prestare attenzione ad un bivio poiché entrambe le vie indicano la meta: a destra è un sentiero più breve ma si consiglia di tenere la sterrata di sinistra, quando termina ad un cancello privato diventa sentiero assai panoramico in direzione adesso del mare aperto e dell’isola di Tino che cela alla vista la piccola isola del Tinetto.
Un percorso piacevole, aperto e ricco di profumi soprattutto quando i due tracciati si ricongiungono all’altezza di un rudere per proseguire graduali e rilassanti. Dopo aver toccato la quota di circa 100 m, si arriva al bivio che a sinistra porta in ripida discesa alla spiaggia Pozzale, suggestiva e silenziosa.
Se si avesse poco tempo, o problemi nelle discese molto ripide, è possibile evitare la spiaggia proseguendo a destra a questo bivio, senza perdere quota.
Se invece si scende verso la piacevole spiaggia, caratterizzata da isolati pini e con frasi evocative appese ai rami, la si percorre verso destra prestando attenzione al sentiero che si stacca sulla destra indicato dal cartello “Vetta”. Si sale tra fitti pini e vecchi terrazzamenti abbandonati inizialmente in maniera ripida, poi più graduale puntando verso il bianco faro che si trova nei pressi della cima (180 m), interamente occupata dai resti seminascosti del Forte Cavour.
Il vero anello dell’isola proseguirebbe a sinistra, ma la discesa a Punta Carlo Alberto è parecchio ripida, impegnativa per le ginocchia. Meglio seguire a destra la più dolce Strada dei Condannati che abbandona l’asfalto e scende nel fitto bosco ombroso, a tratti gradinata ma mai troppo impegnativa.
Quando raggiunge la strada asfaltata che porterebbe alla vetta, la si attraversa per riprendere il sentiero e continuando a scendere si ritorna a Terrizzo e all’imbarcadero.
Se si ha tempo, si suggerisce a questo punto di effettuare una estensione verso destra, (cartello “giro dell’isola”), superando la fontana, un pontile di legno e passando alle spalle dello stabilimento balneare militare arrivare alla spiaggia di Punta Secco dove si ha un magnifico colpo d’occhio su Porto Venere e la suggestiva chiesa di San Pietro (ulteriori 1,5 km totali).
Palmaria con le vicine isole di Tino e Tinetto, assieme alle Cinque Terre, è dal 1997 Patrimonio Unesco. Nel film “I cannoni di Navarone” del 1961, alcune scene finali sono state girate sulla scogliera occidentale dell’isola di Tino. È collegata a Porto Venere dalla Cooperativa Barcaioli: con Terrizzo tutto l’anno, con Punta Secco solo nel periodo estivo.
Una volta fatto ritorno sulla terraferma, non si può mancare di girovagare per l’incantevole Porto Venere, dominata dall’austero Castello Doria e caratterizzata dalla bella chiesa di San Pietro. Nei pressi di questa, una stretta apertura porta sugli scogli oscuri e nei pressi di una grotta (non accessibile) che ricorda proprio uno dei poeti che amarono questi lidi: Byron, che stando ad una leggenda nuotò da Porto Venere a Lerici.
L’Anello di Palmaria è un’escursione adatta a tutti, percorribile anche nel periodo estivo evitando le ore più calde della giornata. Palmaria possiede molti punti di benessere per l’organismo: pini a macchia mediterranea con effluvi balsamici ulivi, bosco di lecci, esposizione alla brezza marina ricca di iodio. Per sfuggire alle alte temperature occorrerà avere con sé una borraccia che mantenga fresca la vostra acqua e soprattutto un abbigliamento tecnico ideale per l’estate.
Agenzia Regionale per la Promozione Turistica in Liguria www.lamialiguria.it
Pro Loco Porto Venere www.portovenere.com
Orari battelli per l’isola www.barcaioliportovenere.com
Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.
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