Un meraviglioso trekking vista mare: questo sentiero offre dei panorami stupendi sull’intero golfo

Adriano Bocci  | 18 Giu 2025
Portovenere, Golfo dei Poeti o Golfo della Spezia. Shutterstock_2253126315

Il Sentiero dei Poeti è un percorso di 46,8 km che attraversa la Liguria orientale, collegando Portovenere a Bocca di Magra lungo la prima cornice di rilievi che domina il Golfo della Spezia. Il tracciato si snoda principalmente su strade secondarie e antichi sentieri che attraversano terrazzamenti coltivati, uliveti secolari e piccoli appezzamenti dove il tempo ha deciso di osservare. La tappa che vi proponiamo today collega Lerici a Montemarcello, regalando ampie vedute sul mare e attraversando borghi che hanno saputo conservare il proprio fascino. Non a caso questi luoghi hanno ispirato nel tempo scrittori e artisti del calibro di Byron, William Turner e Percy Shelley: potrai goderti tratti pianeggianti e morbidi saliscendi immersi nella macchia mediterranea, dove gli scorci sulla costa della Riviera di Levante arrivano uno dopo l’altro, sempre diversi.

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza: 2,30 ore circa
  • Distanza: 5,8 km
  • Dislivello: 443 metri
  • Segnavia percorso: tacche bianco/rosse con il numero 3
  • Periodo consigliato: primavera, autunno

Da Lerici verso Montemarcello, il primo tratto del Sentiero dei Poeti

Lerici, vista sul Castello San Giorgio di Lerici e sul Porto di Lerici
Il percorso inizia da Lerici imboccando via Doria, per poi svoltare a destra verso il Castello di Lerici eretto dai Pisani nel 1241 (qui in alto, con la vista sul Porto di Lerici). Dalla sommità della rampa, in località Monticello, si raggiunge la strada per Tellaro seguendo un comodo percorso pedonale che corre parallelo e più in alto rispetto alla carreggiata asfaltata.
Questa antica mulattiera era in origine una strada militare costruita per la difesa del porto di La Spezia.

Il sentiero prosegue tra uliveti e piccoli orti fino a Cà de la Lama, dove una breve scalinata conduce al proseguimento del tracciato pianeggiante. In primavera è facile imbattersi nelle fioriture di orchidee selvatiche che punteggiano il paesaggio. Poco oltre si scende nella valle d’Allino: all’altezza di Fiascherino si intravedono alcune abitazioni nascoste dalla fitta vegetazione.

Dopo la discesa, il sentiero riprende a salire dolcemente fino ai rovine di Barbazzano, antico borgo oggi abbandonato. Il tracciato continua attraverso scorci di macchia mediterranea e pinete fino a Portesone, altro nucleo disabitato dove resistono mura perimetrali, archi e cumuli di pietre che testimoniano la vita di un tempo. Da qui si prosegue seguendo le indicazioni per Montemarcello, ma chi vuole può deviare verso il mare per visitare Tellaro, uno dei borghi più belli d’Italia, arroccato sulla costa tra roccia e vegetazione.

Verso Montemarcello per boschi e terrazzamenti


Tornando sui propri passi dal borgo di Tellaro (qui in alto), si riprende il sentiero principale che sale verso Zanego. Attraversata la strada per Montemarcello, si raggiunge un incrocio chiamato “Quattro strade“, punto di ritrovo dal 1328 per deliberare su questioni di proprietà e confini territoriali. Il sentiero si raccorda qui con l’Alta Via del Golfo, ben segnalata da cartelli in legno. Il percorso è delimitato da muretti a secco dove crescono piante grasse, cisto bianco, valeriana rossa e cespugli di rosmarino.

Si attraversa quindi una caratteristica conca terrazzata punteggiata da cipressi fino a raggiungere Le Figarole.

Dalla zona di sosta il panorama si apre su Portovenere, il Tino, il Tinetto e la Palmaria. Il Golfo dei Poeti, d’altronde, tanto amato da Petrarca. Il sentiero prosegue attraverso una pineta che fa parte del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara, sviluppandosi su gradoni naturali fino alla valletta di Lizzano.

Gli ultimi 500 metri si percorrono sulla strada asfaltata fino all’imbocco di Montemarcello. Il borgo, situato a 266 metri sul livello del mare, offre ampie vedute sul Golfo di La Spezia, le Alpi Apuane e la Valle del Magra. Vale la pena esplorare i caratteristici carruggi liguri che si snodano tra le case tradizionali, spesso abbellite da fiori sui balconi.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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