La Via dell’Amore è tornata a splendere, un sentiero che ha finalmente riacquistato il suo posto nel cuore delle Cinque Terre. Dopo anni di chiusura a causa di una frana, questo percorso iconico, incastonato nella scogliera della costa ligure, è stato riaperto al pubblico nell’estate del 2024, dopo un meticoloso intervento di recupero. Questo luogo magico, che collega Riomaggiore e Manarola, non è solo un sentiero panoramico, ma un vero e proprio simbolo dell’amore e della resilienza. La sua storia, segnata da eventi naturali avversi, è un monito costante sulla fragilità del nostro territorio, ma anche sulla capacità dell’uomo di rialzarsi e di restituire alla comunità un bene prezioso.
Si tratta di un’esperienza unica, un viaggio attraverso un paesaggio mozzafiato, dove il blu del mare si fonde con il verde della macchia mediterranea e i colori vivaci dei borghi. Un percorso che incanta con la sua bellezza selvaggia, che emoziona con la sua storia, che invita alla riflessione sulla necessità di proteggere e valorizzare il nostro patrimonio naturale e culturale. Questo articolo è un invito a scoprire o riscoprire la Via dell’Amore, un luogo che merita di essere vissuto appieno, un’emozione che resterà impressa nel cuore. Preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile, un’immersione nella bellezza e nella magia di uno dei luoghi più suggestivi d’Italia.
Il magnifico lastricato che ci accompagnerà per tutto il percorso
Probabilmente il tratto più famoso del più ampio Sentiero Azzurro (segnavia CAI n. 2), che si snoda tra Riomaggiore e Manarola, offrendo un’esperienza panoramica unica lungo la costa delle Cinque Terre. Questo sentiero, a circa 30 metri sul livello del mare, è l’itinerario più popolare tra turisti e appassionati di trekking, rappresentando una valida alternativa all’Alta Via delle Cinque Terre (segnavia CAI n. 1), il sentiero di crinale che collega Portovenere a Levanto.
La Via dell’Amore, con la sua conformazione di ampia strada lastricata e dotata di ringhiera, è il tratto più agevole del Sentiero Azzurro. A differenza di altri tratti, che presentano le caratteristiche di una mulattiera, la Via dell’Amore è facilmente percorribile anche senza calzature specifiche. Scavata nella scogliera a picco sul mare, offre un’esperienza paesaggistica suggestiva e indimenticabile.
La sua popolarità la rende particolarmente affollata, soprattutto durante i mesi estivi . Per godere appieno della sua bellezza, si consiglia di percorrerla al mattino presto o al tramonto, quando le condizioni di luce e temperatura sono ottimali. Come l’intero Sentiero Azzurro, anche la Via dell’Amore è soggetta al pagamento di un biglietto d’accesso al costo di 12,50€. I proventi vengono utilizzati dal Parco Nazionale delle Cinque Terre per la tutela del paesaggio e dei sentieri, continuamente minacciati dall’erosione.
Il romantico bacio panoramico sulla Via dell’Amore
Un sentiero iconico delle Cinque Terre, con una storia affascinante e inaspettata, è nato negli anni ’20 durante i lavori di ampliamento della galleria ferroviaria tra Riomaggiore e Manarola. Per garantire la sicurezza delle due località, fu costruito un deposito di esplosivi a metà strada, e per collegare i cantieri a questo deposito, furono aperti due piccoli sentieri nella roccia.
Dopo il completamento dei lavori e la rimozione del deposito, gli abitanti del luogo iniziarono a utilizzare questi sentieri per spostarsi tra Riomaggiore e Manarola, fino ad allora collegate solo da un lungo e faticoso percorso attraverso la valle del Rio Finale. Questa nuova via, più breve e agevole, favorì gli scambi tra le due comunità, che parlavano dialetti liguri diversi, testimoniando la scarsità di contatti in precedenza.
Negli anni ’30, l’amministrazione comunale diede il via ai lavori per trasformare i sentieri in una vera e propria strada, grazie anche al contributo dei volontari e dei cittadini che permisero il passaggio sulle loro proprietà. Nata come collegamento funzionale, divenne presto un luogo romantico, tanto che, secondo la leggenda, il nome sarebbe stato ispirato da un anonimo che scrisse “Via dell’Amore” con la calce all’inizio e alla fine del sentiero.
Il nome, tuttavia, era già presente nella toponomastica locale, con il sentiero che risale la valle del Rio Finale conosciuto come “Viaeu de l’Amùu”. L’amministrazione comunale di Riomaggiore scelse ufficialmente il nome “Via dell’Amore” e, negli anni ’60, arricchì il percorso con panchine dedicate a figure mitologiche e poetiche legate all’amore.
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
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