Monte Carmo, la meravigliosa cima panoramica del finalese

Annalisa Porporato e Franco Voglino  | 22 Giu 2023

Affascinante viaggio nella montagna del finalese che tocca un tipico rifugio dalla gustosa cucina a chilometri zero, per poi raggiungere la panoramica cima del Monte Carmo da cui ammirare il mare della riviera ligure di Ponente e, in giornate particolarmente limpide, le coste della Toscana, della Corsica e della Francia.

Scheda Tecnica

  • Tempo di percorrenza 4 ore e 30 minuti totali
  • Distanza: 12 Km totali
  • Distanza: 790 md totali
  • Difficoltà: Sentiero Escursionistico (E)
  • Segnavia percorso: cartelli “Monte Carmo” e triangoli rossi
  • Periodo adatto: Tutto l’anno in assenza di neve
  • Dove parcheggiare: Parcheggio della Castagna

Itinerario

monte_carmo_itinerario

Dal parcheggio della Castagna (600 m) vi sono due possibili vie per raggiungere il rifugio. Una più breve e ripida, l’altra, che consigliamo, più lunga di circa 1 km ma più graduale.
Si segue la segnaletica per il rifugio, ignorando poi il bivio per la via più breve per tenere la destra sulla sterrata più ampia e arrivare con una salita leggerissima al “bivio sbarra” (615 m). Si prende a sinistra oltre la sbarra e nel bosco misto i cui predominano i castagni si arriva abbastanza rapidamente al prato in cui sorge il bel rifugio Pian delle Bosse (841 m).

Subito alle spalle del rifugio inizia il sentiero per il Monte Carmo. In realtà vi sono anche in questo caso due vie che lo raggiungono, ma si deve seguire il segno del triangolo rosso e passare dal Giogo di Giustenice poiché l’altro percorso passa per la cresta, panoramica ma non adatta a tutti.
Si sale inizialmente in maniera molto ripida attraversando un fitto noccioleto tenendo la destra e seguendo i segni posti sui tronchi. Sbucati su una radura circondata da bianche betulle, si devia provvisoriamente verso destra così da arrivare al Pratello, zona aperta e panoramica (909 m).
Ripreso il sentiero si sale ancora inoltrandosi tra faggi silenziosi mentre la salita diventa più graduale e in breve arriviamo ai resti delle neviere, buche in cui veniva conservato il ghiaccio utile per tutto l’anno e utilizzate fino alla fine dell’Ottocento.

Subito dopo si prende il sentiero a sinistra. Il percorso, molto bello e suggestivo, prosegue sempre in salita. Si noterà ad un certo punto un segno evidente che indica un sentiero a sinistra. Consigliamo di non seguirlo poiché diventa una traccia ripida e poco segnalata, meglio tenersi sul tracciato principale che porta in breve ad una sterrata che, percorsa in salita all’ombra di un viale di betulle, porta al Giogo di Giustenice (1146 m).
Si prosegue a sinistra su sentiero che, sfiorando scenografiche betulle, dopo un tratto più ripido procede graduale e rilassante, inizialmente con vista panoramica, poi di nuovo all’ombra del bosco formato ancora da tortuose betulle. Dopo i tavolini di località Serra, al pannello didattico, si sale di nuovo in maniera più ripida arrivando ad un incrocio dove si presentano tre possibili vie per la cima.

Al centro parte la Via dei Falchi, da evitare perché poco segnata e di difficoltà EE poiché si inerpica per le rocce. A sinistra è la Via delle Scalette, che percorreremo al ritorno dalla cima.
Per il momento prendiamo a destra seguendo il vistoso cartello giallo 361 Monte Carmo e la Via dei Cinque, oltre a triangoli vuoti gialli. Si sale in maniera costante e graduale attraverso un incantevole bosco di faggi. Il percorso è il più lungo ma più suggestivo e aggira la cima vera e propria portando alla Sella ovest del Carmo. Solo a questo punto si prende a sinistra per affrontare l’ultima salita verso la cima. Questa è caratterizzata dalla grande croce (1389 m) posta in uno spettacolare punto panoramico da cui, aiutati da una tavola orientativa, si contempla il territorio dell’entroterra oltre a Loano, Pietra Ligure, Albenga e, in condizioni favorevoli, la punta della Corsica e le coste della Toscana e della Francia.

Una volta ammirato il panorama si può effettuare un breve anello proseguendo oltre, lungo l’evidente sentiero che scende in direzione della sella opposta al nostro arrivo. Guardando verso destra si noterà l’edificio del rifugio, privato, degli Amici del Carmo.
Scesi alla sella del Carmo (1315 m) il nostro sentiero prende a sinistra ma, volendo, è possibile risalire dritti per un poco. In questo modo si arriverà agevolmente all’inizio del sentiero delle creste (classificato EE) e avere un bel colpo d’occhio verso la cima stessa del monte su cui si è appena stati.
Ripresa la nostra via, il sentiero ora scende in maniera abbastanza ripida nel bosco di faggi e quasi al termine si comprende il perché del nome “sentiero delle scalette”: si devono superare alcuni gradini intagliati nella roccia, da affrontare con cautela soprattutto se in presenza di foglie umide.
Il sentiero termina all’incrocio già toccato in precedenza e da questo punto si torna semplicemente indietro ripercorrendo la strada già fatta fino al rifugio dove rifocillarsi, prima di affrontare la discesa a Ranzi, eventualmente effettuando un anello, seguendo la cartellonistica della via più diretta che fa risparmiare circa 1 km di sentiero.

Il rifugio Pian Bosse

rifugio_pian_bosse

Narra la storia che sette amici appartenenti al Cai di Loano andarono in esplorazione per trovare il luogo adatto all’edificazione di un rifugio. Un primo luogo risultò inadatto perché privo di fonti d’acqua. Allora salirono ancora un poco arrivando al Pian delle Bosse dove si trovava un rudere e una sorgente. Con un pranzo a base di totani fritti mangiati utilizzando come forchette rametti d’erica, accompagnati da buon vino, furono messe dunque le basi per il progetto del rifugio.

Informazioni utili

Come arrivare: A10 uscita Pietra Ligure, direzione Loano, a seguire direzione Verzi e quindi parcheggio della Castagna fino all’omonimo parcheggio (strada stretta, ultimi km su sterrata): coordinate: 44°10’11″N 8°12’59″E
Percorso facile molto vario e panoramico adatto anche alle famiglie con bambini.
Agenzia Regionale per la Promozione Turistica inLiguria, www.lamialiguria.it
Finale Ligure Turismo: www.visitfinaleligure.it
Finale Ligure Outdoor Region: www.finaleoutdoor.com

Annalisa Porporato e Franco Voglino
Annalisa Porporato e Franco Voglino

Travel writers della provincia di Torino, appassionati trekker, fotografi e collaboratori di riviste di escursionismo, viaggi e magazine con tematiche family friendly. Hanno mappato e sviluppato percorsi a piedi per numerosi enti del turismo italiano ed europeo. Da sempre viaggiano in modo autonomo vivendo i ritmi lenti del cammino, così da avere il tempo di crearsi un sogno. Passione che si è concretizzata nella stesura di numerose guide escursionistiche con vari editori. Ultimamente si stanno occupando di percorsi Benessere e Forest bathing nelle regioni e parchi d’Italia.




©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur