L’eremo miracoloso del Lazio da scoprire a piedi con un fantastico itinerario

Claudia Giammatteo  | 29 Ott 2025

Il Lazio, terra ricca di storia, arte e spiritualità, custodisce angoli di una bellezza selvaggia e mistica, spesso raggiungibili solo attraverso sentieri immersi nella natura più incontaminata. Preparatevi a scoprire uno di questi luoghi magici con un’esperienza di trekking indimenticabile: “L’eremo miracoloso del Lazio da scoprire a piedi con un fantastico itinerario”. Parleremo di un percorso che non è solo una camminata, ma un vero e proprio viaggio dell’anima, noto come la Via delle Madri.

Questo affascinante itinerario ci conduce attraverso i paesaggi mozzafiato dei Monti Lepini, partendo dall’antico borgo di Morolo, per culminare in un luogo di profonda devozione e pace: il Santuario di Sant’Angelo in Palombara. Mettete ai piedi gli scarponi e preparatevi a ripercorrere i passi dei pellegrini, tra leggende, panorami stupendi e la promessa di raggiungere un eremo che da secoli è meta di speranza e miracoli. Trekking sulla via delle Madri.

Trekking lungo la Via delle Madri

Scheda tecnica

  • Punto di partenza: Morolo
  • Punto di arrivo: Santuario di Sant’Angelo in Palombara
  • Lunghezza: 7 km circa
  • Tempo di percorrenza: 3 ore circa
  • Difficoltà: E
  • Dislivello: 450 m
  • Dove parcheggiare: Morolo

Mappa

Perché la “via delle madri” si chiama così?

Poco prima di giungere all’eremo avremo l’opportunità di vedere una piccola cascata.

Ora, vi chiederete come mai questa si chiami la “via delle madri”. Ebbene, sta di fatto che le donne di Morolo affrontavano questo percorso verso l’eremo poiché dietro di esso si trova dell’acqua, che sgorga dalle pareti di una grotta, il quale si diceva facesse aumentare la quantità di latte delle neo-mamme.

Ripercorrendo i loro stessi passi, sentiamo un calore materno che ci avvolge, l’amore di donne forti che volevano il meglio e solo il meglio per i propri bambini. La chiesa che possiamo vedere è ormai ridotta a rovine, ma abbiamo la certezza della sua esistenza sin dal 1.094, quando le prime testimonianze, ovvero le carte cassinesi ce lo confermano. Tuttavia, anche soltanto avere dei ruderi di fronte a noi è emozionante.

A volte, sono più emozionanti le rovine. Ci danno la possibilità di spaziare con la nostra immaginazione.

Il percorso lungo la via delle Madri

Valle_del_Sacco

Parcheggiamo a Morolo ed iniziamo la nostra avventura verso la via delle madri.

Dal centro del paese passeggiamo lungo Via dei Pozzi ed arriviamo nella parte più affascinante: il paese antico, o la Rocca.

Ecco che ora, dobbiamo prendere la mulattiera, e dopo 700 m imbocchiamo una stradina a sinistra dove potremo fare scorta di acqua, a Pozzo Pauluccio. Giriamo poi nuovamente a sinistra e giungiamo a la Cona, dove si apre un meraviglioso anfiteatro sulla Valle del Sacco. Continuiamo su mulattiera ed arriviamo a Cesa de Vena, mentre sentiamo ancora i passi di coloro che percorrevano la via delle madri. Qui, è stato costruito un abbeveratoio che ci fornisce l’acqua proveniente dalla sorgente di Sant’Antone.

Successivamente, camminiamo per circa 20m giungendo al passo della Patena, abbastanza difficile da attraversare, poiché dovremo affrontare una spaccatura. Ci aiuteremo con un passamano, dopodiché ci troveremo al Salto della Palomba; percorrendo altri 50m in salita eccoci al santuario di Sant’Angelo.

 

Credit dell’immagine in evidenza: www.immaginidambiente.it

Credit dell’immagine nel primo paragrafo: it.wikipedia.org

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo

Giornalista pubblicista, laureata in lettere. Scrivo da sempre, prima per passione, poi anche per lavoro, prima sulla carta stampata e ora sul web per raccontare brand, luoghi ed esperienze.

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