La magia dei Castelli Romani visti dall’alto: sulla vetta del Monte Cavo e del Maschio delle Faete

Alessio Gabrielli  | 28 Ott 2024

Appena fuori Roma, le località che popolarmente e storicamente vengono chiamate Castelli Romani si erigono sui rilievi dei Colli Albani, costituiti dalla caldera e dai coni interni del Vulcano Laziale, apparentemente dormiente, intorno al quale si snoda la zona. Queste zone, i Castelli Romani, offrono un paesaggio unico nel loro genere garantito da fertili colline ricche di vegetazione, un clima temperato, rocce monumentali e sentieri antichi! Il tutto concatenato all’interno di una nostra storia che ci porta alla riscoperta di un paesaggio archetipico che tra suggestivi percorsi ad anello dà la possibilità di fare escursioni straordinarie attraverso boschi e panorami mozzafiato. Andiamo alla scoperta del Monte Cavo e del Maschio delle Faete.

Tra Monte Cavo e Maschio delle Faete, MBT adrenalinico


Dalla Via Sacra, che conduce fino al Monte Cavo, si gode un incredibile panorama sui Castelli Romani

Il Maschio delle Faete, che con i suoi 956 metri, è la montagna più elevata dei Colli Albani, è anche uno dei punti panoramici più belli che guardano su tutta la campagna romana e verso la città Eterna. Accanto al Maschio delle Faete c’è anche il Monte Cavo. I due sono strettamente legati tra loro dal momento che in epoche geologiche passate formavano, con la loro linea di cresta, il bordo di una grande caldera vulcanica. La zona dei Colli Albani è quindi una continua sorpresa, anche per chi la conosce già. Stupisce sempre, mostrando lati nuovi e che prima sembravano nascosti, aprendosi sempre a nuovi percorsi ed itinerari.

Anticamente, il Monte Cavo aveva il ruolo di faro religioso della civiltà classica occidentale in quanto ospitava il santuario di Giove Laziale sebbene oggi sia un luogo quasi dimenticato. Proprio da questa vetta e da questi luoghi secolari si diramano la maggior parte dei sentieri frequentati da chi pratica downhill. Diversi ed ognuno con un proprio nome, questi sentieri sono adatti per un’escursione divertente tra le vie di fronde dei boschi e delle rocce secolari, tra salite e discese intense che porteranno dritte verso il Maschio delle Faete.

Insomma, questi luoghi si inerpicano tra tratti difficili e altri meno, tra una varietà di pendenza e di fondo.  Qui però Pinzata e Canada sono i tratti più adrenalinici. Ogni tanto qualche sosta è d’obbligo per fare foto ed immortalare la bellezza del paesaggio. Fondo asfaltato e dolci pendenze, si alternano a sentieri sterrati dove potrete mettere alla prova voi stessi e la vostra MBT: alcune rampe, anche abbastanza lunghe, sono molto impegnative.

Monte Cavo e Maschio delle Faete: un’esperienza completa

Arrivati sulla cresta delle Faete il panorama è spettacolare: qui si può godere di una vista incantevole su tutto il Monte Cavo ammirando la città eterna di Roma ed il mare in lontananza da una parte, mentre dall’altra, la vista si inerpica verso il Monte Artemisio e i Pratoni del Vivaro, una splendida vallata erbosa, nota, soprattutto tra i romani, come location privilegiata per gite e scampagnate fuori porta.

Da qui, affrontando la discesa sterrata per prendere la Via dei Laghi. Essa ci consente proprio di effettuare una sosta d’obbligo ai famosi Pratoni del Vivaro, posti ad una quota di circa 580 metri. Ed è in questo posto che ci si riposa, ci si rifocilla e si può godere del bellissimo paesaggio che ci circonda, completamente immersi tra i monti dei Castelli Romani.

Molto belli anche i Campi d’Annibale che secondo la leggenda prendono questo nome dal fatto che Annibale, durante la sua avanzata da Cartaginese a Roma, si fermò in questa zona, accampandosi con i suoi elefanti. La realtà è però più “noiosa”: la zona, che è la parte più alta di Rocca di Papa, deve il suo nome alla famiglia degli Annibaldi, che ne detenne la proprietà durante il Basso Medioevo.

Riassumendo questo percorso è certamente impegnativo per le gambe ma allo stesso tempo permette di vivere una giornata immersi nella storia di questi luoghi antichi: nonostante la fatica per raggiungerli, si prova una grande meraviglia quando arrivati in cima si può godere di un panorama incredibile.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.



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