Nel agropontino c’è un luogo che ha ispirato miti e leggende. Si tratta del monte Circeo, una fantastica altura di 541 metri a strapiombo sul mare con una storia antichissima, abitato fin dall’uomo di Neanderthal. Lungo la costa del promontorio del Circeo, infatti, si aprono molte grotte e fenditure di grande interesse. La notorietà di alcune, come la Grotta Guattari, deriva dal rinvenimento di specie fossili e di un teschio appartenente a un uomo di Neanderthal.
Ma oltre alla storia, il Circeo è noto al mondo per i suoi miti, come l’Odissea. Qui Ulisse scorse questo promontorio scambiandolo per un’isola e mandò i suoi uomini in avanscoperta. Qui sorgeva la dimora di Circe, l’affascinante maga, che li rese vittima di un incantesimo. Ulisse corse loro in soccorso e, con l’aiuto del Dio Hermes, riuscì a sciogliere l’incantesimo, ma rimarrà comunque ammaliato dalla maga che lo terrà nel suo palazzo per un intero anno.
Il trekking che vi proponiamo si snoda per 12 km in un anello tra le pendici del monte fino alla sua cima. nella prima parte del percorso, fino a Torre Paola non presenta grandi difficoltà, ma il tratto che sale alla cima del monte Circeo si rivela impegnativo per la pendenza e per i tratti esposti. Non è, quindi, consigliato a chi soffre di vertigini e richiede una certa conoscenza dei terreni impervi e rocciosi. L’arrivo in cima vi regalerà il più bel panorama sulla costa laziale e sulle isole pontine.
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Per raggiungere il Picco di Circe lungo la panoramica cresta est, puoi scegliere il sentiero del crinale. Questo è il percorso più lungo per arrivare in vetta, ma permette un avvicinamento più graduale alla salita che ti porterà in cima. Tieni presente che in alcuni punti dovrai aiutarti con le mani e il sentiero diventa un po’ esposto.
Dal Cimitero di San Felice Circeo dove puoi parcheggiare su Via dell’Acropoli, vicino al centro storico. Da lì, sali seguendo il sentiero 750, indicato anche come “Sentiero delle Ceraselle”. Dopo un breve tratto su asfalto, il sentiero sale di nuovo nel bosco fitto, fino a incrociare nuovamente la strada asfaltata. Continua verso destra e, dopo pochi passi, troverai la cabina Enel e il punto in cui il sentiero si addentra di nuovo nel bosco sulla destra, ricongiungendosi al percorso proveniente dalle Crocette.
Camminerai alle pendici del Monte Circeo verso Torre Paola, concludendo l’ultimo breve tratto sul sentiero 751. Da qui, inizierà la fase di salita diretta alla cima. Si tratta di una salita non molto lunga ma che ti porta dal livello del mare fino ai 541 metri della vetta, quindi qui è concentrato tutto il dislivello positivo della giornata. Arrivati in prossimità della cima, il sentiero diventa molto stretto ed esposto a strapiombo sul mare. In cima troverai uno slargo dove poterti riposare all’ombra della macchia mediterranea. Il ritorno prevede una lunga discesa rocciosa, non molto impegnativa se affrontata con le giuste scarpe e con la giusta attenzione.
Questo percorso viene spesso sottovalutato da tante persone, che si avventurano con competenze e, sopratutto, abbigliamento non adeguato. Infatti, la vicinanza al mare e la sua altezza non molto rilevante, porta tante persone a non comprendere le difficoltà di questo trekking, in particolare nella parte finale. Si tratta di un terreno estremamente roccioso, che richiede passi sicuri ed una buona esperienza su questi terreni. Viste le situazioni pericolose che si sono create negli anni, il comune e l’ente parco monitorano costantemente il sentiero, imponendo anche chiusure temporanee. Quindi è essenziale essere preparati a tutto ed avere l’abbigliamento adeguato per salire sul monte Circeo. Ecco, quindi, un elenco di capi consigliati:
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
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