Alle porte di Roma c’è il Santuario più amato da Giovanni Paolo II ed è davvero bellissimo

Alessio Gabrielli  | 19 Nov 2023
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Non lontano da Roma, nella zona di Guadagnolo, è possibile visitare il Santuario della Mentorella, che si trova lungo uno dei più interessanti sentieri da trekking nel Lazio: parliamo del Sentiero Wojtyla, dedicato alla memoria di San Giovanni Paolo II.

Segnalato nella toponomastica CAI dal numero 502bis, e dunque facilmente percorribile anche grazie alle indicazioni presenti sul tracciato, questo sentiero parte dalla località di Pisoniano (532 metri sul livello del mare) e prosegue per circa 6 chilometri, arrivando fino a Guadagnolo, il più alto centro abitato di tutto il Lazio, con la ragguardevole altezza di 1.218 metri sul livello del mare.

Indice dei contenuti

Informazioni utili

Lunghezza6 chilometri
Durata3 ore
Principali punti attraversatiSantuario della Mentorella
Livello di difficoltàFacile
Dislivello700 metri
Tipologia di itinerarioTrekking
Partenza e arrivoPisoniano, Guadagnolo

Il percorso


Il Sentiero Wojtyla parte da Pisoniano e arriva a Guadagnolo

Oltre all’affascinante scenario naturale che offrono i Monti Prenestini, con fittissimi boschi e percorsi ombrosi, il Sentiero Wojtyla è interessante anche per la presenza di un antichissimo luogo di culto, il Santuario della Mentorella (o Madre delle Grazie della Mentorella, questo il suo nome completo), la cui origine viene fatta risalire addirittura al IV secolo dopo Cristo.

Questo santuario, situato a oltre 1000 metri d’altezza e dal quale si gode un meraviglioso panorama, fu visitato da San Giovanni Paolo II per ben otto volte durante il suo lunghissimo pontificato: Karol Wojtyla, del resto, era un appassionato escursionista, e più volte ha manifestato il suo rapporto con la natura visitando luoghi immersi nel verde.

Partendo da Pisoniano, si seguono le indicazioni del sentiero 502, oltrepassando dapprima il Colle Bastiano e, successivamente, la zona di Ara di Palazzo, a circa 600 metri d’altezza. I 4 chilometri rimanenti che ci portano fino al Monte Guadagnolo e, ancor prima, al Santuario della Mentorella sono di difficoltà media. Alcuni tratti sono piuttosto stretti o lievemente ripidi, ma nulla che un buon camminatore non riesca ad affrontare, soprattutto poiché verrà rinfrancato, se non dalla presenza di fontanelle (ricordatevi sempre una adeguata scorta d’acqua), dalla serenità di questi luoghi.

Tutt’intorno al percorso si stendono i vari picchi dei Prenestini, che superano ampiamente i 1000 metri d’altezza, come il Colle San Leonardo (1100 metri), il Colle Casaletti (1110 metri) o il Colle Scansacchi (1105 metri).

L’arrivo a Guadagnolo ha un sapore quasi liberatorio, soprattutto dopo questa bella camminata, e porta con sé grandi emozioni: qui ci si sente davvero come fossimo sul “tetto del mondo”, anche se in realtà, e in fatto di comuni, è solo il tetto del Lazio!

Con appena 55 abitanti, che fanno capo al vicino comune di Capranica Prenestina (anch’essa piuttosto alta, con i suoi 915 metri), Guadagnolo è un borghetto a suo modo speciale, non solo perché “isolato” dai comuni vicini, ma per la tenacia di chi ancora lo sceglie come sua casa. E qui la natura ripaga con incredibili scenari, forti nevicate in inverno che ammantano tutto di bianco e fresche brezze estive, ideali per fuggire dai caldi della Capitale.

Per tornare al punto di partenza si può scegliere di percorrere a ritroso il sentiero Wojtyla, oppure scendere verso Capranica Prenestina e qui, toccando Colle del Fuso e Colle Cese (guardando verso San Vito Romano), tornare a Pisoniano. La scelta è tutta vostra!

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 25 anni. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Tor vergata. Sto proseguendo gli studi presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo.




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