A pochi passi da Roma c’è un sentiero che ti farà scoprire tutte le meraviglie del fiume Aniene e la sua valle

Redazione  | 21 Lug 2025

Ci sono luoghi che non chiedono di essere scoperti, ma solo ascoltati. Il Sentiero dell’Aniene è uno di questi. A meno di un’ora da Roma, tra le pieghe della valle omonima, c’è un tracciato che segue il fiume fin dalle sue sorgenti, attraversa borghi dimenticati e restituisce un’Italia più vera, meno esposta, dove il tempo sembra essersi fermato — ma non per nostalgia.
Si parte da Filettino, in provincia di Frosinone, alle pendici dei monti Simbruini. L’Aniene nasce qui, sottile e limpido. Il sentiero lo segue fin dalle prime curve, lo affianca come una linea sottile tra boschi di faggio, radure erbose, tracce di mulattiere e vecchi muretti a secco. Il paesaggio cambia, ma non si mette mai in mostra: resta discreto, com’è discreta la gente di montagna che da secoli vive questi luoghi.

Trekking al Sentiero dell’Aniene

Scheda tecnica

  • Tempo di percorrenza: 5 ore
  • Distanza: 14,2 km
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 560 m
  • Punto di partenza: Subiaco
  • Punto di arrivo: Trevi nel Lazio

Mappa

Percorso

Il percorso è lungo circa 20 chilometri. Non è difficile, ma richiede attenzione e rispetto. Si attraversano paesi come Trevi nel Lazio, Jenne, Subiaco. Borghi piccoli, veri, spesso silenziosi anche in piena estate. Le case di pietra, le strade strette, i fontanili: nulla di costruito per piacere, tutto pensato per durare. La presenza umana si sente, ma non invade.

L’acqua è la vera protagonista. Lungo il cammino si incontrano rapide, cascate, piccoli salti. A tratti l’Aniene si fa impetuoso, a tratti scompare sotto i sassi. In alcuni punti — come nei pressi della cascata di Trevi o dei ruderi dell’acquedotto romano — il fiume si impone con forza e bellezza. In altri resta solo un suono, un riflesso tra gli alberi. Ma c’è sempre.
Trevi nel Lazio è il punto d’arrivo ideale. Qui la valle si apre, le acque rallentano, e il paesaggio si fa verticale.

Il sentiero dell’Aniene e i suoi monasteri

I monasteri di San Benedetto e Santa Scolastica vegliano dall’alto, scavati nella roccia, sospesi sul vuoto. Luoghi di silenzio, ma anche di memoria. Qui Benedetto da Norcia fondò il suo primo cenobio. Qui la parola scritta, la disciplina e la preghiera salvarono pezzi d’Europa.
Il sentiero dell’Aniene è curato, segnalato con attenzione grazie al lavoro delle associazioni locali. Ma non è mai addomesticato. Chi lo percorre sa che sta attraversando una zona viva, che ha ancora molto da raccontare. È un cammino adatto a tutti, ma non per chiunque: servono passo lento, occhi aperti e capacità di stare in silenzio.

In un’Italia che si mostra spesso solo nei suoi estremi – le metropoli, le spiagge, i grandi parchi – questo sentiero rappresenta una terza via. Quella dei margini, dei fiumi minori, delle strade che non portano da nessuna parte se non dentro la geografia delle cose vere.
Non serve molto per percorrerlo. Bastano scarpe comode, acqua nello zaino, rispetto per il luogo. E un po’ di tempo, quello che altrove sembra sempre mancare. Qui, invece, ce n’è ancora.

Di Emanuele Ferretti

Redazione
Redazione
In evidenza


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur