Nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane, tra le cime selvagge e imponenti dei Monfalconi, un percorso ad anello di grande soddisfazione ti porterà a scoprire lo storico Rifugio Giaf. Questa escursione, con partenza dalla Val de Giàf, è un’esperienza che ti svelerà due volti della stessa montagna, offrendo un itinerario completo e modulabile, perfetto per apprezzare la bellezza autentica di questo angolo alpino.
Il tuo viaggio inizierà con una piacevole e costante salita su una mulattiera, che si addentra in una faggeta, rendendo l’avvicinamento al rifugio un’esperienza accessibile a molti escursionisti. Raggiungerai così la splendida conca prativa dove sorge il rifugio, un luogo perfetto per una sosta ristoratrice e per ammirare le guglie dolomitiche che lo circondano. Ma l’avventura non deve necessariamente finire qui. Per il ritorno, potrai scegliere un sentiero più ardito e selvaggio. Ti aspetta un percorso che sale più in quota, attraversando ghiaioni e pendii scoscesi, per poi scendere con decisione a chiudere un anello che ti regalerà panorami unici e un’emozione ancora più intensa a contatto con la natura più incontaminata.
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Inizia la tua escursione ad anello nel cuore delle selvagge Dolomiti Friulane, lasciando l’auto al comodo parcheggio situato al termine della strada della Val de Giàf, sopra Forni di Sopra. Da qui, imbocca il sentiero principale, il CAI 346, che sale in direzione del Rifugio Giaf. La prima parte del percorso si sviluppa con una pendenza costante e mai eccessiva all’interno di una magnifica faggeta, su una mulattiera ben tracciata che rende l’ascesa piacevole. Man mano che guadagnerai quota, il bosco inizierà a diradarsi, svelando le prime imponenti pareti rocciose che caratterizzano questo spettacolare gruppo montuoso.
Raggiungerai così il Rifugio Giaf (1400 m), uno storico punto d’appoggio incastonato in una splendida conca prativa, proprio ai piedi delle aguzze cime del gruppo dei Monfalconi. Dopo una meritata sosta, preparati per il ritorno, che chiuderà un anello più avventuroso e panoramico. Invece di scendere per la stessa via dell’andata, segui le indicazioni dal rifugio che salgono verso Passo Lavinal, imboccando il sentiero CAI 342. Questo tratto ti porterà a guadagnare ancora un po’ di quota, entrando in un ambiente più aperto, roccioso e solitario.
A un certo punto, dovrai individuare la deviazione, spesso denominata “Anello del Clap Varmost”, che si stacca sulla destra, iniziando una discesa decisa. Questo sentiero di ritorno è nettamente più selvaggio e tecnico rispetto alla salita, attraversando ghiaioni e ripidi pendii erbosi, ma ti regalerà prospettive uniche e un’esperienza più intima con la montagna. Il tracciato ti ricondurrà infine più in basso, fino a ricongiungerti al sentiero dell’andata nei pressi del parcheggio, completando un giro appagante e di grande soddisfazione.
Affrontare il bellissimo sentiero che ti porterà al rifugio Gia richiede, oltre a un buon allenamento, anche l’attrezzatura adeguata per garantire sicurezza, comfort e autonomia. Al di là dell’abbigliamento tecnico specifico, ci sono alcuni strumenti che si rivelano indispensabili per ogni escursionista che si avventura tra queste magnifiche montagne dolomitiche. Ecco cinque accessori che non dovrebbero mai mancare nel tuo zaino:
Zaino da Escursionismo: Scegli uno zaino di capacità appropriata ( tra i 25 e i 35 litri per escursioni in giornata) con un buon sistema di supporto dorsale e spallacci regolabili. Questo ti permetterà di distribuire correttamente il peso e di camminare comodamente per ore.
Mappa Dettagliata o dispositivo GPS: Anche se i sentieri della Val di Fassa sono generalmente ben segnalati, è fondamentale avere con sé una mappa aggiornata della zona e/o un affidabile dispositivo GPS con mappe offline. Questi strumenti sono cruciali in caso di scarsa visibilità o se decidi di avventurarti su percorsi meno battuti.
Lampada Frontale o Torcia: Indispensabile se la tua escursione dovesse prolungarsi più del previsto e farti sorprendere dal buio, o per muoverti con sicurezza nei rifugi durante le ore notturne. Verifica sempre la carica delle batterie prima di partire.
Bastoncini da Trekking Telescopici: Molto utili per ridurre lo sforzo sulle ginocchia e sulle caviglie, specialmente durante le lunghe discese. I bastoncini migliorano anche l’equilibrio su terreni sconnessi o nell’attraversamento di piccoli corsi d’acqua o nevai residui.
Receptionist e Guida escursionistica: amo la montagna, la bici e tutto ciò che è esplorazione, lenta e autentica.
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