Tra le montagne della Carnia c’è un piccolo gioiello che sembra uscito da una fiaba, è il Lago Bordaglia. È un luogo ideale per chi ama il trekking e la natura incontaminata e si trova nascosto tra le vette del Friuli. Le sue acque verde smeraldo, limpide e tranquille, circondate da un anfiteatro di cime rocciose, regalano un colpo d’occhio davvero unico, un posto dove ci si sente fuori dal tempo, lontani da tutto.
Il cammino inizia a Pierabech, una minuscola frazione poco lontana da Forni Avoltri. Un posto tranquillo, quasi dimenticato, che fa già respirare aria di montagna. Da lì si parte su una carrareccia che presto diventa il sentiero CAI 141, in salita costante ma mai troppo faticosa. Il bosco accompagna i primi passi, e ogni tanto tra gli alberi si aprono scorci che meritano una pausa.
Più avanti, si imbocca il CAI 142, che entra in un paesaggio più selvaggio. Qui il sentiero prende più pendenza, taglia i tornanti e si fa un po’ più diretto. Alcuni tratti portano i segni delle tempeste, con alberi caduti e rocce smosse, ma il percorso è sempre ben percorribile e, anzi, dà ancora più il senso dell’avventura.
Una volta arrivati alla Casera Bordaglia di sotto, una costruzione semplice ma affascinante immersa tra le montagne, si prosegue verso una piccola chiesa alpina, altro punto di riferimento. Da lì inizia l’ultimo tratto, quello che porta alla Casera Bordaglia di sopra: più ripido, più tecnico, ma anche più appagante.
E finalmente, il lago. Quando si arriva, ci si ferma quasi d’istinto. Il paesaggio è così silenzioso e armonioso che viene voglia di sedersi, respirare a fondo e non dire una parola. L’acqua è limpida, i colori intensi, e tutto attorno solo natura.
Il Lago Bordaglia si trova all’interno dell’Oasi faunistica di Bordaglia, la più grande del Friuli Venezia Giulia. Qui vivono cervi, camosci, caprioli, marmotte, volpi, faine, galli cedroni, aquile e pernici bianche. Una biodiversità incredibile, in un ambiente che sembra rimasto com’era secoli fa. L’atmosfera è pura e tranquilla: niente rumori artificiali, solo il vento, gli uccelli e magari qualche passo in lontananza.
Fare trekking fino al Lago Bordaglia non è solo un’escursione: è un’esperienza che lascia il segno. Un modo per riconnettersi con la natura, ma anche con se stessi. Il sentiero richiede un po’ di impegno, ma in cambio regala bellezza autentica, silenzi che parlano e panorami che restano nella memoria. È uno di quei luoghi che ti fanno venir voglia di tornare.
Sono Alessio Gabrielli, ho 27 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito GoodTrekking portando avanti la mia passione per il trekking e l'outdoor
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