In Friuli Venezia Giulia c’è un bosco misterioso, da visitare per un magico percorso nel foliage

Maria Bolettieri  | 12 Ott 2023
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L’autunno in Friuli è una stagione affascinante, che offre l’opportunità di ammirare la bellezza del foliage, gustare cibi e vini locali e godere appieno delle sue tradizioni.
Il trekking autunnale è perfetto per una splendida camminata fra i boschi alla scoperta di questa regione.
Le escursioni lontano dallo stress cittadino e dalla frenesia quotidiana sono capaci di donare relax e serenità soprattutto quando si viene rapiti da panorami tinti da calde sfumature.
Lo spettacolo delle foglie che mutano i colori è qualcosa di veramente magico, ed è facile perdersi passeggiando con il naso all’insù tra toni rossi, arancioni e gialli.
Dove c’è il foliage in Friuli Venezia Giulia?
Scopriamo insieme i boschi banditi in uno dei percorsi più belli che saprà catturarvi con il suo fascino misterioso!

Scheda Tecnica

  • Punto di partenza: parcheggio nei pressi della Torre Moscarda – Paluzza (UD)
  • Punto d’arrivo: parcheggio nei pressi della Torre Moscarda – Paluzza (UD)
  • Lunghezza: 8,14 km circa
  • Dislivello: 320 m
  • Tempo di percorrenza: 2 h 34 circa 
  • Difficoltà: intermedio
  • Periodo consigliato: inizio autunno

I “boschi banditi” delle Alpi Carniche: un po’ di storia e curiosità


Questi alberi imponenti e secolari sono i più longevi abitanti delle Alpi Carniche. Erano un tempo sotto il demanio della Repubblica di Venezia e come dice l’appellativo “bandito”, verso la fine del XVI secolo, erano stati proibiti al taglio poiché dovevano servire per la costruzione delle navi della Serenissima.
In seguito tagliare la legna continuò a essere proibito, per proteggere i villaggi vicini dal rischio di valanghe. Dove si trovano i boschi banditi? In Val Degano, nei pressi di un bellissimo borgo dalle case colorate, si trova il Bosco Bandito di Gracco, caratterizzato dalla presenza di numerosi faggi.
A Timau, vi è un bosco noto per il suo famoso sentiero, che durante la Grande Guerra, veniva percorso dalle “portatrici carniche” trasportando munizioni e rifornimenti di cibo per le truppe italiane.

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A Moggessa di là, un piccolo borgo ormai disabitato, vi è un bosco con esemplari molto antichi, alcuni di questi superano i 400 anni, qui troviamo anche il bellissimo pino nero.
Nei pressi del Comune di Paluzza, abbiamo invece il Bosco Bandito di Cleulis. Verso il 1836 una valanga colpì il villaggio e un’ulteriore legge venne promulgata per ribadire il divieto di tagliare il legname nella faggeta situata sopra l’abitato.
I boschi banditi rappresentano una combinazione affascinante di storia, cultura e bellezza naturale. Queste aree montane del Friuli offrono uno spettacolo unico durante il foliage creando una scenografia pittoresca: il luogo ideale per chi cerca avventure all’aperto e desidera immergersi nelle meraviglie della regione!

 

Trekking in Friuli all’insegna del foliage: il meraviglioso percorso nel Bosco Bandito di Cleulis 


Se siete appassionati di foliage questo è il momento ideale per un perfetto trekking in Friuli. Le piacevoli temperature e i caldi colori autunnali della flora aggiungono un tocco particolare al paesaggio che diventa incantato. È il Bosco Bandito di Cleulis, il protagonista della nostra avventura!
In una passeggiata di circa 3 ore attraverserete, fra ponti, faggi e antichi monumenti, un meraviglioso percorso ad anello. Lasciate l’auto nei pressi di Paluzza, vicino al ponte che guarda alla Torre Moscarda.
Attraversate il ponte e incamminatevi sui resti di quella che fu la Via Julia Augusta, un’antica strada romana, il sentiero CAI 161 noto come la Strata Romea che congiunge Timau e Cleulis.
L’Alta Valle del But vi accoglierà con il suo bosco e gli scenari da cartolina.

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Una volta oltrepassato l’Agriturismo Bosco di Museis in località di Cercivento di Sotto, si giunge percorrendo la bellissima faggeta, sino all’abitato di Cleulis. Fate un salto alla Chiesa di Sant’Osvaldo.
Il tragitto prosegue sulla Romea Strata e rientra verso Cleulis, sul ponte che sovrasta il Torrente Brut.
Costeggiando il Rio Moscardo attraversate il ponte per immergervi nei caldi colori autunnali del
Bosco del Moscardo. Siamo nuovamente alla Torre Moscarda, fate un salto per ammirarla. Si tratta di un’antica costruzione eretta verso il 1200, oggi sede di sede territoriale di un museo con adiacente giardino botanico.
Se siete alla ricerca di natura e avventura questa regione saprà davvero sorprendervi con i suoi imponenti boschi,
le incredibili cascate e i panorami mozzafiato!

Maria Bolettieri
Maria Bolettieri

Lucana di nascita e nomade per vocazione, ama viaggiare a 360°. Da sempre affascinata dalla scrittura e dal mondo del turismo, ha realizzato itinerari e audioguide per diversi Tour Operator, agenzie di viaggio e musei. Come web editor racconta le sue passioni (Travel, Food e DIY) collaborando con blog a tema. Dal trekking urbano alle passeggiate nella natura, è sempre un buon momento per godere della bellezza che ci circonda e trasmetterla con le parole.



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